Concetti Chiave
- Ambrogio, insieme a Agostino e Gerolamo, è considerato uno dei padri fondamentali della Chiesa occidentale, grazie alla sua influenza religiosa e teologica.
- Nato a Treviri, Ambrogio si trasferì a Milano dove, grazie al suo prestigio, fu acclamato vescovo nel 374, dedicando la sua vita e le sue risorse alla Chiesa.
- Una delle opere più importanti di Ambrogio è l'Hexameron, una serie di sermoni che esaltano la bellezza e l'armonia del cosmo, tenuti durante la quaresima.
- Nel De officiis ministrorum, Ambrogio critica la ricchezza privata e fondiaria, sostenendo che la terra appartiene a tutti gli uomini per volontà divina.
- Ambrogio si distinse per il suo confronto con il potere politico, imponendo penitenze agli imperatori e difendendo l'indipendenza della Chiesa da concessioni pagane.
Indice
I primi anni di Ambrogio
Insieme a Agostino e Gerolamo, Ambrogio è considerato uno ei più importanti padri della Chiesa occidentale.
Nato probabilmente a Treviri (la data di nascita non è nota) da una famiglia cristiana consolare, compì la sua educazione a Roma al fine di essere avviato alle più importanti cariche imperiali.
La nomina a vescovo di Milano
Ancora in età giovanile ottenne il governo della Liguria e dell’ Emilia con residenza a Milano. Per il suo prestigio sia presso i Cristiani che presso gli eretici fu acclamato vescovo di Milano, incarico che accettò nel 374. Alla Chiesa egli consacrò le sue sostanze e tutta la sua vita. La presenza si colloca in un momento di storisa della Chiesa in cui erano molto diffuse voci eretiche e pagane che minacciavano l’unità. Quando fu acclamato vescovo egli non aveva la cultura biblica e teologale necessaria e vi provvide con lo studio della patristica greca.
L'opera dell'Hexameron
La sua opera più notevole è l’ Hexameron, in sei libri, uno per ogni giorno della creazione. Si tratta di una raccolta di sermoni tenuti durante la quaresima, in cui tutta la sua dottrina religiosa, filosofica e retorica è utilizzata per glorificare la bellezza e l’armonia del cosmo.
Il De officiis ministrorum
Nel De officiis ministrorum, Ambrogio sostiene che, per comandamento di Dio, la terra è un possedimento di tutti gli uomini, mentre il diritto privato è originario dell’usurpazione. Egli non condanna solo la ricchezza fondiaria, ma anche la ricchezza accumulata a seguito di attività commerciale.
Le epistole e il potere politico
Dal 379 al 396, Ambrogio scrive delle epistole con cui si leva soprattutto contro il potere politico. Infatti egli impone all’imperatore Tedosio una penitenza per il massacro di 4.000 abitanti di Tessalonica e ricorda a Valentinianio che egli, come imperatore, è servo di Dio e dell’unica fede e che la Chiesa di Cristo non può accettare nessuna offerta di un principe che accordi le sue concessioni agli idolatri pagani.
Le orazioni significative
Fra le sue orazioni, tre sono particolarmente importanti e rievocano momenti della sua vita o fatti di storia contemporanea.
1) orazione pronunciata davanti al feretro del fratello
2) orazione pronunciata in occasione dei funerali del giovanissimo imperatore Valentiniano II, assassinato in Gallia
3) orazione pronunciata per la morte di Teodosio, in presenza del successivo imperatore, Onorio
Domande da interrogazione
- Chi era Ambrogio e quale ruolo ha avuto nella Chiesa occidentale?
- Qual è l'opera più notevole di Ambrogio e di cosa tratta?
- Come si è opposto Ambrogio al potere politico del suo tempo?
Ambrogio è considerato uno dei più importanti padri della Chiesa occidentale, insieme a Agostino e Gerolamo. Fu acclamato vescovo di Milano nel 374 e dedicò la sua vita e le sue sostanze alla Chiesa, in un periodo in cui l'unità era minacciata da voci eretiche e pagane.
L'opera più notevole di Ambrogio è l'Hexameron, una raccolta di sermoni in sei libri, uno per ogni giorno della creazione. In questi sermoni, Ambrogio utilizza la sua dottrina religiosa, filosofica e retorica per glorificare la bellezza e l'armonia del cosmo.
Ambrogio si è opposto al potere politico scrivendo epistole dal 379 al 396, imponendo penitenze agli imperatori come Teodosio per il massacro di Tessalonica e ricordando a Valentiniano che, come imperatore, è servo di Dio e della fede, e che la Chiesa non può accettare concessioni agli idolatri pagani.