Concetti Chiave
- Galileo had a solid literary background, memorizing works from authors like Virginio, Ovidio, and Ariosto.
- His significant contributions include "Considerazioni al Tasso" and "Postile all’Ariosto", reflecting his admiration for Orlando Furioso's poetry.
- Galileo's legacy to his followers was a model of clear, elegant prose accessible to non-specialists.
- His teachings influenced students like Castelli, Cavalieri, Torricelli, and Viviani, who continued his academic spirit.
- The Accademia del Cimento in Florence, active between 1657 and 1667, included notable scientific writers like Francesco Redi and Lorenzo Magalotti.
Indice
Galileo e la sua cultura letteraria
Galileo possedeva una discreta cultura letteraria: conosceva a memoria gran parte di Virginio, Ovidio, Orazio, il Petrarca, il Berni e quasi tutto l’Ariosto. Più interessanti e importanti sono le “Considerazioni al Tasso” e le “Postile all’Ariosto”, dalle quali traspaiono le sue prediizioni per la limpida e concreta poesia dell’Orlando Furioso.
L'eredità di Galileo
La più importante eredità che galileo lasciò ai suoi seguaci fu un modello di prosa chiara, elegante e comprensibile anche ai suoi non specialisti. Lo spirito galileiano è vivo negli allievi che furono più vicini al maestro, come il benedettino bresciano Castelli, il milanese Cavalieri, il faentino Torricelli, il fiorentino Viviani.
L'Accademia del Cimento e i suoi membri
Tra il 1657 e il 1667 riprese a Firenze la lezione galileiana l’Accademia del Cimento, in un modesto ma proficuo lavoro di raccolta di dati e di esperienze. Tra i suoi membri spiccano due tra i più significativi prosatori scientifici della seconda metà del ‘600: Francesco Redi e Lorenzo Magalotti. Medico e naturalista, il Redi è un prosatore, rigoroso e a un tempo vivace soprattutto negli opuscoli che riferiscono le sue ricerche scientifiche; lo stile è limpido e descrittivo. Magalotti, scienziato ed erudito poliglotta, instancabile viaggiatore in Europa, cortigiano, diplomatico e persino frate filippino.