Concetti Chiave
- Il fallimento delle religioni di superamento è inevitabile a causa della dialettica demoniaca che annulla ogni tentativo di lotta contro di essa.
- Le tre vie di superamento delle religioni si trasformano in manifestazioni del potere demoniaco, poiché nessuna opera umana può sfuggire al dominio del negativo.
- La razionalità, vista come alternativa al religioso, tenta di preservare il divino ma finisce per negarne le profondità, riducendo il pensiero a una forma finita.
- Il tentativo di eliminare il demoniaco tramite la razionalità porta alla perdita della trascendenza divina, lasciando l'uomo libero di criticare e dominare la realtà.
- Il razionale profano cerca di superare il demoniaco attraverso la pura forma razionale, ma finisce per riaffermare la natura conflittuale tra materia e forma.
Tillich - Razionalità e profanazione
Il quadro storico tracciato da Tillich è però segnato dal continuo fallimento, già registrato nello scontro con il demoniaco delle religioni pagane. È un destino di insuccesso che colpisce inesorabilmente anche le tre vie di superamento della religioni di avanzate.
È la dinamica dialettica insita alla natura del demoniaco a rendere vano qualsiasi tentativo di lotta. L’ascesi mistica mira alla distruzione totale delle forme di esistenza per elevarsi oltre ad essa, che è il medesimo obiettivo inseguito dal demoniaco.
Le tre vie, nelle loro agire intimamente limitato, si ritrovano a divenire esse stesse manifestazione della potenza del demoniaco. Nessuna opera umana, in definitiva, può sottrarsi dal dominio del negativo sulla realtà, come dimostra anche un’ulteriore e particolare forma di superamento.
La lotta per la liberazione dal demoniaco si estende oltre la dimensione religiosa, utilizzando le armi della razionalità, intese in opposizione al carattere religioso ma con lo stesso obiettivo, cioè di salvaguardare la purezza del divino. C’è dunque un aspetto duale nella via del profano, un ricorso alla razionalità che conduce a effetti inaspettati: tentando di eliminare le angosce demoniache, vengono negate anche le stesse profondità divine. Il Dio perde la sua natura trascendente in una finitezza statica . Nella razionalizzazione, è la stessa dimensione del pensiero a venire ridotta, in un ristretto sinolo forma-materia cieco della dimensione ulteriore del divino-demoniaco e del suo carattere di irruzione redentrice/rovinosa. Riconducendo a finitezza sia il divino che la sua antitesi, scompare il timore angoscioso verso l’assoluto e l’uomo si sente libero e in grado di sottoporre tutto a critica razionale, di dominare l’essere tramite illimitate possibilità di intervento su forma-materia. Nella bidimensionalità non vi è più resistenza attiva, la libertà razionale non permette la possibilità di un pensiero demoniaco paradossale.
Eppure, nemmeno la profanazione può sfuggire alle intrinseche particolarità della dialettica: il razionale binomio forma-materia tratteggia comunque una polarità conflittuale, la materia permane in opposizione alla forma. Il profano intende realizzare la forma unicamente nella sua accezione razionale pura, per appunto superare il demoniaco nell’immanenza. Ma tale soluzione non fa altro che riaffermarne la natura.
Si ripropone l’intreccio demoniaco-divino, nuovamente la doppia dimensione dell’abisso creativo e della realizzazione della forma che donano al profano una vitalità che lo condanna ad essere non risolutivo. L’unica differenza è che il combattimento mitico di tale realtà è invisibile al pensiero razionale che fonda il profano.
Domande da interrogazione
- Qual è il destino delle tre vie di superamento delle religioni avanzate secondo Tillich?
- Come la razionalità si oppone al demoniaco e quali sono le sue conseguenze?
- In che modo la profanazione si relaziona con la dialettica del demoniaco e del divino?
- Qual è l'effetto della razionalizzazione sulla percezione dell'assoluto e della libertà umana?
Tillich sostiene che le tre vie di superamento delle religioni avanzate sono destinate al fallimento a causa della dinamica dialettica del demoniaco, che rende vano qualsiasi tentativo di lotta.
La razionalità si oppone al demoniaco cercando di salvaguardare la purezza del divino, ma finisce per negare anche le profondità divine, riducendo il divino a una finitezza statica e limitando la dimensione del pensiero.
La profanazione, pur cercando di superare il demoniaco attraverso la razionalità, riafferma la natura del demoniaco-divino, mantenendo una polarità conflittuale tra forma e materia e condannandosi a non essere risolutiva.
La razionalizzazione elimina il timore verso l'assoluto, facendo sentire l'uomo libero di sottoporre tutto a critica razionale e di dominare l'essere, ma limita la possibilità di un pensiero demoniaco paradossale.