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Concetti Chiave

  • Le tre metamorfosi di Nietzsche rappresentano il percorso verso il superuomo, un concetto centrale nella sua filosofia.
  • La prima metamorfosi è il cammello, che porta il peso della morale e della tradizione storica, simbolizzando la sottomissione ai valori imposti.
  • La seconda metamorfosi è il leone, che distrugge le certezze e i dogmi tradizionali, liberando l'individuo dalla schiavitù morale.
  • La terza metamorfosi è il fanciullo, emblema della creatività e della gioia di vivere, incaricato di creare nuovi valori liberi da tradizioni.
  • Il concetto di superuomo rifiuta la metafisica e promuove un amore per la vita concreta, opponendosi a visioni dualistiche che svalutano l'esistenza reale.

Indice

  1. Il percorso verso il superuomo
  2. La metamorfosi del cammello
  3. La metamorfosi del leone
  4. La metamorfosi del fanciullo
  5. Il rifiuto della metafisica

Il percorso verso il superuomo

Le tre metamorfosi altro non sono se non il percorso che l’uomo deve fare per diventare superuomo (il concetto di superuomo è un concetto fondamentale nella filosofia di Nietzsche).

Innanzitutto questo libro è scritto in forma di parabola (ha uno spirito di fondo che è quasi misticheggiante, religioso, ma in realtà non è così perché il contenuto non ha nulla né di mistico né di religioso)

Le tre metamorfosi sono in cammello, leone e fanciullo.

Queste sono le tre figure in cui l’uomo si trasforma per poter diventare superuomo.

La metamorfosi del cammello

La prima metamorfosi è quella in cammello; esso è una bestia da soma, prende su di sé e trasporta tutte le cose più gravose, anche le cose più contraddittorie.

Il carico rappresenta la morale e la tradizione che hanno attraversato secoli di storia

(Nietzsche considera la storia della cultura occidentale europea come la storia di un lungo declino; esalta la storia presocratica, ma dice che da Socrate in poi si vive un percorso di declino che arriva fino ai suoi giorni).

La morale tradizionale però ha una sua funzione, svolge un suo ruolo, e l’uomo se ne deve comunque far carico, ma non può restare cammello, perché il cammello subisce, trasporta, ma non é attore, non agisce, dunque è necessario che vi sia una seconda metamorfosi.

La metamorfosi del leone

La seconda metamorfosi è quella in leone che rappresenta la morte di Dio, cioè la morte di tutte le certezze, di tutte le credenze della tradizione, rappresenta dunque l’abbandono della morale tradizionale che il cammello aveva caricato, questo perché la morale e la cultura tradizionale tolgono libertà all’individuo. Infatti, nel mezzo del deserto, il cammello diventa leone e si trova di fronte al drago “Tu devi”, perché appunto ciò che la morale fa è proprio imporre degli assurdi che sono dogmatici, cioè non discutibili (ad esempio la religione si basa su dogmi, che l’uomo deve accettare perché è la parola di Dio e non può essere contraddetta), quindi non c’è possibilità di discutere, non c’è alcuna libertà per l’uomo. Bisogna dunque eliminare in qualche modo questa tradizione che schiaccia l’individuo e lo rende schiavo, e il leone serve proprio a questo. Il leone ha il compito di sconfiggere il drago “tu devi”. Però una volta sconfitto, c’è bisogno di un’ulteriore metamorfosi.

La metamorfosi del fanciullo

La terza metamorfosi è quella in fanciullo. Il leone è certamente forza distruttiva, ma dopo aver distrutto, bisogna ricostruire: il fanciullo è la creatività per eccellenza, è il gioco, è il dire di sì alla vita, e quindi è al fanciullo che Nietzsche affida la costruzione di nuovi valori che non sono però delle repliche, dei surrogati, o dei valori tradizionali che il leone ha appena distrutto, ma sono delle prospettive di vita, sono dei valori sempre provvisori.

Inoltre, il fanciullino ha la caratteristica di dire sempre di sì alla vita, si diverte sempre, riesce a giocare nelle situazioni più assurde, riesce a dare una lettura positiva anche laddove ci sono delle situazioni avverse.

(abbiamo sottolineato la capacità di Nietzsche di riuscire a prendere il positivo anche dalla sua stessa malattia, e quindi farne occasione di contemplazione, di svago, di lunghe passeggiate di riflessione filosofica, non piangersi addosso, non lamentarsi, ma in qualche modo mutare ciò che è originariamente negativo in qualcosa di positivo).

La cifra ultima della filosofia di Nietzsche è proprio questo amore smisurato per la vita, ma non per la vita intesa semplicemente come vita spirituale, ma la vita dell’uomo nel mondo.

Il rifiuto della metafisica

Il superuomo di Nietzsche è un superuomo concreto, che vive nel mondo, è il senso della terra, questo perché, come ben sappiamo, Nietzsche rifiuta la metafisica: infatti, nel secondo aforisma, quello dell'in sé, emerge proprio la caratteristica della filosofia di Nietzsche, cioè il rifiuto delle visioni metafisiche che danno sì delle certezze, ma sono delle certezze indiscutibili, sono dei dogmi, e pertanto tolgono la libertà all’uomo.

Dunque la metafisica va eliminata perché svaluta la vita: basti pensare ad esempio a tutte quelle costruzioni filosofiche dualistiche, come quella di Platone. Egli infatti vedeva il mondo reale contrapposto al mondo delle idee, e immaginava che il mondo delle idee fosse perfetto, e che quello reale, al contrario, fosse imperfetto, esaltando dunque l’imperfezione del nostro mondo. È lo stesso ragionamento che faceva Feuerbach quando parlava dell’alienazione, della proiezione delle qualità umane positive in un aldilà, che non faceva altro se non impoverire la nostra vita e il nostro mondo.

Il superuomo è dunque il fanciullo, e il concetto del superuomo è un concetto assolutamente filosofico, il superuomo è dunque il filosofo, è colui che riesce a superare la morte di Dio e a costruire nuovi valori.

(per quanto riguarda Nietzsche si parla di “oltreuomo”, quello di cui parla D’Annunzio è invece una sorta di superuomo “abbozzato”).

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato delle tre metamorfosi secondo Nietzsche?
  2. Le tre metamorfosi rappresentano il percorso che l'uomo deve compiere per diventare superuomo, trasformandosi in cammello, leone e infine fanciullo.

  3. Cosa simboleggia la metamorfosi in cammello?
  4. La metamorfosi in cammello simboleggia il carico della morale e della tradizione che l'uomo deve portare, rappresentando la sottomissione e l'accettazione delle norme storiche.

  5. Qual è il ruolo del leone nella seconda metamorfosi?
  6. Il leone rappresenta la forza distruttiva necessaria per sconfiggere il drago "Tu devi", abbandonando le certezze e le credenze imposte dalla tradizione.

  7. In che modo il fanciullo rappresenta la terza metamorfosi?
  8. Il fanciullo rappresenta la creatività e la capacità di dire sì alla vita, costruendo nuovi valori e prospettive di vita dopo la distruzione operata dal leone.

  9. Come si collega il concetto di superuomo alla filosofia di Nietzsche?
  10. Il superuomo è colui che supera la morte di Dio e costruisce nuovi valori, rifiutando la metafisica e abbracciando la vita concreta nel mondo, incarnando l'amore smisurato per la vita.

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