Mongo95
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Concetti Chiave

  • L'opera, scritta tra il 1619 e il 1629, è stata scoperta in un baule a Stoccolma e comprendeva nove quaderni con il testo delle Regole, mai pubblicato ufficialmente.
  • Il manoscritto è stato fatto circolare tra diversi studiosi, tra cui Leibniz e Arnauld, portando a quattro versioni differenti del testo.
  • La prima edizione olandese è stata pubblicata nel 1684, mentre la versione latina di riferimento è stata pubblicata nel 1701 ad Amsterdam.
  • L'opera si differenzia dal Discorso per lo stile meno retorico e più ordinato, con un forte affidamento sulla matematica e senza includere la metafisica.
  • Le Regole sono presentate con un dettato seguito da spiegazioni, ma a partire dalla 19esima regola, solo il dettato è incluso, evidenziando un processo di costruzione del pensiero di Descartes.

Opera scritta in un periodo indefinito che va dal 1619 al 1629. Non sono state pubblicate, ma rinvenute in un baule a Stoccolma di cui viene poi redatto l’inventario da parte dell’amico Chanut e anche Huygens. Tra le varie carte inedite, ci sono nove quaderni rilegati in cui è riportato il testo delle Regole, incompiuto, scritto in momenti diversi. Il manoscritto arriva a Parigi da Clerselier, che però non lo pubblica. Lo fa però circolare tra i vari dotti, tra cui anche Leibniz e Arnauld.

Questi lo copiano, e se ne hanno versioni diverse, cioè quattro testi diversi. La prima edizione è olandese nel 1684, la N. La prima edizione in latino e del 1701, sempre ad Amsterdam, in un’opera che comprende anche altre opere di Descartes, sempre postume. Questa è la versione A., quella di riferimento. Abbiamo poi il manoscritto copiato da Leibniz, che è nella biblioteca di Hannover, la H. Infine anche la copia stessa di Leibniz, con le sue annotazioni, la L.
È un’opera dalle caratteristiche diversa dal Discorso, sia dal punto di vista dello stile, in quanto passa in secondo piano l’aspetto retorico, con meno preoccupazioni di presentarsi al pubblico per piuttosto mettere giù le idee con un ordine; le questioni sono regole che servono a guidare l’intelligenza, che vanno a sostituire le categorie di Aristotele (cosa che non è così evidente nelle quattro regole del Discorso). La fiducia nella matematica è totale, il modello è reputato certo e indubitabile. La grande assente è la metafisica. Il testo è scritto in altino, rispetto al Discorso è effettivamente più discorsivo, più lungo, e Cartesio stesso in seguito si convincerà che è necessario ridurre il tutto.
L’opera si organizza nelle varie regole presentate con un dettato, e poi seguite da una spiegazione. È una vera e propria trattazione delle singole regole. Delle ultime si ha solo il dettato, a partire dalla 19esima. È un’opera preparatoria, in cui tuttavia si trovano molti concetti davvero utili a entrare nel laboratorio di pensiero di Descartes. Qui ancora le idee non sono chiare, si sta scegliendo la strada e costruendo se stesso e il proprio stile.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il periodo di composizione dell'opera e come è stata scoperta?
  2. L'opera è stata scritta in un periodo indefinito tra il 1619 e il 1629. Non è stata pubblicata, ma è stata rinvenuta in un baule a Stoccolma e inventariata da Chanut e Huygens.

  3. Come si differenzia quest'opera dal "Discorso" di Descartes?
  4. L'opera si differenzia dal "Discorso" per lo stile meno retorico e più ordinato, con un focus sulle regole per guidare l'intelligenza, sostituendo le categorie di Aristotele. La fiducia nella matematica è totale, mentre la metafisica è assente.

  5. Qual è la struttura dell'opera e come sono presentate le regole?
  6. L'opera è organizzata in varie regole presentate con un dettato, seguite da una spiegazione. Le ultime regole, a partire dalla 19esima, hanno solo il dettato. È una trattazione preparatoria che esplora il pensiero di Descartes.

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