Concetti Chiave
- Anselmo d'Aosta propone diverse prove dell'esistenza di Dio, tra cui l'argomento ontologico che afferma l'impossibilità di concepire Dio come non esistente.
- Secondo Anselmo, la conoscenza umana si misura con le cose, e la libertà è la capacità di agire rettamente, con la ragione che guida alla verità di fede.
- Abelardo sostiene che il dubbio è fondamentale per raggiungere la verità, utilizzando la dialettica per distinguere tra vero e falso, pur riconoscendo che la verità assoluta delle cose divine è inarrivabile.
- Per Abelardo, la questione degli universali è centrale, considerandoli concetti astratti, mentre l'etica si concentra sul desiderio di peccare piuttosto che sull'azione stessa.
- Tommaso d'Aquino vede Dio come centrale nella riflessione filosofica, con la fede che migliora la ragione; la conoscenza proviene dall'esperienza sensibile e coinvolge sia il corpo che l'anima.
Indice
Prove dell'esistenza di Dio
Tutto il pensiero di Anselmo è determinato da Dio. Dimostra quattro prove dell'esistenza di Dio. Infine dimostra un'ultima prova a priori, che è data dall'argomento ontologico (non si
può pensare a Dio come non esistente).
Conoscenza e parola
Rapporto tra conoscenza e parola → la parola è un segno che si trova dentro l'uomo e può essere vera o falsa a seconda di quanto assomiglia alla cosa. La conoscenza umana è quindi data dalla misura con le cose.
Libertà e ragione
La libertà è la capacità di reagire rettamente. La ragione serve a trovare la verità di fede.
Inoltre come Platone afferma che gli Universali non esisterebbero senza che le Idee fossero nella mente divina.
Per Abelardo è grazie al dubbio che si conosce e si arriva ad una verità.
Dialettica e verità
La dialettica è una sorta di filosofia del linguaggio in quanto ci aiuta a distinguere ciò che è vero da ciò che è falso.
La dialettica utilizza la ragione ma afferma Abelardo, sulle cose divine non si arriverà mai ad una verità, ma al verosimile → e un compito importante lo ha il pensiero filosofico.
L'etica → il peccato non è fare ciò che non è lecito, ma avere desiderio di farlo.
Linguaggio e realtà
Il rapporto tra linguaggio e realtà pone la questione degli universali. Per Abelardo è un concetto astratto.
Fede e ragione
Dio è l'oggetto delle sue riflessioni, ed è tramite di Lui che si può arrivare a ragionare sull'uomo.
La fede migliora la ragione come la teologia la filosofia. Ma la teologia non sostituisce la filosofia, perché la verità è una.
Ente → qualsiasi cosa che esiste, può essere sia logico che reale. Questo è importante perché non tutto quello che è pensato è reale. → l'universale non è reale.
Tutti gli enti sono buoni perché hanno un grado di perfezione. → il male è il non essere.
Filosofia dell'essere, per poi trasformarsi in enti. Filosofia ottimista perché scopre un senso profondo, e filosofia di un credente.
Conoscenza e esperienza sensibile
Concetto importante riguarda la conoscenza, Tommaso ci dice che la conoscenza è data dall'esperienza sensibile. Ed è il frutto tra anima e corpo. Quindi quando si riceve uno stimolo, sia il corpo che l'anima sono in grado di percepirli. Ma alla base ci devono essere gli universali.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo della libertà secondo Anselmo d'Aosta?
- Come Abelardo vede il rapporto tra dubbio e conoscenza?
- Qual è la visione di Tommaso d'Aquino sulla relazione tra fede e ragione?
Secondo Anselmo d'Aosta, la libertà è la capacità di reagire rettamente, e la ragione serve a trovare la verità di fede.
Abelardo ritiene che è grazie al dubbio che si conosce e si arriva ad una verità, utilizzando la dialettica per distinguere il vero dal falso.
Tommaso d'Aquino sostiene che la fede migliora la ragione come la teologia migliora la filosofia, ma la teologia non sostituisce la filosofia perché la verità è una.