Concetti Chiave
- "Volontà di potenza" è un'opera di Nietzsche manipolata dalla sorella, che alterò il significato originale degli scritti frammentari del filosofo.
- Nietzsche non intendeva appoggiare ideologie razziste, e il legame con il nazismo è una distorsione successiva, basata su un'interpretazione errata di alcuni aforismi.
- La volontà di potenza rappresenta l'essenza della vita, un impulso a crescere e a desiderare sempre di più, oltre la mera sopravvivenza.
- Per Nietzsche, l'arte è la forma suprema della vita, simbolo della volontà di potenza, dove l'artista crea nuovi valori e mondi, distinti dalla realtà effettiva.
- L'artista è visto come un creatore di valori, colui che va oltre la semplice esistenza, incarnando la volontà di potenza attraverso la creatività.
Indice
Manipolazioni della sorella di Nietzsche
Volontà di potenza è il titolo dato a un’opera di Nietzsche che era stata ideata dal filosofo in maniera diversa rispetto a come la si trova ora a causa delle manipolazioni della sorella. Difatti Nietzsche ormai non più lucido, probabilmente decise di relizzare un’opera organica. Lasciò però solamente alcuni scritti frammentari.
La sorella di Nietzsche manipolò gli scritti del filosofo per renderlo un ideologo del nazismo, tutttavia non è possibile affermare che Nietzsche volesse affermare la razza ariana, ciò può apparire infatti solamente da alcuni aforismi che però sono sempre da mettere in relazione con il contesto in cui erano stati inseriti e ideati.
Essenza della vita secondo Nietzsche
Con il titolo dell’opera, Nietzsche vuole indicare l’essenza stessa della vita, la quale non si caratterizza con la mera autoconservazione, ma come impulso a crescere e a volere sempre di più. Potenza è quindi da intendere nel senso che gli esseri viventi non si accontentato di sopravvivere, in modo più o meno passivo, ma tententano di andare oltre.
Arte e creatività nella filosofia di Nietzsche
In secondo luogo la volontà di potenza si identifica con l’arte, che costituisce la forma suprema della vita. Nietzsche riprende infatti la figura dell’artista che è colui che crea il proprio mondo, che teniamo presente non coincide con la realtà effettiva. L’artista è quindi l’uomo creativo che crea nuovi valori.