Concetti Chiave
- La distinzione tra frastico e neustico, proposta da Richard M. Hare, separa la componente referenziale da quella prescrittiva degli enunciati.
- Il frastico si riferisce alla parte descrittiva e referenziale di un enunciato, mentre il neustico ne definisce la natura prescrittiva.
- La scelta tra teoria della scelta e giustificazione dei diritti soggettivi ha implicazioni significative per il diritto e l'autonomia decisionale dei soggetti.
- La teoria della scelta, sostenuta da Herbert Hart, attribuisce diritti soggettivi per conferire autonomia decisionale, limitando i diritti ai soggetti capaci d'agire.
- Adottando la choice's theory, i diritti indisponibili sarebbero considerati insensati, poiché negano l'autonomia decisionale che giustifica l'attribuzione dei diritti.
Distinzione concettuale tra frastico e neustico, distinzione di un filosofo della morale del 900, Richard M. Hare, è una distinzione importante.
Sono due componenti degli enunciati:
• il frastico è la componente referenziale degli enunciati= è la componente descrittiva degli enunciati, ciò a cui gli enunciati si riferiscono;
• Il neustico è la funzione prescrittiva che alcuni enunciati descrittivi/normativi possono avere
Esempio. Due enunciati possono avere lo stesso frastico e uno può avere anche un neustico, quindi essere di natura prescrittiva e l'altro avere una natura meramente descrittiva.
"chiuda la finestra" - enunciato prescrittivo, ordino una cosa
Il frastico di questo enunciato è l'azione del chiudere la finestra
Se qualcuno chiude la finestra senza aver detto nulla e dicessi "ah sta chiudendo la finestra" è un enunciato descrittivo. In entrambi è presente il medesimo frastico, descrivono la medesima azione chiudere la finestra. I due enunciati hanno diversa natura, uno descrittivo e uno prescrittivo, solo uno dei due è prescrittivo, ma avrebbero il medesimo frastico.
Un altro aspetto della teoria del diritto, la filosofia del diritto si è occupata di una questione che sta a monte, ovvero "perché attribuire diritti soggettivi?" problema della giustificazione del diritto soggettivo, vuol dire chiedersi quali siano le ragioni per l'attribuzione al diritto soggettivo, non è differente dal modo in cui gli interpreti si rapportano alle disposizioni normative attributive di diritti soggettivi.
Giustificazione dei diritti soggettivi, perché vengono attribuiti diritti soggettivi? La risposta a questa domanda ha visto schierarsi due teorie principali tra loro alternative, contrapposte. Sono teorie nate nell'ambito della cultura giuridica anglosassone della seconda metà del 900.
La prima teoria è la teoria della scelta, "choice's theory", vede tra i suoi esponenti principali una figura della seconda metà del 900, Herbert Hart. È una teoria di giustificazione dei diritti soggettivi. Secondo la teoria la ragione specifica dell'attribuzione di un diritto soggettivo risiede nel voler attribuire al soggetto, il quale diventa titolare del diritto soggettivo, una sfera di autonomia decisionale, di capacità di scelta. La ragione giustificatrice dell'attribuzione è quella di attribuire a un soggetto una sfera di autonomia decisionale.
Assumere questa teoria come teoria di giustificazione dell'attribuzione dei diritti soggettivi, comporterebbe delle conseguenze rilevanti. Se il legislatore l'adottasse, ne deriverebbero sul piano della legislazione delle conseguenze molto rilevanti.
-Prima questione: se la giustificazione di un diritto soggettivo risiede nel voler attribuire al soggetto una capacità di scelta autonoma, ne consegue che i titolari dei diritti e coloro che possono esercitare un diritto sono solo i soggetti capaci d'agire, soggetti in grado di disporre della capacità decisionale, ovvero soggetti maggiorenni.
-Ne deriverebbe che i soggetti incapaci non potrebbero essere titolari di diritti soggettivi. Una seconda conseguenza, rispetto al diritto italiano troviamo la categoria dei diritti indisponibili, ovvero diritti che se una persona li ha non può liberarsene, sono i diritti della personalità ad esempio.
(Diritti disponibili e diritti indisponibili)
Se si assumesse la choice's theory come teoria di giustificazione, non ci potrebbero essere diritti indisponibili, secondo questa teoria i diritti indisponibili sarebbero insensati, se la giustificazione di un diritto soggettivo risiede nel conferire una sfera d'autonomia di decisione, un soggetto può sempre disporre del diritto che gli è stato attribuito, se non avesse questa capacità di disporre autonomamente verrebbe negata la giustificazione dell'attribuzione, ergo i diritti indisponibili secondo questa teoria non dovrebbero esistere, così come i soggetti incapaci non dovrebbero essere titolari di diritti dato che non sono in grado di decidere autonomamente riguardo la propria sfera giuridica.
Se assumessimo la choice's theoy come teoria di giustificazione dei diritti soggetti, dovremmo modellare i sistemi giuridici per quando riguarda l'attribuzione di diritti in un certo modo e dovremmo considerare non del tutto sensate parti intere dei sistemi giuridici così come sono normalmente configurati.
Domande da interrogazione
- Qual è la distinzione tra frastico e neustico secondo Richard M. Hare?
- Come si differenziano gli enunciati descrittivi da quelli prescrittivi?
- Qual è la teoria della scelta di Herbert Hart riguardo ai diritti soggettivi?
- Quali sono le implicazioni della choice's theory sui diritti indisponibili?
- Quali conseguenze avrebbe l'adozione della choice's theory sui sistemi giuridici?
Il frastico è la componente referenziale o descrittiva degli enunciati, mentre il neustico è la funzione prescrittiva che alcuni enunciati possono avere.
Gli enunciati descrittivi si limitano a descrivere un'azione, mentre quelli prescrittivi includono un neustico, ovvero una funzione di comando o prescrizione.
La teoria della scelta sostiene che i diritti soggettivi sono attribuiti per conferire al soggetto una sfera di autonomia decisionale e capacità di scelta.
Secondo la choice's theory, i diritti indisponibili sarebbero insensati poiché un soggetto dovrebbe sempre poter disporre autonomamente dei propri diritti.
L'adozione della choice's theory richiederebbe una ristrutturazione dei sistemi giuridici, eliminando i diritti indisponibili e limitando i diritti soggettivi ai soli soggetti capaci di agire.