-dille-
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Concetti Chiave

  • Fichte distingue tra un io infinito e libero e un io finito, rappresentando quest'ultimo l'uomo nel suo sforzo verso la libertà.
  • La filosofia, per Fichte, è una riflessione sull'esperienza che esplora il fondamento dell'esperienza stessa, orientandosi verso l'idealismo.
  • L'obiettivo della società secondo Fichte è la libertà per sé e per gli altri, realizzabile attraverso l'istruzione dei dotti.
  • Il dotto ha il compito di guidare gli uomini nella comprensione dei loro veri bisogni e dei mezzi per raggiungerli, promuovendo il perfezionamento morale.
  • Fichte ritiene che il popolo tedesco, grazie alla sua lingua e carattere, sia particolarmente adatto a promuovere una nuova educazione globale.

Fichte e l’educazione dell’uomo

I capisaldi del pensiero di Fichte sono rappresentati dall’esistenza di un io infinito, assoluto, libero e creatore, dall’esistenza di un io finito, ovvero di un soggetto empirico, dalla presenza di una realtà del non io, che si oppone all’io finito ma posto dall’io infinito, è l’oggetto quindi la natura che si concretizza nel mondo e nell’uomo con i suoi impulsi. L’io infinito per Fichte rappresenta la meta ideale degli io finiti, inoltre coincide con un io libero, l’uomo non è altro che uno sforzo infinito verso la libertà, e per questo appare al filosofo come in una costante lotta contro i propri limiti.
Secondo lui la filosofia non è una costruzione astratta ma una riflessione sull’esperienza volta a scoprire il fondamento dell’esperienza stessa, concerne l’oggetto ovvero la cosa, e il soggetto, quindi l’io, l’intelligenza. Quindi può avvicinarsi all’idealismo o al dogmatico, il primo facendo dell’io un auto creatore in funzione di cui esistono gli oggetti, si sviluppa come una dottrina della libertà, il secondo invece rende nulla o problematica la libertà.

Per Fichte il fine degli uomini nella società consiste nella libertà propria e degli altri, in vista della completa unificazione e concordia di tutti gli individui, per realizzare questo scopo si richiede l’intervento dei dotti, concetto spiegato nel saggio “Lezioni sulle missioni del dotto”. Il dotto deve quindi condurre gli uomini alla loro coscienza dei loro veri bisogni ed istruirli sui mezzi per soddisfarli, solo in questo modo si concretizza il perfezionamento morale. L’occupazione napoleonica con la battaglia di Jena favorì la formazione della filosofia politica di Fichte, presentata in “Dichiarazione della nazione tedesca” dove il tema fondamentale è quello dell’educazione, secondo lui il mondo necessita di una nuova azione pedagogica al servizio di tutti. Ma per Fichte solo il popolo tedesco è adatto a promuovere questa nuova educazione grazie a quello che lui chiama il “carattere fondamentale”, ovvero la lingua.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo dell'io infinito nel pensiero di Fichte?
  2. L'io infinito rappresenta la meta ideale degli io finiti e coincide con un io libero, simboleggiando lo sforzo infinito dell'uomo verso la libertà.

  3. Come Fichte vede il ruolo dei dotti nella società?
  4. I dotti devono guidare gli uomini alla consapevolezza dei loro veri bisogni e istruirli sui mezzi per soddisfarli, contribuendo così al perfezionamento morale.

  5. Qual è la visione di Fichte sull'educazione e il popolo tedesco?
  6. Fichte ritiene che il mondo necessiti di una nuova azione pedagogica e che solo il popolo tedesco, grazie al suo "carattere fondamentale" rappresentato dalla lingua, sia adatto a promuoverla.

Domande e risposte

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