Concetti Chiave
- Fichte sviluppa l'idealismo, modificando il pensiero di Kant, con l'idea che lo spirito umano crea la realtà e l'universo trova in esso il suo scopo.
- L'infinitizzazione dell'Io è centrale: l'Io è infinito ed espressione dell'assoluto, diventando il principio formale e materiale della realtà.
- I tre principi della dottrina della scienza di Fichte definiscono l'Io come attività autocreatrice, la necessità di un non-io per il confronto, e la realtà concreta del mondo.
- La deduzione fichtiana segue un sistema logico-formale di tesi, antitesi e sintesi, culminando nella realizzazione di un Io assoluto e spirituale.
- Fichte sottolinea l'importanza dell'educazione e del nazionalismo tedesco per raggiungere libertà, umanità e ragione, sostituendo l'"io" empirico con il "noi" spirituale.
nascita: Rammenau, Germania, 1762; studia Kant per spiegarlo ma modifica il suo pensiero (noumeno = Dio = conoscibile); intento: costruire una filosofia dell’infinito che è nell’uomo e corrisponde ad esso; costruisce la sua filosofia pensando di completare quella di Kant ma crea, in realtà, l’idealismo.
Idealismo in Fichte: lo spirito crea la realtà (l’uomo è la ragion d’essere dell’universo, che in esso trova il suo scopo), la natura esiste come momento dialettico necessario della vita dello spirito.
No panteismo, si panlogismo (tutto è logos).
Preannuncia il concetto di cocreazione di Hegel: l’uomo diviene parte del creato e contribuisce al suo sviluppo.
Infinitizzazione dell’Io: Il nulla non esiste, la creazione non è ex-nilo, è la solidificazione del pensiero di Dio.
Nulla esiste al di fuori dell’assoluto, l’uomo e la materia ne sono sue espressioni. L’Io è infinito perché tutto esiste nell’Io e per l’Io (≠ Kant: Io finito) ed è principio formale e materiale della realtà (≠Kant: principio formale del conoscere).L’Io è il principio supremo del sapere (non può affermare nulla senza affermare la propria esistenza).
Tre principi della dottrina della scienza:
-“l’Io pone sé stesso”: l’Io è un’attività autocreatrice e infinita; (caposaldo: esistenza di un Io infinito);
-“l’Io pone il non-io”: affinché l’Io si conosca necessita un non-io, suo opposto, con cui confrontarsi (caposaldo: esistenza di un io finito);
-“l’Io oppone nell’Io all’io divisibile un non-io divisibile”: situazione concreta del mondo e del particolare (caposaldo: realtà di un non-io); Io=Assoluto/Natura; io divisibile=individuo; non-io divisibile=altri individui o singoli elementi naturali.
Assoluto: parte spirituale (Logos); Non-io: solidificazione inconscia dello spirito che la contiene.
Momenti della deduzione fichtiana (sistema logico-formale):
-Tesi: L’Io pone sé stesso (1. Come attività autocreatrice ed infinita, 2. Come principio primo)
-Antitesi: L’Io pone il non-io (per realizzarsi è costretto a contrapporre a sé il suo opposto)
-Sintesi: L’Io oppone nell’Io all’io divisibile un non-io divisibile.
I)Tesi, II)Antitesi, III)Sintesi, IV)Tesi di livello superiore.
Fine dell’uomo (“dotto” poiché ha più conoscenza) nella società: farsi libero e rendere liberi.
Serve una nuova azione pedagogica (educazione); solo i tedeschi possono e possiedono una patria (nazionalismo); scopi: umanità, libertà, ragione; "io" empirico viene sostituito dal "noi" spirituale.
Domande da interrogazione
- Qual è l'intento principale della filosofia di Fichte?
- Come Fichte concepisce l'Io nella sua dottrina della scienza?
- Qual è il ruolo dell'educazione secondo Fichte?
L'intento principale della filosofia di Fichte è costruire una filosofia dell'infinito che risiede nell'uomo e corrisponde ad esso, completando e modificando il pensiero di Kant.
Fichte concepisce l'Io come un'attività autocreatrice e infinita, principio supremo del sapere, e lo considera sia formale che materiale della realtà, a differenza di Kant che lo vede solo come principio formale del conoscere.
Secondo Fichte, l'educazione ha un ruolo fondamentale nel rendere l'uomo libero e capace di rendere liberi gli altri, promuovendo umanità, libertà e ragione, con un forte accento sul nazionalismo tedesco.