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Concetti Chiave

  • Cartesio, riflettendo sulla condanna di Galileo, sviluppa un metodo basato su quattro regole: evidenza, analisi, sintesi, e enumerazione/revisione.
  • La ricerca di una verità certa inizia con il dubbio metodico e culmina nel "cogito ergo sum" come certezza fondamentale del pensiero.
  • Cartesio distingue tra idee innate, avventizie e fattizie, proponendo che Dio è l'unica causa dell'idea di Dio stesso.
  • La distinzione tra res cogitans e res extensa sottolinea la differenza tra sostanza pensante e oggetti materiali, con il linguaggio come esclusiva della res cogitans.
  • Cartesio concepisce l'universo come deterministico e meccanicistico, dove ogni evento presente è determinato da fenomeni passati secondo leggi fisiche.

Indice

  1. Cartesio
  2. Glossario

Cartesio

Cartesio dice di essere un “avanzo mascherato” perché nel 1633, in seguito alla condanna di Galileo Galilei da parte dell’Inquisizione, rifiutò alla pubblicazione della sua opera “Il Mondo”. Le regole del metodo cartesiano sono 4: la regola dell’evidenza, secondo cui un’idea è evidente quando essa è chiara e distinta; la regola dell’analisi, che consiste nello scomporre un’idea complessa in più idee; la regola della sintesi, con cui si ricompone il problema iniziale partendo dagli aspetti più semplici per poi arrivare agli aspetti più complessi; infine, vi è la regola dell’enumerazione e della revisione, con cui si rivedono tutti i passaggi per accertarsi di non aver commesso errori.
Quando si dice che Cartesio cerca di fondare il sapere umano, significa che lui, per mezzo del dubbio, intende passare dal piano soggettivo della certezza al piano oggettivo della verità. Intende trovare una certezza originaria, trovare le regole di un metodo valido che preservi la certezza dell’evidenza originaria ed infine ottenere un sapere certo. La prima tappa è il dubbio metodico, in cui il soggetto dubita sugli oggetti del mondo esterno e che per noi sono vincolati dai sensi (quindi sono oggetti dei sensi). Per via della presenza del genio maligno, si passa al dubbio iperbolico, in cui il soggetto dubita sulle verità matematiche e logiche. Visto che l’unica certezza rimasta è il fatto di stare pensando, Cartesio elabora l’espressione “cogito ergo sum”, che non è un ragionamento ma un’autointuizione del pensiero. Essa si esplicita attraverso la res cogitans, ovvero la sostanza pensante e la cui caratteristica fondamentale è il pensare. Successivamente, Cartesio propone le dimostrazioni dell’esistenza di Dio:
• La causa di un’idea deve avere lo stesso grado di realtà dell’idea stessa;
• L’unica causa dell’idea di Dio è Dio stesso;
• Prova ontologica a priori di Sant’Anselmo d’Aosta: Dio è l’essere che ha tutte le perfezioni, l’esistenza è una delle perfezioni che Dio ha, ergo, Dio esiste. Visto che Dio non è un Dio ingannatore sull’esistenza degli oggetti esterni, l’idea del genio maligno viene smentita. Il dubbio cartesiano consiste nel ricercare un sapere definitivo partendo dal dubbio metodico e dubitando sugli oggetti dei sensi, per poi arrivare al dubbio iperbolico dubitando sulle verità matematiche e logiche. Il passaggio tra i due dubbi avviene per mezzo del genio maligno, ovvero una divinità malvagia che inganna costantemente gli uomini sulla verità delle cose.Il cogito è l’affermazione centrale della riflessione cartesiana, secondo cui nella coscienza che si ha di dubitare è immediatamente contenuta anche quella di esistere. Il cogito è l’autointuizione del soggetto, mentre la res cogitans è l’autoidentificazione del soggetto con il pensiero. Quindi, se nel cogito il soggetto dice “io penso” o “io esisto”, nella res cogitans dirà “io sono pensiero”. Hobbes dice che il passaggio da cogito a res cogitans non è possibile. Infatti, usando l’esempio della passeggiata, se il soggetto passeggia non è vero che egli stesso è una passeggiata.Il criterio di verità afferma che un oggetto, per esistere, deve essere chiaro e distinto. Quindi, ciò che è chiaro e distinto esiste. Secondo Cartesio, per “idea” si intende qualsiasi contenuto della mente che rappresenta qualcosaCartesio propone 3 categorie di idee: le idee innate esistono nell’anima fin dall’origine e non dipendono dall’esperienza; le idee avventizie derivano dai sensi e dall’esperienza sensibile; le idee fattizie sono create dalla mente umana tramite la combinazione di idee diverse fra di loro. La causa di un’idea deve avere lo stesso grado di realtà dell’idea stessa; • L’unica causa dell’idea di Dio è Dio stesso; • Prova ontologica a priori di Sant’Anselmo d’Aosta: Dio è l’essere che ha tutte le perfezioni, l’esistenza è una delle perfezioni che Dio ha, ergo, Dio esiste. Il loro ruolo nell’impresa fondazionalista di Cartesio è quello di smentire l’idea del genio maligno.Le res extensae sono gli oggetti del mondo esterno, corpi, pura materialità, completamente determinati dalle leggi della fisica. In particolare, sono materia capace di movimento o materie che, se sollecitate, si muovono. Dato che sono oggetti esterni, sono anche ciò da cui originano le idee avventizie. Cartesio, riguardo alle proprietà primarie e secondarie dei corpi, dice che le primarie sono misurabili e sono oggettive perché dipendono dal soggetto, mentre le secondarie dipendono da come la materia interagisce col soggetto e sono soggettive perché dipendono dagli organi di senso del soggetto.Cartesio dice che il linguaggio è ciò che contraddistingue gli esseri dotati di res cogitans e che appartiene agli umani. Visto che non riguarda gli animali, allora gli animali non hanno la res cogitans. Nel particolarissimo caso dell’essere umano, res cogitans e res extensa coincidono, poiché l’umano è una res cogitans collegata alla res extensa. Gli spiriti animali sono corpuscoli materiali di materia molto fine e che dipendono dalle leggi fisiche. La ghiandola pineale è una ghiandola situata nel cervello e che viene raggiunta dagli spiriti animali in modo tale da creare sensazioni fisiche.La visione cartesiana del mondo è deterministica e meccanicistica perché l’universo è come una macchina con parti materiali che agiscono le une sulle altre imprimendo un movimento e, perciò, i cambiamenti e i movimenti sono calcolati e determinati da leggi fisiche (meccanicismo) e perché ogni fenomeno o evento del presente è determinato da un fenomeno o da un evento accaduto nel passato.

Glossario

Evidenza: un’idea è evidente quando è chiara e distinta. Analisi: ogni idea complessa deve essere divisa in parti minime. Sintesi: si ricompone il problema dagli aspetti più facili ai più difficili. Enumerazione e revisione: si rivede tutto per accertarsi di non aver sbagliato niente. Genio maligno: divinità malvagia che ingann gli uomini sulla verità delle cose. Dubbio metodico: dubitare degli oggetti dei sensi. Dubbio iperbolico: dubitare delle verità matematiche. Cogito: coscienza del pensiero. Res cogitans: sostanza pensante. Idee innate: idee che esistono da sempre nel soggetto. Idee avventizie: idee che derivano dall’esperienza. Idee fattizie: idee che derivano dalla combinazione di altre idee. Res extensa: oggetti del mondo esterno. Meccanicismo: concezione secondo cui il cosmo è come una grande macchina in cui i fenomeni sono calcolabili e generati dal contatto di parti della materia. Determinismo: concezione secondo cui un evento che accade nel presente è determinato da un evento accaduto nel passato. Spiriti animali: particelle materiali minime che percorrono i nervi e portano gli stimoli alla ghiandola pineale. Ghiandola pineale: ghiandola del cervello in cui sono generate le azioni volontarie e le affezioni dell’anima.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le regole del metodo cartesiano?
  2. Le regole del metodo cartesiano sono 4: la regola dell'evidenza, la regola dell'analisi, la regola della sintesi e la regola dell'enumerazione e della revisione.

  3. Cosa significa "cogito ergo sum"?
  4. "Cogito ergo sum" significa "penso, quindi esisto". È l'affermazione centrale della riflessione cartesiana.

  5. Quali sono le categorie di idee proposte da Cartesio?
  6. Cartesio propone tre categorie di idee: le idee innate, le idee avventizie e le idee fattizie.

  7. Cosa sono le res extensae secondo Cartesio?
  8. Le res extensae sono gli oggetti del mondo esterno, corpi materiali determinati dalle leggi della fisica.

  9. Qual è la visione del mondo di Cartesio?
  10. La visione del mondo di Cartesio è deterministica e meccanicistica, in cui ogni fenomeno è determinato da leggi fisiche e ogni evento presente è influenzato da eventi passati.

Domande e risposte

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