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Concetti Chiave

  • Dworkin critica la teoria giuspositivista di Hart, sottolineando che non riesce a cogliere pienamente la funzione dei principi nei sistemi giuridici contemporanei.
  • La distinzione centrale di Dworkin tra regole e principi evidenzia che i principi sono essenziali per risolvere casi giuridici complessi e controversi.
  • Dworkin ritiene che il modello giuridico di Hart, basato sulla norma di riconoscimento, sia insufficiente perché si focalizza troppo sul "pedigree" delle regole senza considerare la rilevanza dei principi.
  • La teoria di Dworkin si colloca al di fuori delle tradizionali categorizzazioni giuridiche, suscitando interpretazioni divergenti tra giusnaturalismo e neocostituzionalismo.
  • Accademicamente influente dagli anni '70, Dworkin ha contribuito al dibattito filosofico giuridico contemporaneo, critico verso il suo predecessore Hart e le sue concezioni.

Distinzione partendo da un presupposto: quello che -regole e principi sono due norme giuridiche- e due prospettive: una è quella di Dworkin, dove verrà ripreso il giuspositivismo di Hart, il saggio "il modello delle regole", e la seconda prospettiva non è tipica di un teorico del diritto, ma è una prospettiva metagiurisprudenziale, e vedere in maniera orientativa in che modo giuristi e giudici ne parlano e attraverso il modo in cui ne parlano capire quali caratteristiche attribuiscono ai principi.

Mentre la prospettiva della teoria del diritto ci consegna un'identità piuttosto precisa dei principi del diritto, per quanto riguarda la dottrina e la giurisprudenza ci sono tanti modi di parlare dei principi del diritto.

 

Indice

  1. Prospettiva di Dworkin e critica a Hart
  2. Teoria giuspositivista di Hart e critica di Dworkin
  3. Modello del pedigree e ruolo dei principi

Prospettiva di Dworkin e critica a Hart

Prima prospettiva di indagine.

Prendiamo le mosse da regole e principi secondo Dworkin.

Dworkin è un filosofo del diritto importante, a partire dagli anni 70, (ha iniziato a scrivere negli anni 60), ma dagli anni 70 i suoi saggi hanno fatto breccia nel dibattito della filosofia contemporanea. Filosofo del diritto statunitense ma ha insegnato a Oxford, prendendo il posto di Hart.

Dworkin non ebbe troppo riguardo verso il suo predecessore e fece una sferrata critica alle tesi di Hart. "Il modello delle regole 1" è un suo saggio, scrisse diversi libri come "Law's empire" e " A matter of principle".

 

Teoria giuspositivista di Hart e critica di Dworkin

Il punto di partenza della critica che Dworkin fa a Hart, assume come perno la distinzione tra regole e principi. La teoria di Dworkin è difficilmente incasellabile nelle concezioni del diritto, nonostante ci siano molti studiosi di Dworkin, alcuni lo criticano aspramente, altri pensano che la sua teoria sia corretta, secondo taluni sarebbe una forma occulta di giusnaturalismo, secondo altri è una forma di neocostituzionalismo, secondo altri non è nessuna delle due.

Modello del pedigree e ruolo dei principi

Dworkin prende le mosse dalla teoria giuspositivista di Hart, (il diritto è un insieme di norme primarie e secondarie secondo Hart, e tra le norme secondarie c'è la norma di riconoscimento), Dworkin dice che il modello di Hart è un modello che rispetto al modo in cui normalmente funzionano gli ordinamenti giuridici NON coglie una parte rilevante del modo in cui i sistemi giuridici contemporanei funzionano. La ricostruzione di Hart NON coglie la presenza di un particolare tipo di norme, un particolare tipo di standard normativo, ovvero i principi che sono quegli strumenti per mezzo dei quali i giudici risolvono i casi difficili e controversi.

 

Dworkin dice che il modello di Hart, richiamando come fondamento del sistema giuridico la norma di riconoscimento, la quale detta dei criteri di validità, criteri che sono riferiti al modo in cui le regole giuridiche devono essere prodotte, si fonda quasi su un modello del pedigree, c'è un'ironia evidente. Una norma per essere valida deve avere delle caratteristiche date dal modello del pedigree- dalla norma di riconoscimento. Il diritto non funziona soltanto sul modello del pedigree, anzi noi cogliamo gli aspetti più rilevanti del diritto se ci rendiamo conto che le situazioni difficili e complesse sottoposte all'attenzione dei giudici, non vengono risolte sulla base delle regole, viene risolto sulla base dei principi.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la critica principale che Dworkin muove alla teoria di Hart?
  2. Dworkin critica Hart per non cogliere l'importanza dei principi nel funzionamento dei sistemi giuridici contemporanei, sostenendo che i giudici risolvono i casi difficili basandosi sui principi piuttosto che sulle regole.

  3. Come Dworkin distingue tra regole e principi nel contesto giuridico?
  4. Dworkin distingue tra regole e principi affermando che i principi sono strumenti normativi utilizzati dai giudici per risolvere casi complessi, mentre le regole seguono criteri di validità basati sul modello del pedigree.

  5. Qual è la posizione di Dworkin rispetto al giuspositivismo di Hart?
  6. Dworkin parte dalla teoria giuspositivista di Hart ma la critica per non includere i principi come parte fondamentale del diritto, sostenendo che il modello di Hart è incompleto.

  7. In che modo Dworkin vede il ruolo dei principi nel diritto?
  8. Dworkin vede i principi come standard normativi essenziali per risolvere casi difficili e controversi, superando il semplice modello di regole basato sul pedigree.

  9. Quali sono le diverse interpretazioni della teoria di Dworkin?
  10. La teoria di Dworkin è vista diversamente: alcuni la considerano una forma di giusnaturalismo occulto, altri come neocostituzionalismo, mentre altri ancora non la classificano in nessuna delle due categorie.

Domande e risposte

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