Mongo95
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Concetti Chiave

  • Con la chiusura delle scuole filosofiche pagane di Atene, la filosofia entra in un periodo di stallo, sostituita dalla teologia cristiana, specialmente in Oriente.
  • Nell'Alto Medioevo latino, la filosofia è principalmente logica, al servizio delle dispute teologiche, con una ripresa significativa solo durante il periodo carolingio.
  • Pseudo-Dionigi Areopagita, sebbene un "falsario", influenzò la filosofia bizantina con idee di teologia negativa e la trascendenza dell'Uno-Dio.
  • La teologia negativa di Pseudo-Dionigi si articola in tre vie: affermativa, negativa e superlativa, ciascuna rappresentando un diverso approccio alla comprensione di Dio.
  • Nonostante l'assoluta trascendenza, Dio mantiene un rapporto consapevole col mondo, manifestandosi attraverso le Scritture e riconciliando affermazioni e negazioni.

Indice

  1. La filosofia dopo Boezio
  2. Pseudo-Dionigi e la teologia negativa
  3. La trascendenza di Dio

La filosofia dopo Boezio

Con la morte di Boezio e la chiusura delle scuole filosofiche pagane di Atene (529), la filosofia sembra entrare, sia a Occidente che a Oriente, in un periodo di stallo. Nel mondo bizantino, la filosofia non è più di fatto oggetto di insegnamento, sostituita dalla teologia cristiana. Abbiamo però Pseudo-Dionigi Areopagita.

Nel mondo latino, ora suddiviso nei regni romano-barbarici, non c’è nessun attività filosofica.

Solo nel periodo carolingio si ha una significativa ripresa degli studi riguardo le discipline del linguaggio. La figura di maggior spicco è quella di Giovanni Scoto, che fa incontrare la tradizione del neoplatonismo latino (Boezio) con quella del neoplatonismo greco (Pseudo-Dionigi).

La cultura dell’Alto Medioevo latino è eminentemente una cultura teologica: se la filosofia vi gioca un ruolo, è principalmente in quanto logica, cioè fornisce argomenti utilizzabili nelle dispute teologiche.

• Lo Pseudo-Dionigi Areopagita e gli studi filosofici a Bisanzio

Pseudo-Dionigi e la teologia negativa

Attivo tra il V e Vi secolo, brillante “falsario” della filosofia che si fa passare come autore del I secolo molto vicini agli eventi iniziali e fondanti del cristianesimo, da cui prende anche il nome: Dionigi, giudice all’Areopago che fu convertito da Paolo. Il suo inganno fu scoperto solo nel Novecento. Prende molti spunti da Proclo:

a. Assoluta trascendenza dell’Uno-Dio, che è al di sopra del mondo delle forme, è superiore all’essere, superiore all’intelligenza, al pensiero, alla conoscenza e al linguaggio

b. Teologia negativa-apofatica, è più corretto riferirsi a Dio con le negazioni che con le affermazioni. Ma Dio, in realtà, è superiore anche alle negazioni, quindi

c. Dionigi delinea una scala gerarchica per accostarsi a Dio in tre differenti gradini:

1. Via affermativa (parla di Dio in modo improprio a partire dalle creature  “Dio è essere e bene”)

2. Via negativa (si avvicina a Dio negando tutti i contenuti e i “nomi” ricavati precedentemente dalle creature  “Dio non è né essere né bene”)

3. Via superlativa/dell’eminenza (si negano le stesse negazioni, si riconosce in definitiva che Dio è superiore a qualsiasi possibilità conoscitiva e linguistica  “Dio non è né essere né non-essere, ma super-essere o più-che-essere)

La trascendenza di Dio

Ma, nel Dio cristiano, questa assoluta trascendenza è scalfita da almeno due fattori:

A. Dio crea consapevolmente il mondo, dunque ha rapporto diretto e consapevole con esso

B. Dio stesso si è in qualche modo rivelato come tale attraverso le Scritture

Come è quindi possibile tenere insieme affermazioni e negazioni? Si tratta di riferire le affermazioni non a Dio in se stesso, ma alla sua azione verso le creature, al modo cioè con cui Dio si manifesta nel mondo e al mondo, e all’uomo in particolare; e di riferire invece le negazioni a ciò che Dio è nella sua stessa essenza.

Dio, quindi, ammette sia le affermazioni che le negazioni, e si colloca al di là della loro alternativa, cioè al di là dello stesso principio di non-contraddizione.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato l'impatto della chiusura delle scuole filosofiche pagane di Atene sulla filosofia?
  2. La chiusura delle scuole filosofiche pagane di Atene nel 529 ha segnato un periodo di stallo per la filosofia sia in Occidente che in Oriente, con la teologia cristiana che ha sostituito l'insegnamento filosofico nel mondo bizantino.

  3. Chi è Pseudo-Dionigi Areopagita e quale ruolo ha avuto nella filosofia bizantina?
  4. Pseudo-Dionigi Areopagita è un autore attivo tra il V e VI secolo, noto per aver finto di essere un autore del I secolo. Ha influenzato la filosofia bizantina con idee prese da Proclo, come l'assoluta trascendenza di Dio e la teologia negativa-apofatica.

  5. Come si articola la scala gerarchica per accostarsi a Dio secondo Pseudo-Dionigi?
  6. La scala gerarchica di Pseudo-Dionigi per accostarsi a Dio comprende tre gradini: la via affermativa, la via negativa e la via superlativa/dell'eminenza, che riconosce Dio come superiore a qualsiasi possibilità conoscitiva e linguistica.

  7. Come si conciliano le affermazioni e le negazioni su Dio secondo Pseudo-Dionigi?
  8. Le affermazioni si riferiscono all'azione di Dio verso le creature, mentre le negazioni riguardano la sua essenza. Dio ammette entrambe e si colloca al di là della loro alternativa, superando il principio di non-contraddizione.

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