Concetti Chiave
- Il volto umano è descritto come un'autobiografia, riflettendo verità e significati spesso ignorati per paura di perdere certezze.
- L'alterità viene vista come un mezzo prezioso per conoscere meglio se stessi, richiedendo coraggio e forza di volontà per superare i pregiudizi.
- La resistenza al possesso altrui del volto, come descritto da Lévinas, può essere superata per apprezzare la bellezza della condivisione umana.
- Ogni volto racconta una storia unica, spesso non ascoltata a causa della distrazione o della fretta delle persone.
- La scelta di condividere e confrontarsi con gli altri è vista come un modo per liberarsi dall'omologazione e trovare libertà personale.
Tema di filosofia svolto: l’alterità
Uno dei più grandi autori che siano mai esistiti ha scritto: “il volto di un uomo è la sua autobiografia”. Questa frase racchiude una verità che spesso ignoriamo, o meglio che decidiamo di ignorare perché il suo valore e il suo significato ci spaventano e sembrano prosciugare le nostre sicurezze.
Quante volte abbiamo sentito dire che il volto è lo specchio dell’anima. Una frase che spesso liquidiamo come banale o ripetuta già troppe volte.
Credo che per compiere questo cambiamento sia necessario possedere un grande coraggio ed una straordinaria forza di volontà, perché in molti casi risulta più semplice e conveniente uniformarsi ai giudizi degli altri, in modo da trasformare i punti di vista di chi conosciamo in posizioni insindacabili e le decisioni prese da altre persone in nostre salde convinzioni, senza riuscire ad assumere un atteggiamento attivo e un pensiero critico. Forse è proprio la corazza di ostentata sicurezza che ci avvolge ad indurci ad allontanare gli altri e a classificare l’individuo come “diverso”. Se riuscissimo a scalfire anche una minima parte della barriera che ci circonda avremmo il privilegio di scoprire un mondo nuovo, un mondo di cui non potremmo più fare a meno, una realtà in cui l’alterità dell’altro diventerebbe uno strumento prezioso per conoscere meglio noi stessi.
Come afferma il filosofo francese Lévinas, il volto si sottrae al possesso altrui e “il sensibile si muta in resistenza totale”. Questa resistenza, però, non è insormontabile “come durezza della roccia contro cui è inutile lo sforzo della mano, come lontananza di una stella nell’immensità dello spazio”. Mi chiedo se allora non abbiamo il dovere di abbattere questa resistenza, di superare questo ostacolo per svelare la storia che ogni volto racconta, per accogliere nel nostro animo lo stupore e la pura bellezza della condivisione. Condividere: credo che sia questo l’elemento essenziale, considerato spesso scontato al punto che l’uomo ha dimenticato l’importanza di questo indispensabile valore. Ogni volto scrive la propria storia e racconta le proprie emozioni a persone troppo occupate per cogliere l’unicità di questo esemplare gesto di fiducia. Spesso mi soffermo ad immaginare cosa succederebbe se tutti ci fermassimo per un istante ad ascoltare le storie che ogni volto racconta e a leggere l’inchiostro che si asciuga sulle sue pagine; cosa succederebbe se trasformassimo la nostra indistruttibile corazza di omologazione in un’infranta barriera di emozioni condivise.
All’inizio saremmo sopraffatti dalle migliaia di schegge delle nostre corazze, ma sono convinto che riusciremmo presto a trasformare i cocci in frammenti di esperienze vissute e emozioni provate, da trasmettere agli altri per la gioia di schiudere il nostro animo a ciò da cui fino ad un attimo prima diffidavamo ma che ora abbiamo scoperto non essere altro che una diversa proiezione della nostra stessa personalità.
Credo che sia una questione di scelta: possiamo decidere di lasciarci travolgere e trascinare dalla costante e sempiterna marea di omologazione in cui si è trasformata la nostra società, ma possiamo anche lasciare che i frammenti del nostro animo si mescolino con quelli degli altri per scoprire che la condivisione e il confronto rendono gli uomini liberi.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato della frase "il volto di un uomo è la sua autobiografia"?
- Come viene percepito il concetto di alterità nel testo?
- Qual è il ruolo del coraggio e della forza di volontà nel cambiamento personale?
- Cosa rappresenta la "corazza di ostentata sicurezza" menzionata nel testo?
- Qual è l'importanza della condivisione secondo il testo?
La frase suggerisce che il volto di una persona riflette la sua storia e le sue esperienze, una verità spesso ignorata perché ci spaventa e mette in discussione le nostre certezze.
L'alterità è vista come un'opportunità per conoscere meglio se stessi, un tesoro da apprezzare e valorizzare, piuttosto che un elemento da temere o ignorare.
Il coraggio e la forza di volontà sono essenziali per superare la tendenza a conformarsi ai giudizi altrui e per sviluppare un pensiero critico e un atteggiamento attivo verso l'alterità.
La corazza rappresenta le barriere che costruiamo per proteggerci, che ci portano a classificare gli altri come "diversi" e a evitare il confronto e la condivisione autentica.
La condivisione è vista come un elemento essenziale che permette di abbattere le barriere personali, scoprire nuove prospettive e rendere gli uomini liberi attraverso il confronto e l'apertura verso gli altri.