Concetti Chiave
- Ambrogio, nato nel 340 a Treviri, divenne governatore del Nord Italia prima di essere nominato vescovo di Milano nel 374.
- Educato alla cultura classica, Ambrogio si distinse come esegeta delle Sacre Scritture, influenzato dai maggiori esponenti greci della cultura cristiana.
- La sua produzione letteraria è divisa in ambiti esegetico-teologico, trattatistica morale e poetico, con opere come l'Hexameron e il De virginibus.
- Ambrogio promosse la diffusione del canto corale, creando inni ambrosiani usati nelle celebrazioni liturgiche, noti per la loro semplicità e musicalità.
- La prosa di Ambrogio è caratterizzata da uno stile curato con un lessico tradizionale e neologismi, mentre la sua poesia è semplice ma ricca di simbolismo.
Indice
Ambrogio e la sua carriera
Ambrogio nacque nel 340 a Treviri da una famiglia aristocratica e, giunto a Roma, intraprese la carriera politica che in poco tempo lo portò ad essere governatore di tutto il Nord Italia.
Quando morì il vescovo di Milano Aussenzio riuscì a placare alcuni tumulti tra ariani e ortodossi tanto che i milanesi lo vollero come vescovo.
Lo divenne ufficialmente ne 374.
Ambrogio fu educato alla cultura classica e, diventato vescovo, si dedicò alla lettura delle Sacre Scritture e dei testi degli esegeti greci della Bibbia.
Battaglie politiche e religiose
Numerose furono le battaglie che combattè contro il potere politico, tra queste troviamo quella che lo vide in contrasto con Simmaco per la rimozione dell’altare della Vittoria nella curia, o quella che lo oppoe all’imperatore Teodosio da lui obbligato a una pubblica penitenza dopo la strage di Tessalonica.
La ricca produzione letteraria di Ambrogio si può dividere in tre ambiti: quello esegetico-teologico, quello della trattatistica morale e quello poetico.
Esegesi e opere letterarie
Ambrogio è ricordato come uno dei più fervidi e dotti esegeti delle Sacre Scritture: egli si avvalse della conoscenza dell’attività esegetica dei maggiori esponenti della cultura cristiana di lingua greca dai quali apprese l’interpretazione allegorica della Bibbia.
Ambrogio nelle sue opere esegetiche, che sovente nascevano come omelie, non mancava mai di cercare nei testi sacri un senso morale.
Particolarmente famosi sono i commenti ai Salmi, ma il capolavoro di Ambrogio esegeta è considerato l’Hexameron. Esso si configura come un commento al libro della Genesi, costituito da alcune omelie scritte per la settimana santa. Il titolo, che tradotto significa “Commento sui sei giorni” allude infatti alla creazione del mondo, riprendendo l’Hexameron del greco Basilio di Cesarea.
Il testo ambrosiano mostra anche il commosso entusiasmo cristiano per le meraviglie dell’universo create da Dio e la raffinata cultura classica dello stesso autore.
Trattatistica morale e temi etici
La trattatistica morale di Ambrogio riserva grande attenzione a temi come la verginità e l’etica matrimoniale. Il De virginibus (Le vergini) dedicato alla sorella Marcellina che si era fatta suora, è un’occasione per esaltare il valore positivo della verginità e della castità, quest’ultimo atteggiamento viene raccomandato anche a chi vive lo stato di vedovanza nel De viduis (I vedovi).
Nel trattare questi argomenti Ambrogio evita i toni eccessivamente duri ed è ben lontano dal rigorismo misogino di Tertulliano e da posizioni ascetiche del contemporaneo Gerolamo.
Di grande rilievo è il De officiis ministrorum (I doveri dei sacerdoti) scritto in tre libri a imitazione del De officiis ciceroniano, anche nella ripartizione della materia, poiché si parla dell’honestum e dell’utile e del rapporto dei due alla luce dell’etica cristiana.
Inni ambrosiani e canto corale
La diffusione del canto corale fu promossa proprio dal vescovo Ambrogio in occasione della settimana santa del 386: immediata fu la fortuna dei cosiddetti inni ambrosiani dei quali ne consideriamo autentici solo quattro: Aeterne rerum conditor, Iam surgit hora tertia, Deus creator omnium e Veni redemptor gentium.
Si tratta di testi ricchi di allusioni bibliche la cui forma semplice è accompagnata da una musicalità adatta alla memorizzazione: versi brevi e leggeri ma carichi di ritmo come i dimetri giambici.
Gli inni venivano usati in funzione liturgica durante le preghiere o durante la celebrazione delle festività.
In essi vi era anche la ripetizione di alcuni importanti concetti religiosi e un’importante finalità didattica.
Stile e poesia di Ambrogio
La prosa di Ambrogio è stilisticamente curata e mostra la solida cultura classica del vescovo. Per quanto concerne la lingua il lessico tradizionale si sposa con numerosi neologismi. Il vertice dell’arte ambrosiana è però la poesia, semplice e ricca di immagini simboliche.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine e il percorso iniziale di Ambrogio?
- Come Ambrogio divenne vescovo di Milano?
- Quali sono i principali ambiti della produzione letteraria di Ambrogio?
- Qual è il capolavoro esegetico di Ambrogio e di cosa tratta?
- Qual è l'importanza degli inni ambrosiani e come venivano utilizzati?
Ambrogio nacque nel 340 a Treviri da una famiglia aristocratica e intraprese una carriera politica che lo portò a diventare governatore del Nord Italia.
Dopo la morte del vescovo di Milano, Ambrogio riuscì a placare i tumulti tra ariani e ortodossi, e i milanesi lo vollero come vescovo, incarico che assunse ufficialmente nel 374.
La produzione letteraria di Ambrogio si divide in tre ambiti: esegetico-teologico, trattatistica morale e poetico.
Il capolavoro esegetico di Ambrogio è l'Hexameron, un commento al libro della Genesi, costituito da omelie per la settimana santa, che esprime entusiasmo per la creazione del mondo.
Gli inni ambrosiani, promossi da Ambrogio, erano testi liturgici ricchi di allusioni bibliche, usati durante le preghiere e celebrazioni, con una forma semplice e musicale per facilitare la memorizzazione.