Mongo95
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Concetti Chiave

  • La ragione strumentale, secondo Horkheimer, è priva di contenuti oggettivi e non riflette un ordine reale, servendo solo come strumento per manipolare il reale.
  • I concetti sono visti come semplici "etichette" o formule, usate per sintetizzare e manipolare i caratteri di individui e fatti, piuttosto che per comprenderli.
  • Il linguaggio ha un ruolo puramente funzionale, esprimendo concetti strumentali senza legami con la verità, in un contesto dominato dalle leggi del capitalismo.
  • La scienza emerge come unica autorità riconosciuta, in quanto la ragione formalizzata non può più fondare intellettualmente i grandi valori borghesi.
  • L'assenza di valori forti favorisce gli oscurantismi e permette agli interessi costituiti di giustificare il loro predominio socioeconomico usando una ragione neutrale e malleabile.

Indice

  1. La ragione strumentale e i concetti
  2. Il ruolo del linguaggio
  3. Conseguenze della ragione formalizzata

La ragione strumentale e i concetti

Questa ragione strumentale, nel suo aspetto formalistico, non riflettendo cioè un ordine reale, da un lato non ha contenuti oggettivi ed è slegata dal reale, da un altro, nel suo aspetto strumentale, trova allora i suoi contenuti altrove (eteronomi, non teoretici). Horkheimer dà quindi una definizione in tal senso di “concetti”, cioè non delle produzioni del pensiero teorico, ma delle “etichette”, formule, funzioni attraverso le quali sintetizziamo i caratteri non soltanto dei singoli individui/fatti, ma modelli ricorrenti di fatti e individui.

Semplici abbreviazioni di ciò a cui si riferiscono. Non servono per comprendere il reale, ma semplicemente per utilizzarlo e manipolarlo.

Il ruolo del linguaggio

Se questi sono i concettti, cosa è il linguaggio? Esso ha un ruolo puramente funzionale, all’interno di questo schema, come espressione di concetti strumentali. Dato che non ha più senso indagare la verità, che non esiste in quanto tale (è un pensiero, in quanto efficace ad uno scopo, non sufficiente a se stessa), diventa sospetta ogni forma di pensiero e linguaggio che non sia orientata a scopo preciso, e ogni scopo alla fin fine rientra in questo meccanismo di produzione e consumo dettato dalle leggi del capitalismo. Parole che diventano strumenti, senza legame con la verità, perché la ragione stessa non ha più legame con la verità.

Conseguenze della ragione formalizzata

Quali sono le conseguenze? La ragione formalizzata non è più in grado di fondare intellettualmente i grandi valori borghesi, per esempio. Se dal punto di vista ragionale non è più possibile dimostrare nulla, allora la scienza diventa unico punto di riferimento, unica autorità forte, istanza universalmente riconosciuta, in quanto le sue applicazioni sono universalmente applicabili. Però, da un punto di vista scientifico, non si possono classificare i valori.

Secondo conseguenza, ancora peggiore: la tendenza alle conseguenze negative in campo morale e politico, così come estetico. Dogmatismo e ragione oggettiva vanno a braccetto, rimandando entrambe ad un mondo di valori forti, sebbene su versanti contrapposti. Dall’eliminazione dei valori forti ne traggono quindi vantaggio gli oscurantismi. Gli interessi costituiti, in una condizione di assenza di valori forti, per giustificare il loro predominio socioeconomico fanno appello alla ragione, che è neutrale, quindi può essere utilizzata a qualsiasi scopo. Ragione piegabile a scopi eteronomi.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo del linguaggio secondo Horkheimer?
  2. Il linguaggio ha un ruolo puramente funzionale come espressione di concetti strumentali, utilizzato per manipolare e non per comprendere il reale.

  3. Quali sono le conseguenze della ragione formalizzata?
  4. La ragione formalizzata non può più fondare intellettualmente i grandi valori borghesi e porta a conseguenze negative in campo morale, politico ed estetico, favorendo gli oscurantismi.

  5. Come viene giustificato il predominio socioeconomico in assenza di valori forti?
  6. Gli interessi costituiti giustificano il loro predominio facendo appello a una ragione neutrale, piegabile a scopi eteronomi.

Domande e risposte

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