Concetti Chiave
- Copernico rivoluzionò l'astronomia ponendo il sole al centro dell'universo, sostituendo il modello geocentrico di Aristotele e Tolomeo.
- La sua teoria eliocentrica si basava su principi pitagorici e platonici, enfatizzando l'armonia matematica dei cieli.
- Nel modello di Copernico, i pianeti, incluso la Terra, ruotano intorno al sole, con la Terra a sua volta ruotante sul proprio asse.
- Il cosmo copernicano è più ampio e dinamico rispetto al modello tolemaico, con un universo finito chiuso dalle stelle fisse.
- Dopo la morte di Copernico, la sua teoria si diffuse in Europa, promossa da astronomi come Lauschen e Digges, nonostante la mancanza di prove fisiche.
Indice
- La rivoluzione copernicana
- La visione aristotelica e tolemaica
- L'innovazione di Copernico
- Il modello copernicano
- L'eredità di Copernico
La rivoluzione copernicana
Durante il 1500 si attuò nell’ambito dell’astronomia quel processo di profonda trasformazione che aprì la strada alla scienza moderna. Spettò al polacco Niklas Kopernik(1473-1543) il compito di aver costruito una teoria generale di moti celesti alternativa a quella dominante elaborata dall’astronomo Tolomeo che seguì quella di Aristotele.
La visione aristotelica e tolemaica
Nel IV secolo a.C. Aristotele fissò la Terra al centro dell’universo: la Terra era per Aristotele il “luogo basso” in assoluto a cui tendevano i corpi più o meno pesanti e dove regnavano corruttibilità, imperfezione e generazione: terra, acqua, aria e fuoco sono infatti gli elementi terrestri e questi elementi sono imperfetti.
I corpi celesti si muovono intorno alla Terra inseriti in sfere mosse da Dio o Primo motore immobile; tali sfere o cieli hanno caratteri corporei tali da vincolare materialmente ogni astro al movimento da esse trasmesso; i corpi celesti sono fatti di etere, un materiale perfetto e incorruttibile nonché eterno; tutto il mondo celeste è fatto di etere ed è distinto da quello terrestre costituito di acqua, aria, terra e fuoco.
Per Tolomeo, astronomo egiziano di Alessandria vissuto nel II secolo d.C., la Terra si trovava al centro dell’universo e gli astri le ruotavano intorno seguendo un movimento circolare.
L'innovazione di Copernico
Copernico sconvolge questa visione ponendo al centro dell’universo il sole e attribuendo alla Terra il movimento considerandola un pianeta. Copernico asserisce ciò animato da una fede di origine pitagorica e platonica e basandosi sull’armonia matematica dei cieli. Durante il periodo in cui visse Copernico il platonismo era stato riscoperto e si ricominciò a studiare: secondo i neoplatonici l’immagine dell’universo deve soddisfare criteri di razionalità e il sole deve svolgere un ruolo di primo piano. La ragione che spinge Copernico a operare la sua rivoluzione è proprio che Dio non poteva avere creato un mondo disarmonico come quello descritto da Aristotele e Tolomeo e il sole, importante per la vita sulla Terra grazie al suo calore, non poteva avere una posizione secondaria. Questa spiegazione viene fornita anche nella dedica a papa Paolo III con la quale si apre la sua opera maggiore.

Il modello copernicano
L’universo, secondo la costruzione copernicana, vede dunque il sole posto al centro; attorno al sole che immobile, ruotano i pianeti che, dal più vicino al sole, sono Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno e le stelle fisse; la luna ruota invece intorno alla Terra che non è più il centro dell’universo come nel sistema tolemaico. Nel nuovo modello di universo elaborato da Copernico confluiscono tuttavia alcuni elementi già presenti nel modello antico:
a) Copernico considera l’universo come finito e limitato, chiuso dalle stelle fisse;
b) Nell’universo vi sono luoghi più nobili come il centro dell’universo dove il sole può svolgere l’importante funzione di illuminare il cosmo e luoghi meno nobili ovvero quelli lontani dal centro;
c) I pianeti, Terra compresa, si muovono in modo circolare e la loro forma è sferica seguendo l’influsso pitagorico.
Le novità sono tuttavia molto rilevanti:
a) La zona delle stelle fisse è dilatata e il cosmo copernicano è più ampio di quello tolemaico;
b) Alla Terra è attribuito il movimento di rivoluzione intorno al sole che determina le stagioni e di rotazione intorno al proprio asse che determina il giorno e la notte;
c) La Terra è vista come un pianeta simile agli altri pianeti nel senso che è costituita dagli stessi elementi costitutivi degli altri pianeti. Cade dunque l’aristotelica distinzione tra mondo terrestre e mondo celeste.
L'eredità di Copernico
Dopo la morte di Copernico l’idea eliocentrica cominciò a farsi strada; astronomi di tutta Europa come il tedesco Georg Lauschen e l’inglese Thomas Digges la fecero propria e la difesero dagli attacchi e dagli studiosi legati all’aristotelismo. Copernico non era ancora in grado di avanzare prove fisiche sul movimento della Terra, ma avanzò solo argomentazioni di carattere estetico e religioso.
per approfondimenti vedi anche:
Domande da interrogazione
- Chi era Niccolò Copernico e quale fu il suo contributo all'astronomia?
- Quali erano le principali differenze tra il modello tolemaico e quello copernicano?
- Quali elementi del modello antico furono mantenuti da Copernico nella sua teoria?
- Quali furono le innovazioni significative introdotte da Copernico nel suo modello dell'universo?
- Come fu accolta l'idea eliocentrica di Copernico dopo la sua morte?
Niccolò Copernico fu un astronomo polacco del 1500 che rivoluzionò l'astronomia ponendo il sole al centro dell'universo, contrariamente alla teoria geocentrica di Tolomeo e Aristotele.
Il modello copernicano poneva il sole al centro dell'universo con i pianeti, inclusa la Terra, che vi ruotavano intorno, mentre il modello tolemaico vedeva la Terra al centro con gli astri che le ruotavano intorno.
Copernico mantenne l'idea di un universo finito e limitato, con i pianeti che si muovono in modo circolare e sferico, influenzato dal pensiero pitagorico.
Copernico ampliò la zona delle stelle fisse, attribuì alla Terra il movimento di rivoluzione e rotazione, e eliminò la distinzione aristotelica tra mondo terrestre e celeste.
Dopo la morte di Copernico, l'idea eliocentrica iniziò a diffondersi in Europa, sostenuta da astronomi come Georg Lauschen e Thomas Digges, nonostante la mancanza di prove fisiche a sostegno.