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di pser
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Concetti Chiave

  • Leibniz critica la spiegazione cartesiana della realtà fisica, sostenendo che elementi fisici non possono spiegare appieno il mondo.
  • Utilizza un esempio platonico per dimostrare che le spiegazioni fisiche sono parziali e richiedono una dimensione metafisica.
  • Sottolinea che il mondo fisico non può essere compreso solo attraverso leggi meccanicistiche ma necessita di una comprensione più profonda.
  • Propone una critica alla concezione cartesiana dei corpi, introducendo l'idea di energia cinetica (M*V2) come spiegazione più completa.
  • Concorda con Platone sulla necessità di guardare oltre i fenomeni fisici per una comprensione completa della realtà.

Indice

  1. Leibniz e la spiegazione scientifica
  2. Critica a Cartesio
  3. Energia cinetica e metafisica

Leibniz e la spiegazione scientifica

Leibniz sostiene che, se la spiegazione scientifica cartesiana è sbagliata, la realtà fisica non si può spiegare con soli elementi fisici: per spiegare al meglio questa sua concezione egli porta come esempio un passo di una celebre opera platonica, dove ai discepoli che avevano proposto a Socrate di fuggire, il grande pensatore aveva risposto che non sarebbe evaso: Leibniz, così come Platone, afferma che il gesto di Socrate poteva essere dettato o dal fatto che non era riuscito a muovere i muscoli della gamba per arrivare alla porta e fuggire (ma tale spiegazione è evidentemente solo parziale), oppure per qualche altro motivo che non era riconducibile al mondo fisico. In effetti la prima opzione spiega soltanto il come non sia avvenuto il gesto di Socrate, ma non il perché e sicuramente ciò non può essere spiegato in termini fisici bensì solo in termini metafisici.

Critica a Cartesio

Egli riprende quindi in un certo senso la differenza fatta da Platone, dicendo che il mondo fisico non si spiega da solo, ma che è utile conoscerlo, ma che studiandolo con le leggi fisiche ci accorgiamo che la spiegazione meccanicistica non basta.

Energia cinetica e metafisica

Egli decide quindi di scrivere un libretto sull’errore memorabile di Cartesio, in cui critica il fatto che per Cartesio i corpi avevano come caratteristica l’estensione e il movimento e quindi in termini matematici i corpi si poteva spiegare con la formula M*V, mentre invece la semplice V non basta in quanto bisogna aggiungergli qualcos’altro, vale a dire il che cosa fa mettere in modo il mondo fisico: la formula è quindi M*V2, chiamata poi energia cinetica. Di conseguenza così come Platone affermava che si deve vedere oltre ai fenomeni, allo stesso modo ci si rende conto che la spiegazione fisica è insufficiente. Un altro filosofo della stessa epoca che affermava che dietro ai fenomeni c’è un ordine è Spinoza, che però afferma che vi era un ordine necessario e non esisteva il libero arbitrio dell’uomo mentre Leibniz accetterà ciò.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la critica principale di Leibniz alla spiegazione scientifica cartesiana?
  2. Leibniz critica la spiegazione cartesiana perché ritiene che la realtà fisica non possa essere spiegata solo con elementi fisici. Egli sostiene che la spiegazione meccanicistica è insufficiente e che è necessario considerare anche aspetti metafisici.

  3. Come Leibniz utilizza l'esempio di Socrate per illustrare la sua concezione?
  4. Leibniz utilizza l'esempio di Socrate per dimostrare che le spiegazioni fisiche sono parziali. Socrate non fuggì non perché non potesse muovere i muscoli, ma per motivi non riconducibili al mondo fisico, sottolineando la necessità di spiegazioni metafisiche.

  5. In che modo Leibniz modifica la formula cartesiana per spiegare il movimento dei corpi?
  6. Leibniz modifica la formula cartesiana M*V, aggiungendo un elemento per spiegare il movimento dei corpi: M*V2, che rappresenta l'energia cinetica, evidenziando che la semplice velocità non è sufficiente per spiegare il mondo fisico.

Domande e risposte

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