Concetti Chiave
- La Scuola di Francoforte, fondata nel 1922, è stata la prima istituzione intellettuale marxista, trasferitasi a New York durante il nazismo.
- Esponenti principali come Adorno, Horkheimer e Marcuse hanno analizzato la società industriale con influenze marxiste e freudiane.
- La "Dialettica dell'illuminismo" critica la razionalità tecnica occidentale, evidenziando il rovesciamento dialettico dei fenomeni storici.
- La scuola ha visto nel capitalismo un sistema ciclico di crescita e depressione, criticando la società moderna per l'accettazione dell'oppressione sociale.
- La pubblicazione del 1946 riflette sulla violenza del periodo, con un'analisi del mito, filosofia e scienza come evoluzioni della razionalità occidentale.
Indice
Fondazione e trasferimento
Fu fondata nel 1922 e fu la prima istituzione intellettuale di stampo dichiaratamente marxista. Con l’avvento del nazismo si trasferì all’estero, poiché molti affiliati emigrarono e si riunirono a New York, dove si fondò un’affiliazione con la Columbia University. I suoi esponenti principali furono: Theodor Adorno, Max Horkheimer e Herbert Marcuse.
Caratteristiche della scuola di Francoforte
La scuola di Francoforte nacque quindi grazie a un gruppo di studiosi e intellettuali che collaborarono a una serie di studi critici sulla società industriale contemporanea. Caratteristica comune alla scuola di Francoforte è l’ispirazione di base marxista. Si può però notare anche una forte ispirazione di matrice freudiana per il riconoscimento della società come di una struttura complessa e irriducibile a semplici modelli. Fondamentale è la comprensione della tecnologia e della scienza applicate al dominio dell’uomo sulla realtà, elemento caratterizzante la moderna società industriale. Si tratta quindi di un agire razionale rispetto allo scopo pensando in termini weberiani.
Dialettica dell'illuminismo
“dialettica dell’illuminismo” importantissimo testo di critica alla contemporanea civiltà della tecnica. Il termine dialettica è assai importante in quanto fornisce rimandi sia alla filosofia hegeliana basata sui concetti di tesi, antitesi e sintesi, sia alla legge del divenire della realtà. In definitiva è il termine con cui si evidenzia il rovesciamento dei fenomeni storici nel loro opposto. (es: l’illuminismo si rovescia nel suo opposto, il romanticismo; vi è oppressione dell’uomo non più liberazione!). La scuola di Francoforte costituì un importante istituto di ricerca sociale; come ordinamento corrispondeva circa a un’università privata ma ebbe riconoscimenti statali e il suo direttore era un professore ordinario.
Teorie economiche e sociali
Dopo la Prima Guerra Mondiale la teoria marxista del crollo del capitalismo era già stata superata. Ma con la crisi di Wall Street del 1929 le teorie di Marx tornano a essere attuali. Ma la scuola di Francoforte si allineò alle teorie di uno dei suoi esponenti: Friedrich Pollok, che assicurava la stabilità del sistema capitalistico monopolistico se associato allo Stato, partendo dal presupposto che la politica protegge i sistemi economici. Definì inoltre la ciclicità del sistema economico capitalista, osservando che si alternano periodi di crescita a periodi di depressione che portano insieme a una situazione di stagnazione economica e sociale. Lo scopo infatti della scuola di Francoforte era analizzare e criticare la società presente con lo scopo di preparare una palingenesi sociale, una rivoluzione culturale, per questo i suoi esponenti rifiutano categoricamente il concetto di avalutatività della scienza. (Al contrario di Weber dal cui pensiero traspare un grande pessimismo, senza una prospettiva di cambiamenti positivi nella visione dell’uomo naturalmente strutturato come aggressivo. Secondo Marx invece l’individuo è naturalmente buono ma oppresso dalla società, in accordo con il filone rousseauiano per cui il male deriva dalla struttura sociale. Diverso invece dal filone hobbesiano a cui si allinea Freud). Dalle analisi sulla società degli studiosi della scuola di Francoforte emerge il fatto che l’oppressione sociale viene accettata nella società moderna o industriale avanzata. In queste analisi il pensiero di Freud è un modello fondamentale di riferimento per la comprensione delle relazioni tra l’individuo e la società. Si delinea infatti il pensiero dell’introiezione di valori (anche negativi) delle masse, che senza più rendersene conto fanno propri dei concetti che in alcuni casi possono anche danneggiarle.
Il titolo “Dialettica dell’illuminismo” fa riferimento alla razionalità e alla ragione occidentale che vuole imporre il suo dominio sulla natura (come la razionalità baconiana) e al rovesciamento dialettico dei fenomeni nel loro opposto. Diversamente da quanto avesse sostenuto Nietzsche i filosofi della scuola di Francoforte credevano che il mito fosse già pregno di razionalità. Quest’opera scritta a quattro mani da Adorno e Horkheimer parte da una profonda riflessione sulla crisi del mondo contemporaneo.
Influenza della seconda guerra mondiale
La pubblicazione dell'operaa risale al 1946 e si può quindi facilmente immaginare come la seconda guerra mondiale e la tragedia della Shoà con i suoi crimini contro l’umanità avessero influenzato i pensieri dei filosofi.
La domanda principale a cui cercano risposta è: come sono nate queste forme di violenza così terrificanti?
Origini della razionalità occidentale
In primo luogo, si evidenzia nella società capitalistica una prima forma di totalitarismo. In seguito, si accentra l’origine di questo grande male universale nella razionalità tecnico strumentale occidentale, ovvero l’agire razionale rispetto ai mezzi. Analizzando la società occidentale nel suo insieme, fin dalle sue origini, sono stati individuati tre momenti di sviluppo che hanno permesso l’affermazione della razionalità occidentale. Questi sono: mito, filosofia, scienza moderna.
Rilevante è invece notare che a differenza del simile pensiero di James Frazer, in questo caso non viene contemplata la magia in quanto fenomeno in simbiosi con la natura e privo di una teoria generale, costituito solo da tentativi.
Mito, filosofia e scienza
Il mito forniva una interpretazione generale (si pensi ad esempio alla teogonia di Esiodo), in quanto appunto il mito è un discorso sulle origini, da cui poi spiegare tutta la realtà. Al mito segue poi la filosofia che aggiunge la “dimostrazione” che porta al concetto di verità oggettiva con il principio di non contraddizione che prevede infatti l’esclusione dell’opposto. A=A ; A≠-A.
La scienza infine aggiunge l’efficacia tecnica e pratica. In questo modo l’uomo con la sua razionalità scientifica domina la natura ma a posteriori, osservando lo stato attuale della società e del mondo si nota che è avvenuto il rovesciamento dialettico per cui è la scienza stessa a dominare sull’uomo. Capovolgimento dialettico: la razionalità sfruttata per dominare la natura finisce poi per dominare sull’uomo stesso. Emerge anche da questo scritto un forte pessimismo anche se, rifacendosi al pensiero di Feuerbach o di Freud, una volta scoperta la causa del capovolgimento ce ne possiamo anche liberare (come per l’alienazione religiosa o il trauma inconscio). Viene quindi riscoperta la filosofia come sguardo sul mondo utile per la liberazione dell’uomo che per dominare la natura si è privato di molti piaceri.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine e l'evoluzione della Scuola di Francoforte?
- Quali sono le influenze teoriche principali della Scuola di Francoforte?
- Cosa rappresenta il concetto di "dialettica dell'illuminismo"?
- Qual è la visione della Scuola di Francoforte sulla società capitalistica?
- Come la Scuola di Francoforte interpreta il ruolo della scienza nella società moderna?
La Scuola di Francoforte fu fondata nel 1922 come istituzione intellettuale marxista. Con l'avvento del nazismo, si trasferì a New York, affiliandosi alla Columbia University. I suoi principali esponenti furono Theodor Adorno, Max Horkheimer e Herbert Marcuse.
La Scuola di Francoforte si basa su un'ispirazione marxista e freudiana, analizzando la società come una struttura complessa. Si concentra sulla comprensione della tecnologia e della scienza nel dominio dell'uomo sulla realtà.
La "dialettica dell'illuminismo" critica la civiltà tecnica contemporanea, evidenziando il rovesciamento dei fenomeni storici nel loro opposto, come l'illuminismo che si trasforma in oppressione anziché liberazione.
La Scuola di Francoforte vede la società capitalistica come una forma di totalitarismo, dove la razionalità tecnico-strumentale occidentale contribuisce all'origine di violenze universali.
La scienza, secondo la Scuola di Francoforte, inizialmente serve a dominare la natura, ma finisce per dominare l'uomo stesso, evidenziando un capovolgimento dialettico che porta a un forte pessimismo.