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Concetti Chiave

  • L'età ellenica si estende dalla morte di Alessandro Magno nel 323 a.C. alla chiusura delle scuole filosofiche di Atene nel 528 d.C., includendo i periodi alessandrino e romano.
  • Dopo la divisione dell'impero di Alessandro tra i diadochi, si formano regni come Macedonia, Egitto e Asia, caratterizzati dalla fusione tra cultura greca e orientale.
  • Alessandria d'Egitto diventa un centro di studio importante, vantando la Biblioteca con oltre 700.000 libri-papiro e un museo, simbolo della cultura erudita.
  • La filosofia ellenistica si articola in tre correnti principali: Scetticismo, Stoicismo ed Epicureismo, tutte accomunate dalla ricerca di un senso esistenziale e una visione unitaria del mondo.
  • La filosofia diventa uno strumento di riflessione e saggezza, fornendo una guida per affrontare l'insicurezza dell'epoca e promuovendo la serenità individuale.

Indice

  1. L'età ellenica e la sua suddivisione
  2. La fusione culturale e la perdita di indipendenza
  3. Il ruolo degli intellettuali e la frattura sociale
  4. La Biblioteca di Alessandria e il suo impatto
  5. Le correnti filosofiche post-alessandrine
  6. Il nuovo intellettuale e la filosofia come terapia

L'età ellenica e la sua suddivisione

L'età ellenica è il lungo periodo che va dalla morte di Alessandro Magno (323 a.C.) alla chiusura delle scuole filosofiche di Atene per ordine di Giustiniano (528 d.C.). Essa si suddivide a sua volta in periodo alessandrino e periodo romano.

La fusione culturale e la perdita di indipendenza

Nel periodo alessandrino successivo alla morte di Alessandro, l’impero è suddiviso dai suoi generali (diadochi) in regni di Macedonia, Egitto, Asia, Pergamo e Rodi, all'interno dei quali avviene una fusione fra cultura greca e orientale. La Grecia è inglobata nel regno di Macedonia e le polis fuse nell'Ellade, perdono completamente la loro indipendenza. Ogni regno è retto da un sovrano, la cui forza è assicurata dall'esercito, che governa in modo assolutistico servendosi di burocrati e funzionari, mentre i cittadini decadono al ruolo di sudditi. Decadono molte città anche un tempo famose, mentre emergono nuovi centri come Pergamo, Antiochia, Rodi e soprattutto Alessandria d'Egitto, sotto la dinastia dei Tolomei.

Il ruolo degli intellettuali e la frattura sociale

La classe dirigente per cui gli intellettuali scrivono le loro opere è ora formata da funzionari, generali e commercianti, che si aggiungono alla vecchia aristocrazia terriera. In tale situazione, l'intellettuale si può occupare: di temi etici ed esistenziali; (come fanno per lo più i filosofi greci) di ricerche erudite di tipo letterario, filosofico, scientifico (come fanno per lo più i dotti alessandrini). Tutti, in ogni caso, non si possono più occupare di temi politici e in genere diventano intellettuali stipendiati (quindi attendono con tranquillità alle loro investigazioni) dal sovrano, che si atteggia a mecenate. Un simile quadro socio-politico infatti, accompagnato dagli inevitabili fenomeni della corruzione e del malcostume pubblico, genera una tendenziale frattura tra individuo e collettività, che si concreta in un senso si “estraniazione” dai temi della politica e della vita pubblica in generale.

La Biblioteca di Alessandria e il suo impatto

Atene rimane il maggior centro filosofico, Alessandria quello di maggiori studi eruditi e scientifici. Qui l’aristotelico Stratone di Lampsaco trasferisce buona parte del materiale della scuola ateniese, su invito di Demetrio Falereo, ministro di Tolomeo II: nasce così la Biblioteca, che con oltre 700.000 libri-papiro e un museo (il quale conteneva un osservatorio astronomico, un giardino zoologico, un orto botanico e sale anatomiche) a essa connesso rappresentava la più grandiosa raccolta di libri del mondo antico prima della completa distruzione, nel 642 d.C. per opera dei belligeranti guerrieri islamici.

- Età Ellenisticak in Grecia prima della conquista di Alessandro Magno

- Età Ellenica, diffusione della cultura greca dopo la morte di Alessandro Magno

Le correnti filosofiche post-alessandrine

Dopo la divisione dell’impero macedone nascono tre correnti di filosofiche:

* Scetticismo: non fu una scuola in senso stretto, ma l’indirizzo seguito da scuola filosofiche diverse ;

* Stoicismo: cosiddetto dal portico dipinto in cui era situata ad Atene la scuola fondata da Zenone;

* Epicureismo: dottrina della scuola fondata ad Atene da Epicuro;

Il nuovo intellettuale e la filosofia come terapia

Polo unificante di queste filosofie è la configurazione del nuovo intellettuale o filosofo: questo deluso dalla politica, tende a isolarsi e a creare scuole di pochi adepti che invitano a riflettere sul senso dell’esistenza (tale scienza è la Fisica) e la conoscenza del mondo (tale scienza è la logica in cui s’identifica il problema gnoseologico). In questo clima si generale insicurezza si chiedono alla filosofia sostanzialmente due cose: da un lato una visione unitaria e complessiva del mondo e dall’altro una parola di saggezza e di serenità capace di indirizzare la vita quotidiana degli individui. Una visione del mondo per la vita, che domanda alla filosofia una visione dell’universo in funzione della condotta e della quiete dell’animo; Non a caso il filosofo dell’ellenismo per esemplificare il senso della loro missione ricorrevano sovente al linguaggio medico, per indicare il rapporto con la filosofia nella relazione terapeuta-paziente.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il periodo storico definito come età ellenica?
  2. L'età ellenica è il periodo che va dalla morte di Alessandro Magno nel 323 a.C. alla chiusura delle scuole filosofiche di Atene nel 528 d.C. per ordine di Giustiniano.

  3. Come si suddivide l'età ellenica?
  4. L'età ellenica si suddivide in periodo alessandrino e periodo romano, con una fusione tra cultura greca e orientale nei regni formati dai diadochi di Alessandro.

  5. Quali sono le principali correnti filosofiche nate dopo la divisione dell'impero macedone?
  6. Dopo la divisione dell'impero macedone, nascono tre correnti filosofiche principali: Scetticismo, Stoicismo ed Epicureismo.

  7. Qual era il ruolo degli intellettuali nell'età ellenistica?
  8. Gli intellettuali nell'età ellenistica si occupavano di temi etici, esistenziali e di ricerche erudite, diventando spesso intellettuali stipendiati dai sovrani che si atteggiavano a mecenati.

  9. Qual era l'importanza della Biblioteca di Alessandria?
  10. La Biblioteca di Alessandria, con oltre 700.000 libri-papiro e un museo annesso, rappresentava la più grandiosa raccolta di libri del mondo antico prima della sua distruzione nel 642 d.C.

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