Concetti Chiave
- La dottrina manichea si basa su un dualismo radicale che vede il Male e la Materia come coeterni e contrapposti, a differenza del dualismo mitigato.
- Fondata da Mani nel III secolo d.C., la dottrina manichea si è diffusa in Persia, Africa, Asia ed Europa, influenzando sette come i Catari e gli Albigesi.
- Il dualismo manicheo e catara nega l'esistenza di un Dio onnipotente in presenza del Male, una visione accolta anche da alcuni autori ebrei post-nazismo.
- L'eresia catara, emersa chiaramente a Tolosa nel 1177, affermava l'esistenza di due dèi: uno buono creatore dell'invisibile, e uno cattivo creatore del mondo visibile.
- I Catari consideravano la creazione corporea un'opera diabolica e predicavano l'odio verso la vita umana, arrivando ad atti estremi come l'infanticidio.
Indice
La dottrina manichea e il dualismo
La dottrina manichea è basata su un dualismo radicale (che pone i due principi come coeterni, supremi e contrapposti, volutamente distinto dal “dualismo mitigato”, dove il principio negativo insorge in un secondo momento, a causa di un incidente occorso durante la creazione) che postula l’identificazione di Male e Materia (tesi di origine platonica), che è stèresis (privazione, mancanza); questa tesi viene negata da Aristotele, secondo cui la materia è eterna e preesistente, mentre è accettata da quell’anti-cattolicesimo di quegli gnostici che (quasi paradossalmente) Plotino stesso combatte.
Diffusione e impatto storico
La dottrina manichea è una setta religiosa per metà pagana, per metà cristiana, fondata nel III secolo d.C. da Mani, che iniziò la sua predicazione in Persia, diffusasi poi in Africa, in Asia e in Europa (dove ispira le sette dei Catari e degli Albigesi); i documenti dell’epoca mettono in evidenza a quali aberrazioni è giunta, per esempio, la setta catara (raccolte da Raoul Manselli nel suo libro L’eresia del male). Il punto a cui giungono tutti i dualismi è l’idea secondo cui non può esserci un Dio onnipotente e allo stesso tempo il Male, soluzione accettata anche dall’ateismo [ripresentata da quegli autori ebrei che subirono l’esperienza del nazismo e che affermarono “ad Auschwitz è morto Dio”, in quanto lì è stato negato che il mondo possa essere stato creato da Dio, dal Bene].
Il dualismo radicale a Tolosa
«A Tolosa, nel 1177, per la prima volta compare chiaro e netto il dualismo radicale; in un contraddittorio nella chiesa di Santo Stefano, alla presenza del cardinale legato, mentre gli eretici cercavano di far confusione e di occultare così le loro idee, uno dei presenti si levò a rinfacciare loro gli articoli di fede che aveva sentito predicare dalla loro bocca pubblicamente»; fra questi articoli vi era l’affermazione che esistevano due Dii, uno buono e l’altro cattivo: il buono che avrebbe fatto solo le cose invisibili, incorruttibili, il cattivo che aveva creato il cielo e la terra, l’uomo e le altre cose visibili. Ancor più grave è una conclusione che ricaviamo dalla dottrina della creazione corporea come opera diabolica: «Le madri, appena concepita la loro prole, o dopo averla partorita, dovevano subito ucciderla; ancora una volta in tutta la sua tragica e disumana realtà, ci si mostra l’odio cataro alla vita e alla propagazione dell’esistenza umana» (forse accostabile al pensiero di Nietzsche nella Nascita della tragedia, quando Sileno, precettore di Dioniso, insegue il re Mida dicendo che la cosa migliore per l’uomo era non nascere, o perlomeno, una volta nati morire subito).
Domande da interrogazione
- Qual è il principio fondamentale della dottrina manichea?
- Chi ha fondato la dottrina manichea e dove si è diffusa?
- Qual è la visione dei Catari riguardo alla creazione del mondo?
- Quali sono le implicazioni della dottrina catara sulla vita umana?
La dottrina manichea si basa su un dualismo radicale che identifica il Male con la Materia, considerandoli coeterni e supremi, in contrasto con il dualismo mitigato.
La dottrina manichea è stata fondata da Mani nel III secolo d.C. in Persia e si è diffusa in Africa, Asia ed Europa, ispirando sette come i Catari e gli Albigesi.
I Catari credevano in due Dii, uno buono e uno cattivo, con il Dio cattivo responsabile della creazione del mondo visibile, inclusi il cielo, la terra e l'umanità.
La dottrina catara, vedendo la creazione corporea come opera diabolica, portava a un odio verso la vita e la propagazione dell'esistenza umana, suggerendo che le madri dovessero uccidere i loro figli appena concepiti o nati.