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Concetti Chiave

  • Tommaso Campanella, originariamente Giovanni, entrò nei domenicani e si dedicò a studi segreti di autori critici dell'Aristotelismo, influenzando la sua filosofia.
  • Campanella fuggì a Napoli per approfondire l'occultismo con Giambattista della Porta, portando a processi di eresia e numerose opere importanti.
  • Il filosofo cercò di superare l'Aristotelismo e introdusse la dottrina delle "tre primalità": potere, sapienza e amore, riflettendo su Dio e gli enti finiti.
  • Influenzato dai movimenti di riforma protestante, Campanella sostenne l'idea di un nuovo ordine mondiale guidato dalla monarchia spagnola e francese.
  • Nel suo scritto "La città del sole", Campanella descrive un'utopia politica e religiosa con un monarca spirituale, modellandosi sulle idee di Tommaso Moro.

Indice

  1. La vita di Tommaso Campanella
  2. Gli studi e le influenze filosofiche
  3. La critica all'aristotelismo
  4. La fuga a Napoli e l'occultismo
  5. Le opere principali di Campanella
  6. La conoscenza e le tre primalità
  7. L'influenza della riforma protestante
  8. Il rinnovamento politico e teologico
  9. La città del sole

La vita di Tommaso Campanella

Giovanni Campanella nasce a Stilo nel 1568. Nel 1581 entra nell’ordine dei domenicani e cambia il suo nome in Tommaso.

Gli studi e le influenze filosofiche

Durante la sua permanenza nell’ordine studia così come impone la regola, ma di nascosto studia altri autori come Erasmo Rotterdam, Marsilio Ficino e Telesio.

La critica all'aristotelismo

Da questi studi Campanella deriva una posizione fortemente critica nei confronti dell’Aristotelismo definendola una filosofia ad impianto naturalistico.

La fuga a Napoli e l'occultismo

A causa di questi interessi campanella è costretto a fuggire a Napoli dove incontra Giambattista della Porta grazie al quale approfondisce lo studio della magia naturale e dell’occultismo. Di conseguenza maturano i suoi processi per eresia.

Le opere principali di Campanella

Le sue opere più importanti sono “De sensu rerum et magia”, "Metafisica" e la “citta del sole”. Come per Telesio anche per Campanella una delle preoccupazioni fondamentali è quella di superare l’aristotelismo per dare un’immagine rinnovata del mondo naturale. Il filosofo opera il recupero del termine platonico di partecipazione con il quale egli intende esplicitare la partecipazione costante di Dio in tutte le cose e in tutti gli esseri del mondo.

La conoscenza e le tre primalità

Campanella distingue tra conoscenza innata ovvero la consapevolezza di sé e conoscenza acquisita che consiste nelle modifiche operate nell’anima dalle cose esterne. Il processo di conoscenza per il filosofo rappresenta un aspetto del mutamento che caratterizza solo gli enti finiti poiché conoscere implica che il soggetto in parte muoia e diventi altro rispetto a ciò che è, ovvero attraverso la sensazione il soggetto viene modificato e muore nel senso che tende ad assumere la forma della realtà che percepisce. Per il filosofo noi esseri viventi siamo consapevoli di potere, sapere e amare, e quindi basta estendere all’intera natura queste caratteristiche per giungere alla dottrina da lui definita delle tre primalità, ovvero ogni ente è costituito da potere, in quanto può agire, sapienza in quanto conosce, amore in quanto ama essere ciò che è e si conserva. In Dio questi tre principi sono illimitati quindi il suo essere è infinito, mentre negli enti finiti questi tre principi sono soggetti alle limitazioni del non essere, quindi impotenza, insidienza e odio.

L'influenza della riforma protestante

I movimenti di riforma religiosa di matrice protestante influenzano la personalità e il pensiero di Tommaso Campanella, e per questo motivo il filosofo si fa promotore di un regime politico e teologico in cui la monarchia spagnola prima e poi quella francese potessero porsi come un faro di un nuovo ordine mondiale.

Il rinnovamento politico e teologico

Uno dei passaggi fondamentali riguardava la chiesa che per porsi come atteggiamento verso questo rinnovamento avrebbe dovuto rivedere il suo impianto teorico infatti bisognava superare gli anacronismi e le strettoie dogmatiche in cui la chiesa era costretta a causa dell’aristotelismo.

La città del sole

La stessa necessità di rinnovamento riguardava l’impianto politico e il pensiero di Campanella lo recupera attraverso le idee utopistiche di Tommaso Moro. Infatti come il Moro aveva dipinto i tratti della sua città ideale, Campanella disegna il perfetto modello politico nella sua opera dal titolo “la città del sole”. In quest’opera il filosofo disegna un repubblica naturale dove esiste un regime governato da una sorta di monarca spirituale, chiamato però metafisico, che regna sui sudditi e i fedeli; i solari sono gli abitanti di questa città (del sole).

Domande da interrogazione

  1. Chi era Giovanni Campanella e quale fu il suo contributo filosofico principale?
  2. Giovanni Campanella, nato a Stilo nel 1568, fu un filosofo che criticò l'Aristotelismo e cercò di rinnovare la visione del mondo naturale. Cambiò il suo nome in Tommaso quando entrò nell'ordine dei domenicani e studiò autori come Erasmo e Telesio. Le sue opere principali includono "De sensu rerum et magia" e "La città del sole".

  3. Quali furono le influenze principali sul pensiero di Campanella?
  4. Campanella fu influenzato da autori come Erasmo Rotterdam, Marsilio Ficino e Telesio. Inoltre, i movimenti di riforma religiosa di matrice protestante influenzarono la sua personalità e il suo pensiero, portandolo a promuovere un regime politico e teologico rinnovato.

  5. Come descrive Campanella il processo di conoscenza?
  6. Campanella distingue tra conoscenza innata e conoscenza acquisita. Il processo di conoscenza implica un mutamento nel soggetto, che attraverso la sensazione viene modificato e tende ad assumere la forma della realtà percepita.

  7. Qual è la dottrina delle tre primalità secondo Campanella?
  8. La dottrina delle tre primalità di Campanella afferma che ogni ente è costituito da potere, sapienza e amore. In Dio, questi principi sono illimitati, mentre negli enti finiti sono soggetti a limitazioni.

  9. Qual è il modello politico ideale descritto da Campanella nella "Città del Sole"?
  10. Nella "Città del Sole", Campanella descrive una repubblica naturale governata da un monarca spirituale chiamato metafisico. Questo modello politico ideale si ispira alle idee utopistiche di Tommaso Moro.

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