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Concetti Chiave

  • Galileo Galilei contrappone il "mondo di carta" aristotelico al "gran libro della natura", promuovendo l'osservazione diretta della realtà.
  • Il metodo scientifico di Galileo si basa sull'osservazione e l'indagine della natura per formulare leggi matematiche.
  • Galileo critica l'approccio libresco e inutile degli aristotelici, esortando a un'indagine umile e diretta.
  • La conoscenza, secondo Galileo, deve derivare dalle "sensate esperienze" che solo l'intelligenza e i sensi possono fornire.
  • Galileo promuove un metodo di ricerca innovativo, che si fonda sull'osservazione empirica per scoprire verità scientifiche.

Indice

  1. Testo sul mondo sensibile e sul mondo di carta per Galileo Galilei nel Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo tolemaico e copernicano
  2. I due concetti secondo Galileo

Testo sul mondo sensibile e sul mondo di carta per Galileo Galilei nel Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo tolemaico e copernicano

“Simplicio
Ma quando si lasci Aristotile, chi ne ha da essere scorta nella filosofia? nominate voi qualche autore
Salviati
Ci è bisogno di scorta ne i paesi incogniti e selvaggi, ma ne i luoghi aperti e piani i ciechi solamente hanno bisogno di guida; e chi è tale, è ben che si resti in casa, ma chi ha gli occhi nella fronte e nella mente, di quelli si ha da servire per iscorta.
Né perciò dico io che non si deva ascoltare Aristotile, anzi laudo il vederlo e diligentemente studiarlo, e solo biasimo il darsegli in preda in maniera che alla cieca si sottoscriva a ogni suo detto e, senza cercarne altra ragione, si debba avere per decreto inviolabile; il che è un abuso che si tira dietro un altro disordine estremo, ed è che altri non si applica piú a cercar d’intender la forza delle sue dimostrazioni. E qual cosa è piú vergognosa che ’l sentir nelle publiche dispute, mentre si tratta di conclusioni dimostrabili uscir un di traverso con un testo, e bene spesso scritto in ogni altro proposito, e con esso serrar la bocca all’avversario? Ma quando pure voi vogliate continuare in questo modo di studiare, deponete il nome di filosofi, e chiamatevi o istorici o dottori di memoria; ché non conviene che quelli che non filosofano mai, si usurpino l’onorato titolo di filosofo. Ma è ben ritornare a riva, per non entrare in un pelago infinito, del quale in tutt’oggi non si uscirebbe. Però, signor Simplicio, venite pure con le ragioni e con le dimostrazioni, vostre o di Aristotile, e non con testi e nude autorità, perché i discorsi nostri hanno a essere intorno al mondo sensibile, e non sopra un mondo di carta. E perché nel discorso di ieri si cavò dalle tenebre e si espose al cielo aperto la Terra, mostrando che ’l volerla connumerare tra quelli che noi chiamiamo corpi celesti non era proposizione talmente convinta e prostrata che non gli restasse qualche spirito vitale, séguita che noi andiamo esaminando quello che abbia di probabile il tenerla fissa e del tutto immobile, intendendo quanto al suo intero globo, e quanto possa avere di verisimilitudine il farla mobile di alcun movimento, e di quale: e perché in tal quistione io sono ambiguo, ed il signor Simplicio risoluto, insieme con Aristotile, per la parte dell’immobilità, egli di passo in passo andrà portando i motivi per la loro opinione, ed io le risposte e gli argomenti per la parte contraria, ed il signor Sagredo dirà i moti dell’animo suo ed in qual parte e’ si sentirà tirare.”

Galileo Galilei e il Metodo Scientifico: Contrapposizione tra Natura e Filosofia articolo

I due concetti secondo Galileo

In questo estratto di testo è evidente notare come Galileo Galilei avesse creato il cosiddetto metodo scientifico con lo specifico scopo di conoscere bene il mondo e di conoscere a fondo quelle leggi che regolerebbero il suo funzionamento. Secondo il filosofo la natura si deve rivelare a Dio e in quanto tale deve essere sottoposta a determinate leggi che prendono il nome di “certe dimostrazioni”. (queste leggi sono state ridotte mediante termini direttamente matematici)
L’individuo, grazie alla sua grande intelligenza, può a sua volta venire a conoscenza di queste importanti leggi e conoscere e tendere verso la conquista di grandissime verità. Ovviamente le conoscenze che l’uomo fa devono derivare necessariamente dall’osservazione di quella che è la realtà e delle cosiddette “sensate esperienze”, ovvero quelle che solo l’intelligenza umana e i sensi riescono a fornire. Galilei quindi oppone al cosiddetto “mondo di carta” dei filosofi aristotelici il cosiddetto “gran libro della natura”. Quindi egli contrappone alla presunzione degli aristotelici il grande fare umile del ricercatore, il quale mediante l’indagine va alla ricerca della verità. Il metodo d’indagine risulta essere dunque l’osservazione della natura da cui dipende la vera e propria formulazione e creazione della legge, ossia una formulazione di tipo matematico; si tratta dunque dell’aver trovato un vero e proprio metodo di ricerca di tipo innovativo.
Il cosiddetto “mondo di carta” sarebbe dunque una cultura di tipo libresco e dunque inutile, il quale si deve contrapporre il cosiddetto “mondo sensibile”, ovvero la realtà.
per approfondimenti, vedi anche:
Dialogo sopra i massimi sistemi del mondo
Spiegazione Dialogo sopra i massimi sistemi del mondo
Sintesi Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
Analisi Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
Riassunto Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo

Domande da interrogazione

  1. Qual è il metodo scientifico proposto da Galileo Galilei?
  2. Galileo Galilei propone un metodo scientifico basato sull'osservazione della natura e sulle "sensate esperienze", che porta alla formulazione di leggi matematiche.

  3. Come si contrappone Galileo agli aristotelici nel suo dialogo?
  4. Galileo contrappone il "mondo sensibile" della realtà al "mondo di carta" degli aristotelici, sottolineando l'importanza dell'indagine e dell'osservazione diretta.

  5. Qual è l'importanza delle "certe dimostrazioni" secondo Galileo?
  6. Le "certe dimostrazioni" sono leggi che regolano il funzionamento della natura e devono essere scoperte attraverso l'intelligenza e l'osservazione.

  7. Cosa critica Galileo nel modo di studiare degli aristotelici?
  8. Galileo critica l'accettazione cieca delle autorità e dei testi senza cercare di comprendere la forza delle dimostrazioni, promuovendo invece un approccio basato su ragioni e dimostrazioni.

  9. Qual è il ruolo dell'intelligenza umana secondo Galileo?
  10. L'intelligenza umana permette di conoscere le leggi della natura e di tendere verso la conquista di grandi verità attraverso l'osservazione e l'indagine scientifica.

Domande e risposte

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