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Concetti Chiave

  • Sant'Agostino è considerato il padre della chiesa e uno dei più importanti pensatori della Patristica, noto per la sua conversione dal manicheismo al cristianesimo.
  • Il suo pensiero si sviluppa in tre fasi: manichea, cristiana e della vecchiaia, affrontando temi come l'origine del male, il libero arbitrio e la teoria dell'illuminazione.
  • Sant'Agostino introduce il concetto di peccato come volontà di allontanarsi da Dio, differenziandosi dall'intellettualismo etico antico e ponendo le basi del volontarismo etico cristiano.
  • Egli concepisce il tempo come un processo lineare da un inizio a una fine, contrariamente alla concezione ciclica degli antichi, con Dio al di sopra della natura e non eterno.
  • La teoria dell'illuminazione suggerisce che senza l'aiuto divino, l'uomo non può scegliere i beni superiori e tende a cadere nei beni materiali, necessitando quindi dell'intervento di Dio.

Indice

  1. La vita di Sant'Agostino
  2. Conversione e opere principali
  3. Origine del male secondo Sant'Agostino
  4. Il concetto di libero arbitrio
  5. Tempo e storia nella visione agostiniana
  6. Teoria dell'illuminazione

La vita di Sant'Agostino

Sant’Agostino: viene considerato il padre della chiesa, perché è considerato il più importante. Egli nacque a Tageste nel 4 secolo d.C. ma visse nel nord Africa a Ippona e poi morì durante l’invasione barbarica dei vandali in Nord Africa.

Inizialmente non era cristiano, ma manicheo, dato che seguiva la religione antica del manicheismo, diffusa grazie a Mani e seguita anche dai Cattari, fino alla loro estinzione per mano di Innocenzo III. Il manicheismo credeva nell’esistenza di due divinità: il Dio del bene e il Dio del male. Esse si trovano in conflitto e in base alla prevalenza temporanea, dell’uno sull’altro, si trovano le varie situazioni del mondo (es. Pace-guerra, salute-malattia).

Conversione e opere principali

In gioventù egli si lasciava andare ai piaceri della vita e partecipava anche a delle manifestazioni. A un certo punto si converte al cristianesimo e intraprende una vita ascetica, diventando uno dei più importanti pensatori della patristica.

Le sue opere più importanti sono “le confessioni” e “la città di Dio”. I punti chiave del suo pensiero sono l’origine del male, il libero arbitrio (opera “de libero arbitrio”), una nuova versione del tempo e della storia e la teoria dell’illuminazione. Il suo pensiero può essere diviso in tre parti: quella manichea, quella cristiana (origine del male, libero arbitrio, tempo e storia) e quella della vecchiaia (teoria dell’illuminazione)

Origine del male secondo Sant'Agostino

-L’origine del male: il problema si pone solo quando si converte al cristianesimo, perché il male non è spiegato dalla presenza di un altro Dio, oltre a quello del bene. Si domanda se esiste e perché esiste il male e conclude che Dio non può aver creato il male, ma molteplici beni, dunque stabilisce una gerarchia di beni (aveva una formazione neoplatonica). Alla base pone i beni materiali, successivamente l’anima, sopra i beni spirituali e al vertice pone Dio. Questo è il suo sistema della realtà e il male non esiste dal punto di vista ontologico, bensì è la differenza tra i beni.

Il concetto di libero arbitrio

-Il libero arbitrio: il male è di natura umana poiché l’uomo è libero di scegliere tra i beni inferiori (allontanandosi da Dio) e quelli superiori (avvicinandosi a dio), dunque il male dipende dalla scelta fatta dall’anima. Qui Sant’Agostino si differenzia nettamente dai filosofi antichi, perché secondo la loro visione, detta intellettualismo etico, (Platone in particolare) la verità vincola l’anima e il male coincide con l’ignoranza, al contrario del bene che coincide con la conoscenza. Ritenevano che la possibilità di vivere una vita etica dipendesse dalle condizioni e l’avvicinamento al male era dovuto all’ignoranza. Sant’Agostino introduce invece il volontarismo etico, secondo il quale l’etica dipende dalla volontà e non dalla sapienza, perché il male può essere commesso anche dai sapienti, poiché la verità non è vincolante (es: Adamo ed Eva scelgono di peccare pur trovandosi di fronte alla verità assoluta). Sant’Agostino pone i pilastri della filosofia medievale, la quale è una filosofia cristiana.

Sant’Agostino introduce il concetto di peccato, definito come la volontà di allontanarsi da dio e scegliere i beni inferiori, mentre il bene è la volontà di scegliere i beni superiori. Per Sant’Agostino il male è la volontà di svolgerlo, dunque in caso di involontarietà o ignoranza, non si tratta di peccato. Per Aristotele l’uomo che fa prevalere il suo lato irrazionale, non può essere felice perché non realizza le sue potenzialità.

Tempo e storia nella visione agostiniana

-Tempo e storia: il tempo, la natura o la storia non sono eterni per Sant’Agostino, bensì avanzano linearmente da un inizio ad una fine. Gli antichi spiegavano l’avanzare del tempo in termini di ciclicità e descrivevano la realtà come eterna. L’inizio del tempo è segnato dalla Genesi (=primo libro della Bibbia) mentre la fine del tempo è segnata dall’Apocalisse (=ultimo libro della Bibbia). Per Sant’Agostino Dio è superiore alla natura, al contrario degli antichi, e la natura non è eterna ma solo Dio lo è.

Teoria dell'illuminazione

-Teoria dell’illuminazione: essa fu in parte compresa dai cattolici e poi ripresa dai protestanti (luterani e calvinisti). Essa pare rinneghi tutti i discorsi sul libero arbitrio, affermando che l’uomo sarebbe libero di scegliere ma senza l’aiuto di Dio, difficilmente sceglierebbe i beni superiori (venne condizionato dal crollo dell’impero Romano). Anche scegliendoli, l’uomo tende comunque a cadere nei beni inferiori. L’illuminazione divina si occupa di far scegliere e perseverare i beni superiori. L’umanità è una massa di dannati e senza l’illuminazione è condannata ad allontanarsi da Dio e sprofondare nella materia (=beni materiali).

Domande da interrogazione

  1. Chi era Sant'Agostino e quale fu il suo percorso di vita?
  2. Sant'Agostino, considerato il padre della chiesa, nacque a Tageste nel IV secolo d.C. e visse a Ippona, nel Nord Africa. Inizialmente seguì il manicheismo, ma si convertì al cristianesimo, diventando un importante pensatore della patristica.

  3. Qual è la visione di Sant'Agostino sull'origine del male?
  4. Sant'Agostino riteneva che il male non fosse creato da Dio, ma fosse la differenza tra i beni. Stabilì una gerarchia di beni, con Dio al vertice, e considerava il male come una scelta umana tra beni inferiori e superiori.

  5. Come Sant'Agostino interpreta il concetto di libero arbitrio?
  6. Sant'Agostino introduce il volontarismo etico, sostenendo che il male dipende dalla volontà umana di scegliere tra beni inferiori e superiori, differenziandosi dall'intellettualismo etico degli antichi filosofi.

  7. Qual è la concezione di Sant'Agostino sul tempo e la storia?
  8. Sant'Agostino vede il tempo e la storia come lineari, con un inizio e una fine, contrariamente alla visione ciclica degli antichi. Per lui, Dio è eterno e superiore alla natura, che non è eterna.

  9. Cosa afferma la teoria dell'illuminazione di Sant'Agostino?
  10. La teoria dell'illuminazione di Sant'Agostino sostiene che, senza l'aiuto divino, l'uomo difficilmente sceglierebbe i beni superiori. L'illuminazione divina aiuta l'uomo a scegliere e perseverare nei beni superiori, altrimenti l'umanità è destinata ad allontanarsi da Dio.

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