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Concetti Chiave

  • Tillich vede il contemporaneo demoniaco come una forza distruttiva che sostiene la società, rendendo difficile superare le sue influenze dialettiche.
  • Il tentativo di superare la realtà nazional-capitalistica fallisce poiché emerge dalla stessa condizione demoniaca che intende contrastare.
  • Tillich propone che solo un atto divino possa contrastare il demoniaco, richiedendo un'azione politica che si approfondisce in un'azione religiosa concreta.
  • La lotta contro il demoniaco avviene nella realtà finita, ma il successo risiede nell'eternità divina e nella redenzione del tempo.
  • Tillich supera la dicotomia mitica tra angeli e demoni, presentando il demoniaco come potenza negativa che minaccia l'affermazione del divino nella storia.

Tillich - Superamento della dialettica

Il contemporaneo demoniaco sorregge la società tramite un dominio distruttivo, che Tillich ritiene insuperabile. Le problematiche odierne vengono sì identificate, ma non colte nella loro origine dialettica. Il risultato è il permanere nello scontro continuo tra progressismo e conservatorismo, che non riconosce il tratto demoniaco delle potenze che stanno effettivamente alla base di, e reggono la realtà sociale.

I movimenti di pensiero che tentano di superare la realtà nazional-capitalistica falliscono in quanto sorgono dalla stessa condizione demoniaca, finendo per rafforzarla .
La limitazione dell’azione liberatoria umana all’interno della realtà fa sì che sia necessario un atto del tutto originario, irrompente nell’anima e agente sulla storia come irruzione dell’assoluto. Solo il divino può contrastare e infrangere il demoniaco. Quando ogni individuo e ogni fenomeno storico sono attraversati dal carattere demoniaco, bisogna riconoscere, simbolicamente, tale presenza negativa e la lotta diviene un obbligo. Essa è efficace solo se la politica si approfondisce in un’azione religiosa, che si fa concreta. In tal senso, adottando uno spirito profetico, la vicenda umana storica si apre ad una nuova dimensione, quella della redenzione e dello stato di grazia.
La lotta contro il demoniaco avviene nella realtà finita, ma l’orizzonte dell’eventuale successo è nell’eternità del divino, nell’unione con la sua chiarezza. All’essere umano spetta l’impegno a non cedere all’abisso del mondano, cercando l’eliminazione del demoniaco nel tempo nella prospettiva ultima della redenzione del tempo.
Nella risoluzione della problematica della sintesi tra filosofia della storia e metafisica, Tillich teorizza un quadro della realtà e del divenire intimamente influenzato dalla dialettica tra due dimensioni trascendenti ma strettamente legate agli accadimenti mondani, radicate nella profondità dell’essere di tutto ciò che esiste. Lo scontro tra i due poli, positivo e negativo, è motore storico, dinamica che si lega alla vicenda umana nel concetto di demoniaco, che pervade lo spirito di qualsiasi nostra produzione, materiale, culturale e sociale. Si tratta di un rapporto dialettico difficilmente definibile in via univoca: sebbene divino e demoniaco siano figure drasticamente contrapposte, che nell’ambito escatologico finiranno per scindersi radicalmente verso un’unica alternativa trionfante, cioè quella divina (quindi un Widerspruch, tradizionalmente legato alla dicotomia bene-male); in ultima analisi, all’interno della dinamica storica, il loro è un rapporto reciprocamente condizionato nella dimensione di creazione-distruzione, che assumono unità (pseudo)comprensiva nella tensione della forma, la cui essenza si origina da una profondità che può divenire abisso (in un Gegensatz) .
Nella dialettica, Tillich supera la dicotomia mitica tra angeli e demoni, ridotti a figure simboliche e metaforiche di verità più profonde presenti nella struttura del reale, comunque da ritenersi valide e funzionali proprio nel loro descrivere l’effettività di tali dimensioni. Non esistono demoni, esiste il demoniaco come potenza negativa opprimente l’uomo, nemesi dell’affermazione del regno celeste nella storia. Il male così inteso, impersonale, è inserito in una prospettiva ontologica, e rappresenta il continuo rischio di frantumazione dell’unità divina nel desiderio di trascendenza del finito .

Domande da interrogazione

  1. Qual è la visione di Tillich sul ruolo del demoniaco nella società contemporanea?
  2. Tillich vede il demoniaco come una forza distruttiva che sostiene la società, rendendo difficile il superamento delle problematiche odierne, poiché queste non vengono comprese nella loro origine dialettica.

  3. Come si può contrastare il demoniaco secondo Tillich?
  4. Tillich sostiene che solo un atto divino, irrompente e assoluto, può contrastare il demoniaco. La lotta contro di esso deve essere simbolicamente riconosciuta e affrontata attraverso un'azione politica che si approfondisce in un'azione religiosa concreta.

  5. Qual è il rapporto tra divino e demoniaco nella dialettica di Tillich?
  6. Nella dialettica di Tillich, divino e demoniaco sono figure drasticamente contrapposte ma reciprocamente condizionate nella dimensione di creazione-distruzione. Sebbene escatologicamente si scinderanno verso un'unica alternativa trionfante, storicamente sono interconnessi.

  7. In che modo Tillich supera la dicotomia tra angeli e demoni?
  8. Tillich supera la dicotomia mitica tra angeli e demoni riducendoli a figure simboliche e metaforiche, che descrivono verità più profonde nella struttura del reale, con il demoniaco visto come una potenza negativa impersonale che minaccia l'unità divina.

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