emma2423
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Concetti Chiave

  • Razionalismo ed Empirismo sono le correnti filosofiche più importanti del Rinascimento e segnano l'inizio della filosofia moderna.
  • Il razionalismo cerca di rendere la filosofia una scienza razionale usando metodi deduttivi presi dalla matematica e geometria.
  • I razionalisti, come Cartesio e Spinoza, propongono un sapere a priori che è vero indipendentemente dalla realtà.
  • L'empirismo si basa su un approccio induttivo, partendo dall'osservazione di casi particolari per formulare leggi universali.
  • Principali esponenti dell'empirismo, come Berkeley e Locke, enfatizzano un sapere a posteriori che dipende dall'osservazione concreta della realtà.

Indice

  1. Correnti filosofiche del Rinascimento
  2. Il razionalismo e il metodo scientifico
  3. Empirismo e osservazione della realtà
  4. Confronto tra razionalismo ed empirismo

Correnti filosofiche del Rinascimento

Sono le correnti filosofiche più importanti del Rinascimento e rappresentano l’inizio della filosofia moderna. Altre correnti importanti furono anche il neoplatonismo, il neoaristotelismo e il panteismo naturalistico ma esse non ebbero una diffusione e un’importanza tali a quelle del razionalismo e dell’ empirismo.

Il razionalismo e il metodo scientifico

Il razionalismo ha come obbiettivo quello di rendere la filosofia, una scienza razionale e afferma che la verità è sistematica.

Per conoscere questa verità bisogna applicare il metodo scientifico alla filosofia. Il metodo scientifico utilizzato fu quello della matematica e/o quello della geometria, che poi verranno unificate in campo matematico da Cartesio. I razionalisti applicando le scienze astratte alla filosofia, la rendono un sapere certo che descrive un mondo sistematico. Il razionalismo è un tentativo di una costruzione oggettiva della filosofia attraverso un sistema deduttivo. Si tratta di un sistema deduttivo formale preso dalla matematica o geometria (ad esempio partendo dagli assiomi matematici). I razionalisti sono favorevoli ad un sistema deduttivo, il quale parte da un caso generale e costruisce poi legge valida anche per i casi particolari. Essi costruiscono un sapere che si svincola dai fenomeni ed è vero per sé stesso, dunque costruiscono un sapere a priori. Le verità matematiche sono vere a priori e deduttive perché sono vere indipendentemente dalla realtà, dunque sono vere per sé stesse. I principali esponenti furono Cartesio (razionalista matematico) e Spinoza (razionalista geometrico) e la corrente si diffonde specialmente nell’Europa continentale, dove è diffuso l’assolutismo. Il razionalismo, infine è di carattere finalistico perché reputa che tutti i fenomeni abbiano e puntino ad uno scopo (ogni cosa ha il proprio fine).

Empirismo e osservazione della realtà

L’empirismo, invece, non cerca di applicare il sistema deduttivo della matematica alla filosofia perché non lo ritiene un bene, dato che il sapere è concreto e non astratto e può derivare soltanto dall’osservazione. Vanno dunque incontro ad un sistema induttivo che parte dall’osservazione della realtà, ossia parte dal caso particolare e genera una legge valida universalmente. Gli empiristi costruiscono un sapere filosofico a posteriori. Per gli empiristi la realtà va indagata e solo dopo averlo fatto si può stabilire una realtà assoluta. Dunque il sapere è il prodotto dell’osservazione e dipende dalla realtà ma non è fine a sé stesso. I principali esponenti sono Berkeley, Bacon, Locke e Hobbes (gli ultimi due erano anche filosofi nella politica ma avevano visioni opposte) e si diffonde specialmente nel mondo anglosassone, dove è diffuso il liberalismo.

Confronto tra razionalismo ed empirismo

Entrambe concepiscono la realtà sistematicamente, ma nel razionalismo il carattere è finalistico (i fenomeni hanno uno scopo definito dalla sistematicità), mentre nell’empirismo il carattere è meccanicistico (i fenomeni non hanno una natura finalistica e non c’è un perché della loro esistenza).

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali differenze tra razionalismo ed empirismo?
  2. Il razionalismo si basa su un sistema deduttivo e considera la verità come sistematica e a priori, mentre l'empirismo adotta un approccio induttivo, basandosi sull'osservazione e costruendo un sapere a posteriori.

  3. Qual è l'obiettivo del razionalismo nella filosofia?
  4. Il razionalismo mira a rendere la filosofia una scienza razionale, applicando il metodo scientifico per costruire un sapere certo e sistematico, indipendente dai fenomeni.

  5. Chi sono i principali esponenti del razionalismo e dell'empirismo?
  6. I principali esponenti del razionalismo sono Cartesio e Spinoza, mentre per l'empirismo sono Berkeley, Bacon, Locke e Hobbes.

  7. Come si diffondono razionalismo ed empirismo in Europa?
  8. Il razionalismo si diffonde principalmente nell'Europa continentale, associato all'assolutismo, mentre l'empirismo si diffonde nel mondo anglosassone, legato al liberalismo.

Domande e risposte

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