Concetti Chiave
- Arthur Schopenhauer nasce a Danzica nel 1788, provenendo da una famiglia benestante con il padre banchiere e la madre scrittrice.
- Studia filosofia, medicina e si confronta con correnti come il romanticismo e l'idealismo tedesco, opponendosi all'hegelismo.
- Schopenhauer sviluppa un pessimismo irrazionalistico, affermando che la volontà, priva di ragione e scopo, è l'essenza del mondo.
- La sua filosofia distingue tra fenomeno (illusione) e noumeno (realtà vera), influenzata dai concetti indiani come il Velo di Maya.
- L'essenza della realtà è la volontà di vivere, che si esprime attraverso il corpo e le rappresentazioni spazio-temporali del mondo fenomenico.
Arthur Schopenhauer Nasce a Danzica (in Polonia, territorio che dal 1772 aveva cominciato ad essere spartito tra Austria, Russia e Prussia) il 22 febbraio 1788.
Proviene da una famiglia agiata (il padre era un banchiere, la madre una scrittrice e il nonno un commerciante, lavoro a cui in un primo momento si dedicò anche Schopenhauer.
Indice
Viaggi e studi universitari
Nella sua giovinezza viaggia in Francia e Inghilterra e Dopo la morte del padre a 19 anni abbandona il lavoro e si iscrive all' università di Gottinga dove studia medicina ma insoddisfatto si trasferisce all'università di Berlino e poi a Jena dove studia filo ed entra in contatto con il romanticismo, l'idealismo tedesco e la filo di Kant e Platone e la filosofia indiana.
Per un periodo lavorò a Dresda dove lavorò alle prime opere e poi divenne prof all'università di Berlino nello stesso periodo in cui insegnava Hegel ma ebbe scarso successo proprio perché la sua filosofia si opponeva radicalmente all'hegelismo e in generale all’idealismo.Contrasto con l'idealismo hegeliano
Schopenhauer oppone all’ottimismo panlogistico di Hegel, ossia alla visione della realtà come manifestazione necessaria della ragione, un pessimismo irrazionalistico fondato sul fatto che l’essenza del mondo sia costituita da una volontà priva di ragione e scopo e non dall’ Idea e che la storia sia una ripetizione incessante di un dramma di dolore e non progresso e per questo il compito della storia sarebbe di offrire all’uomo la coscienza di sé e del proprio destino.
Inoltre la sua filosofia che è cupa e introspettiva è individualista e S ha inoltre una visione politica conservatrice, essendo contrario agli eventi del 48’.
Opere principali e stile letterario
Le opere principali sono il Mondo come volontà e rappresentazione del 1819 e Parerga e Paraliphomena nel 51 (appendice, continuazione) che sono diverse dalle opere dell’idealismo anche dal punto di vista stilistico poiché esse non sono scritte in maniera tecnica e complessa ma in forma più letteraria e poetica
Fenomeno e noumeno secondo Schopenhauer
Il punto di partenza della sua filosofia è la distinzione tra fenomeno e noumeno, discostandosi però dalla visione kantiana secondo cui il fenomeno coincide con la parte conoscibile della realtà mentre il noumeno comprende concetti che non possono essere conosciuti. Per Schopenhauer infatti il fenomeno è parvenza, illusione, e sogno mentre il noumeno è la vera realtà. Per definire il fenomeno il filosofo riprende il termine presente nei testi sacri indiani Veda (realtà illusoria) e in particolare il concetto di Velo di Maya che nella tradizione indiana è il potere degli dei di trasformarsi in infinite forme confondendo così gli uomini e nascondendogli la vera realtà ovvero il noumeno o la cosa in sé. Inoltre, mentre per il criticismo il fenomeno è l’oggetto della rappresentazione, per Schopenhauer è la rappresentazione soggettiva cioè esiste solo nella coscienza dell’individuo e non anche al di fuori e pertanto il mondo è l'insieme delle sue rappresentazioni. Schopenhauer mantiene le forme a priori kantiane dello spazio e del tempo e la categoria di causalità che assume forme diverse in base agli ambiti in cui opera necessità fisica, logica, matematica e morale, ovvero come principio del divenire (natura), del conoscere (premesse e conseguenze), dell’essere (spazio-tempo) e dell’agire (azione, motivo).Tutte le forme a priori tuttavia confondono l’uomo e Schopenhauer le paragona a vetri sfaccettati attraverso cui la visione della realtà si deforma.
La rappresentazione e la conoscenza
La rappresentazione ha due aspetti essenziali e inseparabili a cui distinzione costituisce la forma generale della conoscenza: da una parte c’è il soggetto rappresentante e dall’altra l’oggetto rappresentato. essi sono 2 facce della stessa medaglia e non possono sussistere indipendentemente. Per questo ritiene che se il materialismo è falso perché nega il soggetto riconducendolo all’oggetto, l’idealismo (in particolare quello di Fichte è errato perché tenta di negare l'oggetto riconducendolo al soggetto.
Volontà di vivere e realtà
Secondo Schopenhauer è possibile squarciare il velo di maya e cogliere l’essenza stessa della realtà attraverso la volontà di vivere. Infatti se noi fossimo soltanto conoscenza e rappresentazione ovvero ‘testa d’angelo alata, senza corpo’ non potremmo uscire dal mondo fenomenico ovvero dalla rappresentazione esteriore delle cose. Per questo noi non ci limitiamo a vederci da fuori ma anche interiormente godendo e soffrendo e ciò ci permette di cogliere l’essenza del nostro essere che è la volontà di vivere, cioè un impulso che ci spinge a esistere e ad agire. Quindi noi più che intelletto o conoscenza siamo volontà di vivere e il nostro corpo è la manifestazione esteriore delle nostre brame interiori. l’intero mondo fenomenico è il modo in cui la volontà si manifesta a se stessa come rappresentazione spazio-temporale. IL rapporto che regola volontà e intelletto è e tra la vol. e il fenomeno è lo stesso che intercorre tra padrone e servo. essa è la radice noumenica dell’uomo e l’essenza dell'universo e per affermare ciò parte dalla riflessione secondo cui quando si vive il proprio lo si sottrae all’approccio fenomenizzante cioè dalle categorie e in tal modo ci si priva degli strumenti che individuano gli oggetti e pertanto l’essenza che riscontro nel mio corpo, avendo perso i limiti dell’individualità non è riferibile soltanto ad esso ma deve essere l’essenza profonda dell’intera realtà.
Domande da interrogazione
- Dove è nato Arthur Schopenhauer?
- Quali sono le principali opere di Schopenhauer?
- Qual è la visione politica di Schopenhauer?
- Cosa distingue il fenomeno dal noumeno secondo Schopenhauer?
- Qual è l'essenza della realtà secondo Schopenhauer?
Arthur Schopenhauer è nato a Danzica, in Polonia.
Le principali opere di Schopenhauer sono "Il mondo come volontà e rappresentazione" del 1819 e "Parerga e Paralipomena" del 1851.
Schopenhauer ha una visione politica conservatrice e si oppone agli eventi del 1848.
Secondo Schopenhauer, il fenomeno è l'illusione e la parvenza, mentre il noumeno è la vera realtà.
Secondo Schopenhauer, l'essenza della realtà è la volontà di vivere, che si manifesta come un impulso a esistere e agire.