jeimo
Sapiens
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Concetti Chiave

  • Fichte cerca un principio primo ed assoluto che spieghi la realtà, basandosi su un atto che coincida con la logica e l'io kantiano.
  • La dialettica di Fichte si sviluppa in tesi, antitesi e sintesi, con l'io che si pone come fondamento della realtà e della conoscenza.
  • Nella teoria della conoscenza, l'io produce oggetti attraverso intuizioni sensibili e intellettuali, evidenziando l'autocoscienza.
  • La morale di Fichte mira alla realizzazione della libertà attraverso il dispiegamento dell'io, contrapponendosi alla natura.
  • Dopo il 1800, Fichte introduce la filosofia dell'assoluto, dove l'io rimanda all'idea di Dio, rendendo l'assoluto conoscibile tramite Dio.

Fichte

Principio primo: appassionato di Kant, vuole trovare un principio primo ed assoluto che spieghi la realtà. Tale principio deve essere un atto e deve coincidere con la logica.
Tale principio è poi posto dall'io (inteso come "io penso" Kantiano) e si sviluppa in tre momenti che sono i tre principi della dialettica(tesi, antitesi e Sintesi).
Tesi: l'io pone se stesso come fondamento non solo della conoscenza ma della realtà. Esso è quindi una forza autocreatrice ed infinita.
Antitesi: l'io pone assolutamente un Non IO.
Sintesi: all'interno dell'io, l'io divisibile pone un NON IO divisibile.
Ma come è possibile se l'io è infinito che il non io lo limiti?
L'io limitato è quello divisibile.
Differenza fra l'io assoluto e l'indivisibile: l'assoluto è la meta dell'io divisibile
Teoria della conoscenza:
intuizione sensibile: tramite l'immaginazione produttiva: io credo che l'oggetto mi colpisca ma in realtà io già sto pensando quell'oggetto inconsapevolmente
intuizione intellettuale: l'oggetto esiste perché lo sto "producendo" IO in maniera consapevole(autocoscienza)
Morale: lo scopo della morale è quello di realizzare la libertà dalla natura che mi si contrappone, ovvero il compito di dispiegare l'IO.
Natura esterna: sono gli oggetti.
Natura interna: sentimenti ed emozioni.
Filosofia dell'assoluto: Dopo il 1800, è la seconda parte della sua filosofia.

L'io non è piu' principio primo ma rimanda all'idea di dio. L'assoluto percio' è conoscibile tramite Dio.

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