Concetti Chiave
- Il diritto di provenienza delle opere d'arte viene discusso in termini di appartenenza e valorizzazione da parte del luogo d'origine o di una comunità capace di apprezzare l'opera.
- La Tavola del Sassetta è un esempio di come il valore d'uso di un'opera possa evolvere in un valore estetico, creando un nuovo tipo di proprietà basata sull'apprezzamento estetico.
- L'apprezzamento estetico moderno può conferire un diritto di proprietà superiore a chi sa valorizzare l'opera, indipendentemente dal suo luogo di provenienza.
- Heidegger sottolinea che il valore aggiunto di un'opera d'arte è moderno e può sostituire il significato originario dell'oggetto, trasformandolo in un oggetto estetico-museale.
- Il valore estetico e la capacità di generare un diritto di proprietà si affermano quando il significato originario di un'opera d'arte si perde parzialmente o completamente.
Indice
Questione dell'appartenenza dell'opera d'arte
Diritto di provenienza
A chi appartengono, di diritto, le opere d’arte? Si può sostenere che i luoghi d’origine (Gubbio→Studiolo del Martini e San Gemini→Portale del S. Nicolò) vantano diritti speciali su quelle opere, e che a certe condizioni si potrebbe chiederne la restituzione? Una società che non è più in grado (o non lo è ancora) di apprezzare le opere prodotte sul suo territorio, può accampare dei diritti di proprietà su queste opere? E viceversa: se una comunità di studiosi e di collezionisti è in grado di apprezzare-valorizzare un oggetto d’arte, non dovremo riconoscerle un diritto di proprietà maggiore rispetto al luogo di provenienza materiale? La capacità di apprezzare esteticamente una vecchia tavola abbandonata in una sacrestia o in un deposito genera un «valore aggiunto» che è un valore anche economico.
Tavola del Sassetta
La tavola del Sassetta aveva, in altri tempi, anzitutto un valore d’uso (la destinazione devota). Dileguatosi, direbbe Heidegger, il suo «mondo» di appartenenza, il valore d’uso viene rimpiazzato da un valore di altra natura, che è il suo valore propriamente estetico (assimilabile al valore di scambio, che è determinato dalla desiderabilità, dall’appetibilità dell’oggetto→«piacere» estetico). Il «pubblico» americano allora, essendo in grado di apprezzarne appieno il valore estetico, può vantare su quegli oggetti un diritto di proprietà superiore alle località d’origine: un diritto di proprietà che non dipenderà dal vincolo territoriale ma dalla capacità di conferire «valore» a una determinata risorsa (l’opera d’arte).
Valorizzazione estetica
Se io penso (dice Heidegger) che l’opera d’arte è un oggetto a cui si aggiunge un valore estetico di cui posso fruire come soggetto, questo valore aggiunto è tutto moderno e va a rimpiazzare il significato originario dell’oggetto stesso. E allora, quel diritto di proprietà che potremmo riconoscere allo sguardo critico-moderno è il frutto di una metamorfosi per cui l’oggetto sparisce come opera d’arte vivente, immersa nel suo «mondo» e si riduce (assolutizzandosi) a un puro oggetto estetico-museale. Lo sguardo moderno e assolutizzante, che genera un qualche diritto di proprietà sul valore aggiunto (estetico-museale) di un’opera, spicca proprio nel momento in cui il suo significato originario è tramontato parzialmente o del tutto.Domande da interrogazione
- Qual è il diritto di provenienza delle opere d'arte rispetto ai luoghi d'origine?
- Come si trasforma il valore di un'opera d'arte come la tavola del Sassetta nel tempo?
- In che modo la valorizzazione estetica influisce sul diritto di proprietà di un'opera d'arte?
I luoghi d'origine possono vantare diritti speciali sulle opere d'arte, ma la capacità di apprezzare e valorizzare esteticamente un'opera può conferire un diritto di proprietà maggiore rispetto al vincolo territoriale.
Il valore d'uso originario della tavola del Sassetta, legato alla sua destinazione devota, viene sostituito da un valore estetico, che è determinato dalla desiderabilità e dall'appetibilità dell'oggetto, conferendo un diritto di proprietà a chi ne apprezza il valore estetico.
La valorizzazione estetica moderna trasforma l'opera d'arte in un oggetto estetico-museale, e il diritto di proprietà si basa sulla capacità di conferire valore estetico, piuttosto che sul significato originario dell'opera stessa.