pietrodelia9
Erectus
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Concetti Chiave

  • Gli illuministi criticarono l'interpretazione teologica della storia, sostenendo che sono gli uomini a determinarne il corso.
  • Voltaire, attraverso il "Candido", esprime un pessimismo storico interrogandosi sull'assenza di intervento divino durante il terremoto di Lisbona del 1755.
  • Critica forte al medioevo, considerato un'epoca di barbarie, e rivalutazione della civiltà primitiva, legata al mito del buon selvaggio di Rousseau.
  • Alcuni periodi storici, come quelli di Cesare e Pericle, furono considerati onorevoli dagli illuministi.
  • Nonostante il rifiuto della storia illuminata dai rivoluzionari francesi, si riconosceva alla storia un valore civilizzatore attraverso la ragione.

Indice

  1. L'interpretazione storica illuminista
  2. Il pessimismo storico di Voltaire
  3. Critica al medioevo e primitivismo
  4. Rousseau e il buon selvaggio
  5. Rivoluzionari francesi e storia

L'interpretazione storica illuminista

Durante il periodo illuminista ci sono state diverse accuse di antistoricismo. Prima degli illuministi c'era stato un interpretazione in termini teologici, giudaici della storia. Il punto di riferimento era il De Civitate Dei di Sant'Agostino e benché Machiavelli e Guicciardini avessero provato a laicizzare la storia i più l'avevano interpretata il rapporto alla mano segreta di Dio. Secondo gli illuministi sono gli uomini a determinare il corso della storia, la storia il rapporto all'evoluzione umana.

Il pessimismo storico di Voltaire

Il Candido di Voltaire tratta del terremoto di Lisbona del 1755. Candido, il protagonista dell'opera, e l'emblema dell'interpretazione umana della storia. In questa catastrofe viene da chiedersi dove fosse Dio che non interviene in termini provvidenzialistici e pertanto si parla di pessimismo storico.

Critica al medioevo e primitivismo

Aspra è anche la critica contro il medioevo inteso come l'età delle barbarie.

L'unica civiltà che viene giustificata è quella primitiva e si orienta verso una storia detta primitivistica.

Rousseau e il buon selvaggio

Importante anche la differenza tra l'uomo naturale e l'uomo artificiale, il primo vive a contatto con la natura e trova la sua massima espressione nel mito del buon selvaggio a opera di Rousseau.

Rivoluzionari francesi e storia

Alcuni critici hanno giustificato gli illuministi che consideravano periodi come quelli di Cesare, Pericle e Luigi XIV onorevoli. I rivoluzionari francesi si appellarono al rifiuto della storia illuminata e imposero il divieto dell'insegnamento della storia perché era un passato che non doveva essere ricordato ma il pessimismo storico si accompagna una forma di ottimismo in quanto la storia assume comunque valore in termini di civilizzazione attraverso la ragione.

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