Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Cartesio vede la filosofia come un albero, con la metafisica come radici e la fisica come tronco, che sostiene tutte le altre scienze.
  • La materia, secondo Cartesio, è ridotta allo spazio geometrico, e il corpo vivente è spiegato meccanicisticamente, come una macchina.
  • L'animale è concepito come un meccanismo privo di sensibilità, pensiero e linguaggio, definito come "animale-macchina".
  • La "morale par provision" di Cartesio, di ispirazione stoica, consiste in regole di vita provvisorie che guidano l'esistenza umana in attesa di una morale razionale definitiva.
  • Nella sua opera "Les Passions de l’âme", Cartesio fornisce importanti indicazioni sul controllo delle passioni, viste come fenomeni causati nell'anima dall'azione del corpo.

Indice

  1. La filosofia secondo Cartesio
  2. La materia e il meccanicismo
  3. L'animale-macchina e la morale
  4. Le passioni e la psicofisiologia

La filosofia secondo Cartesio

Agli occhi di Cartesio e di tutti i pensatori dell’epoca (siamo nel XVII secolo), la filosofia ingloba la scienza e lo studio di tutta la natura. Con una celebre definizione, Cartesio afferma, infatti, che la filosofia è come un albero le cui ragioni sono la metafisica e il cui fusto è la fisica. I rami che escono dal tronco rappresentano tutte le altre scienze. La fisica, cioè la scienza della natura, ha un carattere meccanicistico perché tutti gli oggetti della natura derivano dalle leggi dello spazio (= estensione) e del moto.

La materia e il meccanicismo

La materia è ridotta, per Cartesio, allo spazio geometrico e non ad un insieme di qualità sensibili (infatti, nella sua essenza essa non è dura, colorata o pesante). La materia designa una sostanza estesa in lunghezza, in larghezza e in profondità, per cui lo spazio geometrico e matematico appare come l’elemento costitutivo della materia. Anche il corpo vivente è soggetto ad una spiegazione meccanicistica: esso è una macchina che deve essere compresa soltanto in base ad un modello meccanicistico.

L'animale-macchina e la morale

Per quanto riguarda l’animale, esso non è altro che un puro meccanismo corporeo, sprovvisto di sensibilità, di pensiero e di linguaggio; in pratica un automa congegnato da Dio. Ecco che, a questo punto, sorge la tesi dell’animale-macchina. Questa espressione designa l’animale e il corpo animale concepito come macchine, semplici meccanismi materiali, automi prodotti dalla natura. Se la filosofia ingloba la scienza, essa indica anche lo studio della saggezza. Nel contesto cartesiano essa coincide con la perfetta conoscenza di tutte le cose che l’uomo può arrivare a sapere. Si tratta di un ideale difficile da raggiungere e da realizzare, inseparabile da un compito intellettuale arduo e che lascia il campo aperto a ciò che Cartesio chiama “morale par provision”, che può essere più facilmente costruita di quanto non lo sia una morale definitiva. È un insieme di regole di vita provvisorie, destinate ad organizzare l’esistenza dell’uomo, in attesa di una morale che si basi sulla razionalità e quindi è qualcosa di immediatamente utilizzabile.

Questa morale è di ispirazione stoica perché si tratta di modificare i propri desideri piuttosto che l’ordine del mondo. Se Cartesio non ha costruito una morale definitiva, nell’ opera Les Passions de l’âme, egli ci ha tuttavia dato delle indicazioni molto importanti per la comprensione dei meccanismi passionali, utili per raggiungere una completa padronanza delle passioni.

Le passioni e la psicofisiologia

Nella terminologia cartesiana la passione è definita come un fenomeno causato nell’anima dall’azione del corpo e risultante da tale azione. Essa è sempre legata ad un fenomeno affettivo: amore, odio, ambizione, desiderio, emozioni, ecc. Cartesio studia anche la fisiologia delle passioni, viste come rappresentazioni legate ai movimenti degli spiriti animali, cioè di elementi che circolano in tutto l’organismo e che assicurano una funzione di intermediario fra l’anima e il corpo. Con il suo metodo, con il suo approccio scientifico, per il suo meccanicismo, ma anche per il suo studio della psicofisiologia delle passioni, Cartesio ha fondato il pensiero moderno; per questo motivo, Cartesio può essere considerato l’eroe della riflessione moderna.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la concezione di Cartesio sulla filosofia e la scienza?
  2. Cartesio vede la filosofia come un albero, con la metafisica come radici, la fisica come tronco e le altre scienze come rami, indicando che la filosofia ingloba la scienza e lo studio della natura.

  3. Come Cartesio descrive la materia e il corpo vivente?
  4. Cartesio riduce la materia allo spazio geometrico, non a qualità sensibili, e considera il corpo vivente come una macchina, spiegabile solo attraverso un modello meccanicistico.

  5. Cosa rappresenta la tesi dell'animale-macchina secondo Cartesio?
  6. La tesi dell'animale-macchina di Cartesio descrive gli animali come meccanismi corporei privi di sensibilità e pensiero, simili ad automi creati dalla natura.

  7. Qual è l'approccio di Cartesio alla morale?
  8. Cartesio propone una "morale par provision", un insieme di regole di vita provvisorie ispirate allo stoicismo, in attesa di una morale definitiva basata sulla razionalità.

  9. Come Cartesio definisce e studia le passioni?
  10. Cartesio definisce le passioni come fenomeni causati nell'anima dall'azione del corpo, legati a fenomeni affettivi, e studia la loro fisiologia come rappresentazioni legate ai movimenti degli spiriti animali.

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