Concetti Chiave
- La rivoluzione scientifica del 1500 segna la nascita della scienza moderna, separando il metodo scientifico dalla filosofia.
- Galileo Galilei, nato nel 1564 a Pisa, è un protagonista centrale, noto per il "Sidereus Nuncius" e i suoi contrasti con la Chiesa.
- Inventa il cannocchiale nel 1609, osservando la Luna, il Sole e scoprendo i satelliti di Giove e le fasi di Venere, sfidando le teorie aristoteliche.
- Le sue scoperte supportano il copernicanesimo e causano tensioni con la Chiesa, culminando nel processo e nella sua abiura nel 1632.
- Galileo promuove la reinterpretazione della Bibbia per armonizzarla con le scoperte scientifiche, opponendosi alla doppia verità degli averroisti.
Indice
Rivoluzione scientifica del 1500
Rivoluzione scientifica del 1500.
Punti principali:
_Nascita della scienza in senso moderno
_Metodo di ricerca scientifico ben distinto dalla filosofia
_Problema del rapporto tra lo scienziato e l'autorità, ancorata alla tradizione della chiesa
_Introduzione di nuovi strumenti
_Superamento del geocentrismo aristotelico a favore dell'eliocentrismo copernicano
Galileo Galilei: vita e scoperte
Galileo Galilei: la vita, il “Sidereus Nuncius” e i contrasti con la Chiesa
Nasce a Pisa nel 1564 e muore nel 1642.
Nasce nel granducato di Toscana, confinante a sud con lo Stato della Chiesa, con cui i Medici spesso stringono alleanze. A causa delle continue difficoltà provocate da questa situazione, si trasferisce a Padova.
Oltre ad essere un grande appassionato di materie scientifiche, egli diventa anche un grande letterato: scriverà infatti numerose opere.
Scoperte astronomiche di Galileo
Una data decisiva nella vita di Galilei è il 1609, quando egli scopre l'esistenza di lenti con le quali è capace di fabbricare il cannocchiale, antenato del moderno telescopio. Da qui egli capisce che l'uomo è capace di potenziare i suoi sensi naturali attraverso l'utilizzo di strumenti; questa idea non viene accettata dai contemporanei, che lo deridono o definiscono la sua invenzione un oggetto diabolico. Lo scienziato inizia però a puntare il cannocchiale al cielo, a fare calcoli e misurazioni, raccogliendo i dati nel “Sidereus Nuncius”. Le principali scoperte descritte nell'opera derivanti da questa attività sono quattro:
_Vede da vicino la Luna, per cui può affermare senza ombra di dubbio che non si tratta di una sfera perfetta di etere come sostenuto dagli antichi, ma di un corpo fatto di materia in cui sono presenti valli e montagne che rendono la sua superficie imperfetta.
_Vede da vicino il Sole e nota che anche questo non è fatto di etere ma di materia
_Scopre i satelliti di Giove
_Scopre le fasi di Venere
Partendo da queste scoperte, viene innanzi tutto messo in discussione l'assunto aristotelico dell'eterogeneità tra la Terra e gli altri corpi celesti. Galileo capisce inoltre di aver trovato le prove del copernicanesimo: è vero che tutto l'universo è soggetto a movimento, anche la Terra, che non si trova al centro dell'universo.
Conflitto con la Chiesa
Si apre un dibattito, perché le idee di Galileo si scontrano con la Bibbia, i sensi umani e gli assunti aristotelici. Nel 1616 lo scienziato è chiamato a presentarsi presso il tribunale dell'inquisizione. Qui incontra il cardinale Roberto Bellarmino, che si limita ad ammonirlo senza processarlo e lo invita a tacere riguardo questi temi. Contemporaneamente però anche molti uomini di chiesa iniziano ad intuire che Galileo possa avere effettivamente ragione. Nascono quindi tre posizioni:
_Il rifiuto assoluto delle teorie galileiane
_L'apertura di fronte a queste nuove teorie, tuttavia mai dichiarata apertamente in Europa, dove il controllo della Chiesa è troppo forte
_Posizione dello strumentalismo, ideata da Osiander, il quale sostiene che Galilei (opponendosi al realismo) ha soltanto delineato ipotesi basate su strumenti di calcolo, che non rispecchiano in modo corretto la realtà
_Posizione del realismo
Lettere copernicane e fede
Galileo è, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, molto religioso, per cui si pone il problema di come debba essere vista la sua visione in rapporto alla Bibbia, attraverso le lettere copernicane. Si tratta di quattro lettere che vengono mandate a don Benedetto Castelli (suo discepolo), monsignor Dini (due) e Cristina di Lorena (granduchessa di Toscana). Nelle lettere egli rifiuta la doppia verità (affermata dagli averroisti), dichiarando che se la Bibbia e la scienza sembrano dire cose diverse, allora è necessario reinterpretare la Bibbia in modo corretto. Scienza e Bibbia non possono dire cose diverse, in quanto entrambe sono state create da Dio.
Ultimi anni e processo
Dopo il 1616 Galilei rispetta per qualche anno l'ammonimento del cardinale Bellarmino, e si limita a scrivere il “Saggiatore”, nel quale espone il metodo scientifico.
In seguito diventa Papa il cardinale Barberini, il quale si era sempre dimostrato benevolo nei suoi confronti. Galileo decide di riprendere la sua attività e nel 1632 dedica al Papa il “Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, il tolemaico e il copernicano”. Subisce però un processo e viene costretto ad abiurare, finendo confinato nella sua villa di Arcetri fino alla morte nel 1642.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il contributo principale di Galileo Galilei alla rivoluzione scientifica del 1500?
- Quali furono le principali scoperte di Galileo descritte nel “Sidereus Nuncius”?
- Come reagì la Chiesa alle teorie di Galileo?
- Quali furono le posizioni principali riguardo alle teorie di Galileo?
- Come cercò Galileo di conciliare le sue scoperte scientifiche con la Bibbia?
Galileo Galilei ha contribuito significativamente alla rivoluzione scientifica del 1500 introducendo l'uso del cannocchiale per osservazioni astronomiche, che ha portato a scoperte fondamentali come le fasi di Venere e i satelliti di Giove, mettendo in discussione il geocentrismo aristotelico e supportando l'eliocentrismo copernicano.
Nel “Sidereus Nuncius”, Galileo descrive quattro principali scoperte: la superficie imperfetta della Luna, la natura materiale del Sole, i satelliti di Giove e le fasi di Venere, tutte osservazioni che sfidavano le concezioni aristoteliche e supportavano il copernicanesimo.
La Chiesa reagì inizialmente con scetticismo e opposizione alle teorie di Galileo, convocandolo davanti al tribunale dell'inquisizione nel 1616, dove fu ammonito a non discutere pubblicamente le sue idee. Tuttavia, alcune figure ecclesiastiche cominciarono a considerare la possibilità che Galileo avesse ragione.
Le posizioni principali riguardo alle teorie di Galileo furono: il rifiuto assoluto, l'apertura cauta mai dichiarata apertamente, lo strumentalismo di Osiander che vedeva le teorie come ipotesi di calcolo, e il realismo che le considerava rappresentazioni della realtà.
Galileo cercò di conciliare le sue scoperte scientifiche con la Bibbia attraverso le lettere copernicane, in cui sosteneva che se la Bibbia e la scienza sembrano contraddirsi, è necessario reinterpretare la Bibbia, poiché entrambe sono opere di Dio e non possono dire cose diverse.