Concetti Chiave
- Il neoplatonismo integra elementi platonici, pitagorici, aristotelici e stoici, con Plotino come figura centrale.
- Plotino affronta il problema dell'Uno e del molteplice, indicando che l'unità è essenziale per comprendere la molteplicità.
- Differenze fondamentali tra neoplatonismo e cristianesimo riguardano la concezione dell'Uno: impersonale nel primo, personale nel secondo.
- Nel neoplatonismo, l'Uno emana l'essere per necessità, creando ipostasi, mentre nel cristianesimo Dio crea dal nulla per volontà.
- Plotino concepisce il tempo come ciclico, in contrasto con la visione cristiana di un tempo lineare con inizio e fine definiti.
Il "neoplatonismo" riprende il platonismo, ma anche elementi pitagorici, aristotelici e stoici. La figura maggiore di questa filosofia è Plotino, filosofo pagano. Plotino, come il Cristianesimo, affronta il problema dell'Uno e del molteplice, affermando che la molteplicità sarebbe impensabile senza l’unità. Tra neoplatonismo e cristianesimo vi è una netta distinzione.
Indice
Differenze tra cristianesimo e neoplatonismo
Il Cristianesimo pensa l'Uno come un principio personale, un Dio trascendente (oltre la dimensione terrena) dotato di volontà, intelletto e infinità bontà ma non antropomorfo, che crea la materia dal nulla attraverso un atto volitivo.
La concezione dell'Uno in Plotino
Il neoplatonismo, quindi Plotino, pensa l'Uno come un principio impersonale che emana l'essere da se stesso, poiché ha una sovrabbondanza d'essere e non può fare a meno di «traboccare» quindi è un atto necessario (come un fiore che emana profumo).
La gradazione dell'essere e le ipostasi
La materia emanata man mano che si allontana dall'Uno è sempre meno perfetta, esiste quindi una gradazione dell'essere: questi gradi sono chiamati ipostasi (realtà auto-sussistenti), ognuna di queste emana la successiva e contempla la precedente.
La prima ipostasi è l'Uno (potenza di tutte le cose), la seconda è l'Intelletto (sede dei modelli eterni: idee), la terza è l'Anima che ha una parte superiore rivolta all'Intelletto, quindi pensa, e una parte inferiore rivolta al corpo, il quale lo ordina tramite le idee (DEMIURGO: plasmatore). Alla fine c'è la materia, concepita come mancanza di bene. Dio, l'Intelletto e l'Anima costituiscono il mondo intellegibile, che è eterno; la materia, il mondo corporeo o sensibile, che è temporale.
Concezione del tempo in cristianesimo e neoplatonismo
Infine, per il Cristianesimo il tempo è lineare, cioè ha un inizio (la creazione) e una fine (il giudizio universale), mentre per Plotino il tempo è ciclico, cioè dall'Uno al molteplice e poi il ritorno dal molteplice all'Uno e così via.
NEOPLATONISMO CRISTIANESIMO
Uno: principio impersonale Uno: principio personale
Emanazione dall'eccesso Creazione dal nulla
Necessità Volontà
Tempo ciclico Tempo lineare
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza principale tra l'Uno nel neoplatonismo e nel Cristianesimo?
- Come viene concepito il tempo nel neoplatonismo rispetto al Cristianesimo?
- Quali sono le ipostasi nel sistema di Plotino e come si relazionano tra loro?
Nel neoplatonismo, l'Uno è un principio impersonale che emana l'essere da se stesso per necessità, mentre nel Cristianesimo, l'Uno è un Dio personale che crea la materia dal nulla attraverso un atto volitivo.
Nel neoplatonismo, il tempo è ciclico, con un movimento dall'Uno al molteplice e ritorno, mentre nel Cristianesimo, il tempo è lineare, con un inizio nella creazione e una fine nel giudizio universale.
Le ipostasi nel sistema di Plotino sono l'Uno, l'Intelletto e l'Anima. L'Uno è la potenza di tutte le cose, l'Intelletto è la sede dei modelli eterni, e l'Anima ha una parte superiore rivolta all'Intelletto e una inferiore rivolta al corpo. Ognuna emana la successiva e contempla la precedente.