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Concetti Chiave

  • Johann Fichte nacque il 19 maggio 1762 a Rammenau, in una famiglia umile, affrontando difficoltà economiche per ottenere un'educazione completa.
  • La lettura della "Critica della ragion pratica" di Kant nel 1790 ebbe un impatto profondo sulla sua vita, portandolo a recarsi a Köningsberg per incontrare Kant.
  • Nonostante le difficoltà economiche, la censura prussiana fu un ulteriore ostacolo che rallentò la sua carriera filosofica.
  • Nel 1794 divenne professore a Jena, ma controversie con il governo di Weimar lo costrinsero a dimettersi e trasferirsi a Berlino.
  • A Berlino, Fichte entrò in contatto con altri filosofi e pronunciò i suoi celebri "Discorsi alla nazione tedesca" durante l'invasione napoleonica.

Indice

  1. Infanzia e formazione di Fichte
  2. Carriera accademica e censura
  3. Trasferimento a Berlino e ultimi anni

Infanzia e formazione di Fichte

Il filosofo tedesco Johann Gottlieb Fichte nacque il 19 maggio 1762 a Rammenau da una famiglia abbastanza umile, e quindi dovette lottare per inseguire il proprio sogno di ricevere un’educazione completa a causa della propria condizione economica disagiata. Nel 1790, a ventotto anni, lesse per la prima volta la “Critica della ragion pratica” di Immanuel Kant che gli rivoluzionò la vita e solo un anno dopo si recò a Köningsberg per far leggere direttamente a Kant la sua prima opera intitolata “Saggio di una critica di ogni rivelazione”.

Carriera accademica e censura

Oltre all’ostacolo imposto dalla povertà, un’altra problematica che rallentò la carriera di Fichte fu la costante censura prussiana che limitò la sua genialità. Nel 1794 diventò professore a Jena, dall’alto della sua posizione pubblicò un articolo sul giornale filosofico di Jena dove affermava che Dio si identificasse con l’ordine morale del mondo e per questo il governo di Weimar minacciò di proibire l’accesso all’Università in cui lavorava.

Trasferimento a Berlino e ultimi anni

Fichte allora scrisse una lettera ad un parlamentare ma alla finì fu obbligato a presentare le proprie dimissioni e a trasferirsi a Berlino, qui venne a contatto con altri filosofi e pronunciò “Discorsi alla nazione tedesca con l’invasione napoleonica”. Johann Fichte morì nel 1814 all’età di sessantadue anni.

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