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Concetti Chiave

  • Popper rivaluta la metafisica, considerandola propulsiva per la scienza e capace di indicare direzioni di indagine, suggerendo vie di ricerca che la scienza può trasformare in teorie valide nel tempo.
  • La filosofia della scienza di Popper definisce i criteri del metodo scientifico, sottolineando che la scienza è comprensibile solo all'interno di modelli teorici e deve tenere conto della dimensione storica e culturale.
  • Popper critica il principio di verificazione, proponendo la falsificabilità come criterio distintivo per le teorie scientifiche, che devono essere sottoposte a tentativi di falsificazione per essere considerate valide.
  • Disciplina la distinzione tra scienza e pseudoscienza, classificando il marxismo e la psicoanalisi come teorie non scientifiche poiché non falsificabili.
  • La filosofia politica di Popper sostiene la democrazia e la libertà di dialogo, vedendo lo Stato come un male necessario che deve essere criticato senza violenza per evitare derive totalitarie.

Indice

  1. Le origini di Popper
  2. Il ruolo della metafisica
  3. Riflessioni sulla scienza
  4. Il dialogo e la scienza
  5. Pensiero critico e metodo induttivo
  6. Principio di falsificazione
  7. Scienza e società aperta

Le origini di Popper

Popper nasce nel 1902 a Vienna da una famiglia ebraica convertita successivamente al cristianesimo. inizialmente è legato al marxismo poi si allontana. Entra in contatto con alcuni soggetti del circolo di Vienna, un’associazione di pensatori che si riunivano periodicamente a Vienna per discutere. Questo circolo si considerava neo positivisti o neo empiristi.

Il ruolo della metafisica

Il filosofo dona di nuova importanza al ruolo della metafisica per due motivi:

1 perché la metafisica svolge un’azione propulsiva nei confronti della scienza, indica delle direzioni di indagine infatti nella metafisica molti scienziati nel tempo ebbero delle intuizioni che però non potevano ancora essere verificate scientificamente ma nei secoli sono state trasformate in teorie valide. Per questo la metafisica ci suggerisce una delle vie di ricerca

2 la metafisica va riabilitata perché una teoria può valere come soluzione per un certo problema all’interno di una pratica razionale di “problem solving“ che può essere valutata con domande scientifiche. Inoltre riesce ad arrivare dove la scienza non arriva.

Riflessioni sulla scienza

Popper riflette sulla scienza tramite l’utilizzo della filosofia, la filosofia della scienza detta anche epistemologia stabilisce i criteri del metodo scientifico per determinare ciò che è scienza o meno. Dopo la seconda rivoluzione industriale ci si chiede se la scienza ha dei limiti, specialmente dal punto di vista etico dopo la creazione della bomba atomica. Popper crea due riflessioni epistemologiche: 1 è impossibile un’osservazione pura, i fenomeni scientifici sono comprensibili solo all’interno di un modello teorico e i fenomeni dipendono dal nostro bagaglio culturale

2 l’importanza della dimensione storica, ad ogni scoperta bisogna fare i conti con il nostro bagaglio culturale o quello che ricercatori prima di noi ha accumulato ci confrontiamo con le teorie precedenti perché la scienza ha un carattere evolutivo progressivo non fisso ovvero di un continuo superamento scientifico confutando le altre tesi.

Il dialogo e la scienza

si distingue dal positivismo perché a differenza di Compte tiene legati tra di loro la riflessione sulla scienza e il ruolo della filosofia. Per il filosofo è fondamentale la filosofia politica perché ci comunica il piacere per la discussione critica, anche se le nostre conoscenze che ci appaiono oggettive e certe in realtà non sono mai definite e assolute ma il dialogo deve essere il metodo tramite il quale le teorie scientifiche possono essere smentite, riviste, corrette. Anche se una teoria viene riconfermata molte volte può nel tempo essere comunque falsificata, la scienza infatti deve avere un carattere aperto. Questo è un presupposto delle società democratiche ovvero società aperte in cui è possibile la discussione tra i cittadini. Il dialogo è un esercizio democratico utilizzabile nell’ambito scientifico e politico infatti la scienza e la filosofia politica hanno in comune l’apertura e la discussione.

Pensiero critico e metodo induttivo

Popper ha come obiettivo riuscire a costruire un mondo migliore per farlo utilizza l’esercizio del pensiero critico nato da Socrate e dai sofisti che è alla base del pensiero umano. Allarga l’utilizzo del pensiero critico anche in ambito scientifico modificando le pratiche che nel tempo non si sono verificate efficaci per renderle corrette.

Questa teoria è una proposta di correzione del metodo induttivo ovvero un metodo sperimentale usato durante la rivoluzione industriale nel seicento basato da un’osservazione empirica di molti casi arrivando a una conclusione universale. Popper parte dal presupposto che la conoscenza scientifica non trae origine dall’osservazione dei fenomeni, prima dell’osservazione si cerca di risolvere un altro problema. Per questo l’inizio non coincide con l’osservazione empirica ma con la necessità di risolvere un problema sia pratico che teorico, senza problemi infatti non ci sarebbe la scienza. Dopo aver individuato il problema bisogna provare a risolverlo formulando delle congetture o delle ipotesi. Le ipotesi devono essere nuove (l’individuo infatti si appoggia all’immaginazione, la creatività, alle ricerche precedenti, alla metafisica, alla mitologia e all’intuizione ) e alternative dopo aver elaborato un’ipotesi bisogna capire qual è è valida scientificamente.

un certo enunciato è vero se può essere verificato le leggi scientifiche sono universali saranno sempre valide come la legge gravitazionale ma sarà possibile verificare ogni singolo caso. Nella vita di tutti i giorni era giovane vuole farci guidare dall’abitudine ma in ambito scientifico non basta neanche dopo 100 conferme ci potranno garantire sul piano logico che quella teoria è universale.

Principio di falsificazione

Le osservazioni scientifiche non possono essere verificate universalmente quindi si utilizza il principio di falsificazione. Si tiene in considerazione la possibilità di falsificare le affermazioni e non di verificarle. Bisogna però distinguerlo e teorie scientifiche da quelle che non lo sono infatti la teoria deve essere falsificabile cioè smentita da dati empirici. Più la teoria è sottoposta a tentativi di falsificazione più diventa forte, certa, stabile non possono essere confermate empiricamente ma bisogna provare a falsificarle. Le tesi devono essere rese pubbliche con il resto della comunità scientifica così che altri possono criticarle o confutarle. Questo ad esempio non accadde per la bomba atomica e le conseguenze infatti furono disastrose forse la comunità non l’avrebbe lasciata applicare nel pratico. Se non possono essere controllate non sono scientifiche ma pseudo scientifiche, discipline che elaborano teorie che non sono falsificabili. Per Popper rientrano: la psicoanalisi di Freud e il marxismo. La psicoanalisi non è falsificabile perché la teoria può essere rimodellata a seconda dei casi ed è troppo generica per essere contraddetta. Il marxismo invece è una teoria falsificabile però i marxisti non accettano che la teoria sia falsificata infatti danno nuove interpretazioni al marxismo per continuare a legittimarlo nel corso della storia.

Scienza e società aperta

la scienza è fondata sulla libera discussione e sul dialogo Popper è un liberale ovvero vede una società che sa mettere gli errori commessi da cui nascono nuove regole per evitare derive totalitarie o assolutiste. Una società aperta anche nell’ascolto dell’altro. La fondazione dello Stato è sempre pericoloso per la libertà dei cittadini perché limita il dialogo e l’istinto creativo ma è un male necessario. Anche lo Stato deve sempre essere messo in critica senza però l’utilizzo della violenza e indispensabile infatti non vi deve essere la censura all’interno di uno Stato. La scelta migliore e la democrazia.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza della metafisica secondo Popper?
  2. Popper attribuisce alla metafisica un ruolo propulsivo per la scienza, suggerendo direzioni di indagine e fornendo soluzioni a problemi all'interno di una pratica razionale di "problem solving".

  3. In cosa consiste la teoria della falsificabilità di Popper?
  4. La teoria della falsificabilità di Popper propone che le ipotesi scientifiche devono essere sottoposte a tentativi di falsificazione piuttosto che a verificazione, rendendo le teorie più forti e stabili se resistono a tali tentativi.

  5. Come Popper critica il principio di verificazione?
  6. Popper critica il principio di verificazione sostenendo che le leggi scientifiche non possono essere verificate universalmente e che è più efficace utilizzare il principio di falsificazione per distinguere le teorie scientifiche da quelle non scientifiche.

  7. Qual è la visione di Popper sulla filosofia politica?
  8. Popper vede la filosofia politica come fondamentale per una società aperta, basata sulla libera discussione e sul dialogo, evitando derive totalitarie e promuovendo la democrazia come scelta migliore.

  9. Perché Popper considera la psicoanalisi e il marxismo come pseudo scientifiche?
  10. Popper considera la psicoanalisi e il marxismo pseudo scientifiche perché non sono falsificabili; la psicoanalisi è troppo generica e adattabile, mentre i marxisti non accettano la falsificazione della loro teoria, reinterpretandola continuamente.

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