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Concetti Chiave

  • Giordano Bruno è stato fondamentale nella rivoluzione astronomica, superando le idee antiche e prospettando un universo moderno e infinito.
  • Cusano è stato inizialmente visto come il precursore dell'infinità del mondo, ma la sua visione era di un universo indeterminato, non infinito.
  • Bruno è riconosciuto come il primo a diffondere l'idea di un universo infinito, decentrato e popolato, influenzando l'Occidente europeo.
  • Bruno ha reinterpretato le idee di Lucrezio e Cusano, proponendo un universo infinito basato sull'intuizione e il copernicanesimo, piuttosto che su osservazioni astronomiche.
  • L'idea di un universo infinito in Bruno si fonda su un principio teologico, secondo cui un creatore infinito implica una creazione infinita e abbondante di vita.

Indice

  1. L'audacia di Giordano Bruno
  2. L'infinità del mondo secondo Cusano
  3. La visione cosmica di Bruno

L'audacia di Giordano Bruno

Il secondo momento della rivoluzione astronomica (il più radicale) è opera di Giordano Bruno, il filosofo che con la sua audacia intellettuale ha definitivamente superato il mondo degli antichi e prospettato le linee fondamentali di quello dei moderni. Sebbene Copernico abbia notevolmente ampliato il cielo delle stelle fisse, affermandone l’incommensurabilità e immensità, la “rivoluzione copernicana” avrebbe rischiato di fermarsi a metà senza l’ulteriore “apertura” del cosmo

L'infinità del mondo secondo Cusano

Il pensatore in cui, a cominciare dagli stessi Bruno, Keplero e Descartes, si è tradizionalmente individuata la prima affermazione dell’infinità del mondo è Cusano. Tale interpretazione, alla luce degli studi più recenti, non sembra essere completamente esatta, in quanto Cusano, pur negando che l’universo sia finito e racchiuso tra le mura delle sfere celesti, non ne afferma la positiva infinità. A ben vedere, il suo universo, più che infinito (attributo che egli riconosce solo a Dio) è indeterminato (indeterminatum). Di conseguenza, il suo mondo non è più il cosmo medioevale ma non è ancora affatto l’universo infinito dei moderni (Koyré). In realtà, è soltanto Giordano Bruno che deve considerarsi come il rappresentante della dottrina di un universo decentrato, infinito ed infinitamente popolato poiché non solo egli predicò questa dottrina per l’Occidente d’Europa col fervore di un evangelista, ma diede anche per primo una compiuta enunciazione dei motivi grazie ai quali sarebbe stata poi accettata dal grosso pubblico (Lovejoy).

La visione cosmica di Bruno

Riprendendo Lucrezio (il cui manoscritto Sulla natura, scoperto nel 1417, aveva contribuito a diffondere le idee dell’atomismo antico, difeso appassionatamente da Lucrezio, in particolare quella della pluralità dei mondi e dell’infinità del Tutto) e forzando in maniera creativa Cusano, Bruno giunge a una nuova visione dell’universo, che non deriva da osservazioni astronomiche o calcoli matematici, in cui il filosofo fu poco versato e tecnicamente poco competente, bensì da un’intuizione di fondo del suo pensiero (quella circa l’infinità dell’universo) alimentata dal copernicanesimo. Se la Terra è un pianeta che gira attorno al sole, le stelle che si vedono nelle notti serene e che gli antichi immaginarono attaccate all’ultima parete del mondo, non potrebbero essere tutte, o almeno in gran parte, immobili soli circondati dai rispettivi pianeti? Tuttavia questa concezione, sebbene tragga la sua forza dal copernicanesimo, di cui il filosofo vuole sprigionare tutta la portata rivoluzionaria, viene immediatamente trasportata dal piano astronomico a quello metafisico. Essa è infatti dedotta dal princìpio teologico, già presente nell’ultima scolastica, secondo cui il mondo, avendo la sua causa in un essere infinito, deve per forza essere infinito; la creazione, per essere perfetta e degna del Creatore, d’essere essa stessa infinita e straripante di vita.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato il contributo di Giordano Bruno alla rivoluzione astronomica?
  2. Giordano Bruno ha superato il mondo degli antichi e ha prospettato le linee fondamentali del mondo moderno, ampliando ulteriormente il concetto di un cosmo infinito, oltre la rivoluzione copernicana.

  3. Come si differenzia l'idea di universo di Cusano da quella di Bruno?
  4. Cusano negava che l'universo fosse finito ma non ne affermava l'infinità positiva, definendolo indeterminato. Bruno, invece, ha sostenuto l'idea di un universo decentrato e infinitamente popolato.

  5. Quali influenze hanno contribuito alla visione dell'universo di Bruno?
  6. Bruno è stato influenzato dalle idee dell'atomismo antico di Lucrezio e ha reinterpretato creativamente le idee di Cusano, alimentando la sua visione con il copernicanesimo.

  7. In che modo Bruno ha collegato la sua concezione dell'universo a principi teologici?
  8. Bruno ha dedotto la sua concezione dell'universo infinito dal principio teologico secondo cui un mondo creato da un essere infinito deve anch'esso essere infinito, per essere perfetto e degno del Creatore.

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