Concetti Chiave
- Hobbes critica Cartesio sostenendo che il pensiero richiede un supporto, un subiectum, per esistere.
- Cartesio distingue le idee in innate, avventizie e fattizie, rifiutando l'idea dell'uomo come tabula rasa.
- Le idee innate sono considerate connaturate all'uomo, non derivano dall'esterno o dal pensiero stesso.
- Le idee avventizie sembrano provenire dal mondo esterno, mentre le fattizie sono costruite dall'individuo.
- Esiste il dubbio sull'esistenza reale delle cose rappresentate dalle idee, a causa della possibilità di inganno.
Indice
Hobbes e il pensiero come facoltà
La seconda obiezione che Hobbes porta a Cartesio è questa: il pensiero in quanto facoltà di pensare, esige di un sostegno. Quindi se c’è il pensiero, come atto ci deve essere anche una cosa pensante, un subeiectum.
Le idee innate e la loro origine
Nella mente dell’uomo vi sono idee che il soggetto ha nell’atto di pensare. Quali sono queste rappresentazioni? Le idee innate, le idee avventizie e le idee fattizie. Si tenga sempre presente che Cartesio è un filosofo razionalista. L’uomo viene al mondo non come tabula rasa, su cui poi vengono impresse idee dalle esperienze della vita, ma con un corredo di idee, che sono appunto le idee innate, che non possono derivare dall’esterno o da una creazione o attività di pensiero, bensì che sembrano nate con noi.
Nel pensiero poi vi sono rappresentazioni che sembrano venire da un mondo esterno, come le idee degli altri uomini, le idee naturali e idee costruite da soli, le fattizie, a partire da diverse combinazioni di idee avventizie, ad esempio l’idea dell’ippogrifo o della chimera.
Il dubbio sulla realtà esterna
Se il soggetto può essere sicuro dell’esistenza delle idee, in quanto oggetto del pensiero non può però essere certo della realtà delle cose che queste idee rappresentano, perché il soggetto pensante potrebbe essere ingannato dal genio maligno che gli fa creder esistenti cose costruite dalla sua immaginazione. Il soggetto pensante deve dubitare della realtà, di tutto ciò di cui possiede l’idea. Ma allora come posso io procede per provare a trovare un modo per rendere ragione della realtà delle cose fuori da me? L’unico modo per scoprire se alle idee che possediamo nel nostro pensiero corrisponde una realtà esterna è interrogarsi sulle loro cause.
Domande da interrogazione
- Qual è la critica di Hobbes al pensiero di Cartesio riguardo al pensiero come facoltà?
- Qual è la concezione cartesiana delle idee innate?
- Come si può verificare la realtà esterna secondo il testo?
Hobbes critica Cartesio sostenendo che il pensiero, in quanto facoltà, richiede un sostegno, un subeiectum, implicando che se esiste il pensiero, deve esistere anche una cosa pensante.
Cartesio, come filosofo razionalista, sostiene che l'uomo nasce con un corredo di idee innate, che non derivano dall'esterno o dall'attività di pensiero, ma sembrano essere presenti fin dalla nascita.
Per verificare la realtà esterna, il soggetto pensante deve interrogarsi sulle cause delle idee che possiede, poiché potrebbe essere ingannato da un genio maligno che gli fa credere nell'esistenza di cose costruite dalla sua immaginazione.