margherita.tassan
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Concetti Chiave

  • La dicotomia tra scienze della natura e scienze dello spirito risale al XVII secolo e divide la scienza dei fenomeni materiali da quelli immateriali.
  • Cartesio ha contribuito a questa divisione con la distinzione tra res cogitans (non osservabile scientificamente) e res extensa.
  • Galileo ha introdotto la distinzione tra qualità primarie (oggettive) e secondarie (soggettive), stabilendo un criterio di oggettività scientifica.
  • Alhazen e la psicologia della Gestalt evidenziano la discrepanza tra percezione psichica e realtà fisica, sottolineando l'importanza del vissuto psichico.
  • Le qualità primarie sono legate alle caratteristiche fisiche degli oggetti, mentre quelle secondarie dipendono dal percipiente e variano tra individui.

Indice

  1. La dicotomia tra fenomeni materiali e immateriali
  2. Il ruolo di Alhazen nella percezione
  3. Qualità primarie e secondarie secondo Galileo

La dicotomia tra fenomeni materiali e immateriali

Questi termini coniati da Dilthey riflettono una dicotomia ancora viva oggi e nata nel XVII secolo che divide con un vuoto incolmabile la scienza dei fenomeni materiali e quella dei fenomeni immateriali. Uno dei massimi responsabili di questa dicotomia è sicuramente Cartesio che divide fra res cogitans – non osservabile scientificamente – e res extensa. Anche Galileo distinguendo tra qualità primarie e secondarie pone un pilastro del criterio di oggettività, il quale è indice di ciò che può essere studiato scientificamente o no.

Il ruolo di Alhazen nella percezione

Con Alhazen si trascura che quando noi facciamo esperienza di una cosa facciamo esperienza di caratteristiche incommensurabilmente minori rispetto alle caratteristiche totali dell’oggetto → noi otteniamo solo la forma (carattere spirituale) dell’oggetto. Alhazen tuttavia sostiene che la forma è già presente nel mondo fisico. Questo sottile equilibrio non rende ragione del fatto che il vissuto psichico è qualcosa di originario, immediato. Es percezione del colore è caratterizzato da essere diverso dalle proprietà dell’onda elettromagnetica che genera nello psichismo di quel colore. In questo es ciò che è originario è la percezione del colore, non l’onda elettromagnetica. La psicologia della Gestalt rovescia il paradigma aristotelico, ossia si parte dallo psichismo al quale si collega poi un mondo fisico.

Qualità primarie e secondarie secondo Galileo

Qualità psichiche

Galileo è stato il primo a distinguere delle proprietà primarie e secondarie.

Primarie: legate alle caratteristiche fisiche degli oggetti e su queste ci troviamo tutti d’accordo, es peso, lunghezza, numero ecc. Quando noi rappresentiamo queste caratteristiche facciamo esperienza delle qualità primarie, ossia le qualità fisiche – la rappresentazione del mondo esterno.

Secondarie: quelle che non risiedono nell’oggetto, quanto nel percipiente, es colore, odore… queste sono modi soggettivi di esperire l’oggetto. Prova di questo sono le differenti esperienze che diversi soggetti hanno di uno stesso oggetto. Sono caratteristiche non assimilabili agli stimoli fisici degli oggetti.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la dicotomia tra scienze della natura e scienze dello spirito secondo il testo?
  2. La dicotomia, coniata da Dilthey e risalente al XVII secolo, divide la scienza dei fenomeni materiali da quella dei fenomeni immateriali, con Cartesio che distingue tra res cogitans e res extensa, e Galileo che distingue tra qualità primarie e secondarie.

  3. Come Alhazen e la psicologia della Gestalt contribuiscono alla comprensione della percezione?
  4. Alhazen sostiene che la forma è già presente nel mondo fisico, mentre la psicologia della Gestalt rovescia il paradigma aristotelico, partendo dallo psichismo per collegarsi al mondo fisico, evidenziando che la percezione del colore è originaria rispetto all'onda elettromagnetica.

  5. Qual è la differenza tra qualità primarie e secondarie secondo Galileo?
  6. Le qualità primarie sono legate alle caratteristiche fisiche degli oggetti, come peso e lunghezza, mentre le qualità secondarie risiedono nel percipiente, come colore e odore, e rappresentano modi soggettivi di esperire l'oggetto.

Domande e risposte

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