Concetti Chiave
- Giordano Bruno, inizialmente predicatore domenicano, fu costretto a fuggire e infine bruciato al rogo a causa delle sue idee rivoluzionarie contro la Chiesa.
- Bruno proponeva una scienza di Dio razionale, distinta dalla teologia cristiana, rifiutando i dogmi religiosi e concentrandosi sulla logica.
- Il suo metodo dialettico, basato su principi generali e deduzione, si contrapponeva al metodo sperimentale di Galileo, focalizzato sull'osservazione scientifica.
- La teoria panteista di Bruno afferma che l'Universo è infinito e vivente, negando il dualismo Dio-natura e proponendo che tutto è Dio e possiede un'anima.
- Bruno affronta il problema della libertà umana, concludendo che l'uomo, parte della natura, è soggetto a legami deterministici, mettendo in discussione l'idea di libertà senza Dio.
Indice
L'inizio del percorso di Bruno
Nasce come predicatore nell’ordine dei Domenicani, in quanto se si possedeva la volontà di studiare si doveva necessariamente entrare nella Chiesa.
Opere e pericoli per Bruno
Scrive diversi libri, tra cui i più importanti sono: “Il Candelaio” (1582), “La cena delle ceneri” (1584) e “Lo spazio della bestia trionfante” (1584). Questi libri lo misero in pericolo di fronte alla Chiesa e fu costretto a scappare all’estero, tuttavia venne catturato e bruciato al rogo.
La filosofia di Giordano Bruno
La filosofia di Bruno vuole escludere la teologia, il filosofo infatti ritiene che essa non debba essere trattata in quanto completamente irrazionale. Bisogna quindi fare una scienza di Dio che sia razionale e, di conseguenza, senza considerare i dogmi stabiliti dal Cristianesimo.
Confronto tra Bruno e Galilei
Il modo di pensare di Giordano Bruno si può contrapporre a quello di Galileo Galilei, infatti nonostante entrambi partano dal sistema Copernicano terminano per giungere a conclusioni diverse: Galilei intendeva la scienza come un qualcosa che rispondesse non al perché delle cose, ma al come avvenissero i fenomeni dell’Universo, assumendo quindi un atteggiamento scientifico. A tal fine idea il metodo sperimentale, costituito da osservazione, misurazione, teoria matematica ed esperimento. Bruno, d’altro canto, intendeva la scienza come una risposta al perché avvenissero certi fenomeni, assumendo un atteggiamento filosofico. Il metodo che utilizza possiamo chiamarlo metodo dialettico, che parte dai principi generali ed attraverso la deduzione giunge alle conclusioni. Il metodo dialettico di Giordano Bruno usa solo la logica, al contrario di quello sperimentale che si basa, per l’appunto, sugli esperimenti.
Il metodo dialettico di Bruno
Giordano Bruno, applicando il metodo dialettico, parte dal principio generale che Dio è infinito ed è causa dell’Universo, ma dato che l’effetto deve essere simile alla causa (deduzione) allora l’Universo è infinito e pieno di infiniti mondi (al contrario di ciò che affermava la Bibbia, la quale diceva che Dio aveva creato solo e soltanto la Terra) e questo implica che, se l’Universo è infinito, la Terra non è al centro dell’Universo perché non avrebbe un centro. Per la società del tempo quest’ultima affermazione era di una grande portata, dato che stava a significare che l’uomo non era l’essere prediletto da Dio. Proseguendo, Bruno aveva dedotto quindi che l’Universo era infinito, ma ciò implica che non vi possa essere il dualismo Dio-natura (in quel tempo si credeva nel dualismo metafisico, dove la parte spirituale primeggiava, e che il movimento fosse causato da un primo motore).
Teoria panteista-panpsichista di Bruno
Non potendo esserci questo dualismo il filosofo elabora la teoria panteista-panpsichista (panteista = tutto è Dio, panpsichista = tutto, viventi e non viventi, hanno un’anima), affermando che Dio è nella natura e giungendo alla conclusione che l’Universo non può essere mosso da altro, ma si muove a causa di un proprio principio d’interiorità. Ora, dunque, si assume come principio generale la teoria panteistica, che afferma che Dio è nella natura, da cui Giordano Bruno deduce che l’Universo è un organismo vivente e quindi è senziente (concezione magica del mondo, ci consegna un mondo che possiamo manipolare usando le sue leggi segrete), animata da un proprio principio intrinseco. Quest’ultima affermazione, quindi, diventa principio generale e se ne deduce che l’anima dell’uomo resta nel mondo dopo la morte, in quanto esiste solo un Universo.
Libertà e necessità secondo Bruno
Ora, se l'uomo è interamente nella natura, ci si chiede se può essere libero. A tal proposito occorre riesumare la differenza tra necessità e libertà: la necessità è la qualità di ciò che non può essere diverso da come è, la libertà invece è la qualità di chi può scegliere cosa essere. Premettendo che la serie degli oggetti del mondo si trova concatenata in legami deterministici di causa-effetto, conoscendo la natura degli oggetti del mondo e le leggi che li legano si può governare a piacere la catena, arrivando a poter prevedere il futuro. Dunque, se l’uomo è nella natura, allora è incastrato in questa catena e significa che non è libero e questo è un grande problema perché, senza Dio, la libertà dell’uomo non c’è più (a differenza di quanto si pensava nel medioevo dove, con la presenza di Dio, era giustificata). Giordano Bruno prova a risolvere il problema, ma la sua argomentazione (l’Universo è un infinito e risponde alla necessità, mentre l’uomo è un molteplice che risponde alla libertà) risulta poco soddisfacente, come tutte le spiegazioni che verranno date in merito con il proseguire degli anni.
Domande da interrogazione
- Quali sono i libri più importanti scritti da Giordano Bruno?
- Qual è il metodo utilizzato da Giordano Bruno nella sua filosofia?
- Qual è la teoria panteista-panpsichista di Giordano Bruno?
- Cosa significa la teoria panteista di Giordano Bruno per l'Universo?
- Qual è la concezione di libertà di Giordano Bruno?
I libri più importanti scritti da Giordano Bruno sono "Il Candelaio" (1582), "La cena delle ceneri" (1584) e "Lo spazio della bestia trionfante" (1584).
Il metodo utilizzato da Giordano Bruno nella sua filosofia è il metodo dialettico, che parte dai principi generali ed attraverso la deduzione giunge alle conclusioni.
La teoria panteista-panpsichista di Giordano Bruno afferma che tutto è Dio e che tutto, viventi e non viventi, hanno un'anima.
La teoria panteista di Giordano Bruno implica che l'Universo è un organismo vivente e quindi è senziente, animato da un proprio principio intrinseco.
Secondo Giordano Bruno, se l'uomo è nella natura, allora è incastrato in una catena deterministica e non è libero.