Mongo95
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Concetti Chiave

  • Gehlen si concentra sull'uomo come "problema biologico eccezionale", enfatizzando la condizione di difettività e non-specializzazione dell'essere umano.
  • L'uomo è al centro dell'interesse filosofico di Gehlen per la sua capacità di conciliare dialetticamente le contrapposizioni filosofiche attraverso l'azione.
  • La filosofia di Gehlen si allontana dall'idealismo, mirando a un'unità antropologica che integra le scienze come psicologia e sociologia.
  • Gehlen cerca di ricondurre le diverse discipline a un'unità tematica per una visione omogenea e totale dell'essere umano.
  • L'antropologia classica di Gehlen nasce quando diventa chiaro che ogni scienza ha punti di contatto con l'uomo, richiedendo un'integrazione filosofica.

Gehlen - Svolta antropologica

Negli anni ’30 Gehlen aveva cercato di identificare gli stati dell’essere e dello spirito dotati di maggiore forza effettuale, ritrovandoli in ultima analisi nelle espressioni spirituali dell’uomo e soprattutto nella capacità umana di conciliare dialetticamente le contrapposizioni filosofiche nell’azione. L’uomo viene a porsi al centro dell’interesse filosofico di Gehlen non più come “occasione” per il dispiegarsi della produttività dell’essere o dello spirito, ma nella sua condizione di essere biologico dai tratti particolari.

Rappresenta un “eccezionale problema biologico” (biologisches Sonderproblem). Tale collocazione speciale (Sonderstellung) dell’uomo nella natura viene ricondotta a caratteristiche biologiche basilari dell’“animale umano”, che riguardano l’impostazione vitale dell’uomo nel suo complesso, dai rapporti con l’ambiente a quelli con i conspecifici, e fanno capo ad una generale condizione di difettività e non-specializzazione.
L’aspirazione all’unità di Gehlen è eredità della sua “incompleta” fase idealistica. Ciò che in lui rimane, così come negli altri autori dell’antropologia filosofica classica, è la questione dell’unità, almeno per quanto riguarda l’uomo. Non più tanto in senso ontologico/metafisico, ma appunto antropologico. Ciò emerge nel rapporto con le scienze, con l’antropologia classica che nasce nel momento in cui è chiaro che ogni disciplina a qualcosa per cui ricollegarsi all’uomo (psicologia, sociologia, etc). Per la forma mentis del filosofo, sta a significare che devono essere tutte ricondotte ad un’unità tematica per avere visione omogenea e totale dell’essere umano. Si tratta forse dell’ultima fase filosofica in cui i pensatori si preoccupano di dare visione centrale e unitaria alla propria disciplina, integrando i risultati delle singole scienze all’interno di categorie strettamente filosofiche.

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