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Concetti Chiave

  • Tommaso Campanella, nato nel 1568 in Calabria, condivide un destino simile a Giordano Bruno, inclusi conflitti con la filosofia aristotelica e accuse di eresia.
  • Influenzato da Telesio, Campanella concepisce la natura come un organismo sensibile e adotta pratiche di magia e ermetismo, guadagnandosi la reputazione di filosofo guaritore.
  • Dopo essere stato arrestato per eresia e sovversione politica, Campanella si finge pazzo per evitare l'esecuzione, trascorrendo 27 anni in carcere.
  • Durante la detenzione, mantiene contatti filosofici esterni e scrive in difesa di Galileo Galilei, consolidando la sua posizione intellettuale.
  • Dopo essere stato liberato, si rifugia in Francia, accolto favorevolmente alla corte di Luigi XVI, dove ottiene successo e trascorre gli ultimi anni felici della sua vita.

Indice

  1. Vita e formazione di Campanella
  2. Concezioni filosofiche e accuse di eresia
  3. Congiura e strategia di sopravvivenza
  4. Dialogo con il mondo esterno
  5. Ultimi anni e fuga in Francia

Vita e formazione di Campanella

Tommaso Campanella ha una vita molto simile a quella di giordano Bruno. I due filosofi italiani, entrambi dell’Italia meridionale sono accomunati da uno stesso destino. Campanella nasce vent’anni dopo Giordano Bruno, nel 1568 a stilo, in Calabria. Egli nasce da una famiglia poverissima, per cui per studiare entra a far parte dell’ordine domenicano come giordano Bruno nel convento di Cosenza, per poi spostarsi anche nel convento di Napoli dove già era stato giordano Bruno. Come giordano Bruno, anche Campanella ha grandi difficoltà ad accettare la filosofia aristotelica: si racconta che mentre era nella sua cella nel convento di Cosenza, piangesse proprio perché non riusciva a dimostrare l’immortalità dell’anima con gli strumenti della filosofia aristotelica. Perciò anche lui iniziò a rivolgersi ad una serie di autori diversi, primo fra tutti Telesio. Anche Telesio era un filosofo calabrese che aveva interpretato la natura come pervasa da una sensibilità. Egli riteneva che la conoscenza sensibile fosse lo strumento privilegiato di conoscenza, ma di sensibilità non è dotato solo l’uomo, ma anche tutte le cose che esistono, quindi il mondo viene concepito come un grande organismo dotato di sensibilità. Tale idea passa anche a Campanella, in quanto egli iniziò a concepire la natura come dotata di sensibilità e a basare la propria indagine sulla conoscenza sensibile. Oltre a questo, egli utilizza anche tutte le conoscenze di moda in questo periodo: la magia e l’ermetismo, e anche egli comincia ad avere fama di filosofo guaritore e di mago.

Concezioni filosofiche e accuse di eresia

Per questo motivo viene anche denunciato per eresia, poiché i confratelli si accorgono di questi suoi interessi. Campanella infatti nutriva opinioni telesiane e Telesio era considerato eretico ed eterodosso. Per questo motivo, per un frate era inammissibile sostenere le idee di Telesio e non accettare la filosofia aristotelica. Non appena venne accusato di eresia, Campanella fuggì verso nord nell’Italia settentrionale, e in modo particolare a Padova, poi la Repubblica di Venezia lo catturò e come era accaduto per giordano Bruno, fu mandato al Santo Uffizio a Roma. In seguito, dopo un breve processo viene condannato a ritornare nella nativa stilo, dove Campanella vive il dramma del ritorno nel piccolo paesino infestato dai briganti, poverissimo, e ad un certo punto inizia sognare un cambiamento della società, e di cambiarla seguendo l’idea di uno Stato perfetto, rifacendosi alla Repubblica di Platone.

Congiura e strategia di sopravvivenza

Egli organizza dunque una congiura contro il governo spagnolo, ma tale congiura viene subito scoperta, per cui Campanella viene arrestato, in quanto accusato di eresia e di sovversione politica. A quel punto, però, la vicenda di Campanella cambia perché egli immediatamente confessa nel 1599, e tale confessione è il preludio di una strategia che lui mette poi in atto per salvarsi la vita. Al fine di salvarsi la vita, egli si finge pazzo e la mattina di Pasqua del 1600 si fa trovare nella cella per terra, sul pavimento dopo aver dato fuoco al materasso. Riuscì dunque a farsi ritenere pazzo e nonostante lo torturassero per far confessare l’inganno, trascorse 27 anni in carcere in cui passò dalle celle di isolamento a un carcere sempre più lieve.

Dialogo con il mondo esterno

Nell’ultimo periodo riuscì anche a dialogare con il mondo esterno, ad esempio aveva notizie dei dibattiti filosofici che avvenivano all’esterno e contemporaneamente rispondeva scrivendo. In modo particolare, intervenne nella questione riguardante Galileo Galilei, egli infatti quando giunse a Padova dove era stato qualche tempo prima giordano Bruno, ebbe modo di conoscere Galilei, per cui nel momento in cui era in carcere prese parte a un dibattito con un’apologia a favore di Galilei.

Ultimi anni e fuga in Francia

Dopo 27 anni di carcere napoletano, esce, ma viene nuovamente arrestato perché ancora teneva un processo per eresia a Roma. Quindi viene portato a Roma dove passa altri due anni, però in questo periodo, il Papa urbano III inizia nutrire simpatie per Campanella, per cui spera di essere guarito dalle pratiche magiche di Campanella. Dopo due anni viene liberato e il Papa decide di nominarlo cardinale, e proprio tale decisione in realtà mai messa in atto suscita l’invidia dei confratelli domenicani che iniziano così a imbastire una nuova accusa per eresia. A quel punto, erano passati circa trent’anni da quando fu arrestato per la prima volta, così, per non subire una nuova carcerazione, campanella fuggì in Francia dove fu accolto benissimo alla corte di Luigi XVI. Le sue opere ebbero molto successo, per cui gli ultimi anni che passò a Parigi sono i più felici della sua vita e poco prima di morire scrisse un saluto al nuovo nato alla corte reale ovvero Luigi XIV, il re sole, e alla sua futura grandezza. Si conclude così la vita di Tommaso Campanella.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le somiglianze tra la vita di Tommaso Campanella e Giordano Bruno?
  2. Entrambi i filosofi italiani provenivano dall'Italia meridionale, entrarono nell'ordine domenicano e affrontarono difficoltà con la filosofia aristotelica, portandoli a esplorare altre correnti di pensiero. Entrambi furono accusati di eresia e affrontarono processi simili.

  3. Quali influenze filosofiche hanno caratterizzato il pensiero di Campanella?
  4. Campanella fu influenzato da Telesio, che concepiva la natura come dotata di sensibilità, e integrò nel suo pensiero elementi di magia e ermetismo, guadagnandosi la reputazione di filosofo guaritore e mago.

  5. Come ha cercato Campanella di sfuggire alla condanna a morte?
  6. Campanella si finse pazzo, inscenando un episodio di follia nella sua cella, il che gli permise di evitare la condanna a morte e trascorrere 27 anni in carcere con condizioni via via più lievi.

  7. Qual è stato il ruolo di Campanella nel dibattito su Galileo Galilei?
  8. Durante la sua prigionia, Campanella partecipò al dibattito filosofico esterno scrivendo un'apologia a favore di Galileo Galilei, con il quale aveva avuto modo di interagire a Padova.

  9. Come si è conclusa la vita di Tommaso Campanella?
  10. Dopo essere stato liberato grazie alle simpatie del Papa, Campanella fuggì in Francia per evitare ulteriori accuse di eresia. Fu accolto alla corte di Luigi XVI, dove visse felicemente e scrisse un saluto al futuro Luigi XIV prima di morire.

Domande e risposte

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