Concetti Chiave
- Nietzsche critica la metafisica, considerandola ridicola e priva di essenze o sostanze intrinseche.
- Le idee di Nietzsche devono essere interpretate tra le righe, poiché spesso usa sarcasmo e ironia.
- Il filosofo sostiene che i concetti come bene e male non esistono in sé ma sono attribuzioni umane.
- Adottando una visione materialistica, Nietzsche rifiuta l'idealismo metafisico, in linea con Feuerbach.
- Nietzsche valorizza la vita terrena e materiale, pur riconoscendo l'importanza del pensiero e della spiritualità.
Indice
Nietzsche e la metafisica
La metafisica è immediatamente rifiutata da Nietzsche, infatti come esempio di essenza sceglie di parlare dell’essenza del ridicolo (definendo cioè la metafisica delle essenze come ridicola).
È importante tenere presente che Nietzsche non va mai letto alla lettera, ma sempre tra le righe (questo è proprio uno dei tratti caratteristici della sua scrittura). Ciò che lui dice è generalmente sarcastico, ironico, e il significato di ciò che vuole dire è nascosto dietro le parole.
L’in sé rappresenta l’essenza, e allora Nietzsche prende il ridicolo come esempio di essenza, di termine, di concetto da definire, proprio perché ritiene ridicola la metafisica delle essenze.
Il concetto di sostanza
Lui dice che a un certo punto, dopo una matura riflessione, si è giunti a stabilire che non vi è nulla di buono, di bello, di sublime, di malvagio in sé, cioè che non ci sono le essenze, che non c’è nessuna sostanza.
(Ci fu una polemica proprio sul concetto di sostanza che partì da Locke, che nella sua teoria criticò il concetto di sostanza; egli infatti riteneva che non esistesse una sostanza, in quanto la sostanza è solo un’idea che l’uomo matura per astrazione; ci sono tanti uomini differenti, l’uomo in sé come universale non esiste, poiché l’uomo in sé è l’idea di uomo, che è un concetto, e quindi non qualcosa di esistente, ma qualcosa che esiste soltanto nella nostra mente).
Nietzsche dice che con il passare del tempo, la filosofia si è resa conto del ridicolo che è al di sotto del concetto di sostanza, dunque afferma: “Ci siamo ripresi di nuovo i predicati delle cose, o per lo meno ci siamo ricordati che noi li abbiamo prestati ad esse”.
Questa frase rimanda sicuramente a Feuerbach, perché la visione metafisica è comunque sempre una visione idealistica.
Rovesciamento materialistico
Se si dice che esiste prima il concetto di frutto e poi la mela (come dice anche Marx), chiaramente si sta presentando la realtà in modo rovesciato, in quanto esiste prima la mela, e poi il concetto di frutto in generale.
Per cui il rovesciamento è appunto il rovesciamento materialistico: esistono le cose, noi abbiamo attribuito i predicati alle cose, e non solo alle cose materiali ma anche a quelle spirituali (quindi il bello, il buono e tutti i vari valori che noi abbiamo attribuito e prestato alle cose).
Quindi, Nietzsche in questo aforisma rifiuta la visione metafisica (idealistica), adottando quella che è la visione di Feuerbach, che è una visione di tipo materialistico.
Dio e la metafisica
Inoltre, Dio rappresenta il massimo concetto della metafisica, e quindi, di conseguenza, il concetto di Dio rappresenta tutta la metafisica.
Una delle frasi più celebri della filosofia di Nietzsche è “Dio è morto” e quando Nietzsche afferma ciò lo fa riferendosi all’intera metafisica.
Quindi la prospettiva nietzschiana è una prospettiva materialistica che rivaluta la vita, che non è però la vita astratta dello spirito, ma la vita sulla terra, cioè la vita che viviamo ogni giorno sulla terra a contatto con la materia, perché noi siamo materia (il superuomo di Nietzsche è infatti il senso della terra, quindi in Nietzsche abbiamo questa visione materialistica).
Materialismo e spiritualità
Tuttavia non è però un materialismo volgare che elimina completamente l’importanza della spiritualità: “stiamo attenti a non perdere in questa conoscenza, cioè nel fatto di esserci resi conto di essere prima di tutto materia, a non perdere la capacità di prestare, e guardiamoci dall’essere divenuti al tempo stesso più ricchi e più avari, più ricchi perché abbiamo compreso in fondo il nostro essere prima di tutto materia, quindi il nostro vivere, l’essere legati alla terra e al mondo, ma non dobbiamo diventare «poveri» in questa visione materialistica, perché comunque il nostro pensiero, cioè il nostro spirito, ha un’importanza fondamentale”.
Domande da interrogazione
- Qual è la posizione di Nietzsche riguardo alla metafisica?
- Come interpreta Nietzsche il concetto di essenza?
- In che modo Nietzsche si collega a Feuerbach?
- Cosa significa l'affermazione "Dio è morto" secondo Nietzsche?
- Qual è l'approccio di Nietzsche verso la spiritualità?
Nietzsche rifiuta la metafisica, considerandola ridicola, e adotta una prospettiva materialistica che rivaluta la vita concreta sulla terra.
Nietzsche ritiene che non esistano essenze o sostanze intrinseche, ma che siano concetti astratti creati dalla mente umana.
Nietzsche adotta una visione materialistica simile a quella di Feuerbach, rifiutando la visione idealistica della metafisica.
L'affermazione "Dio è morto" rappresenta il rifiuto dell'intera metafisica e dei suoi concetti idealistici.
Nietzsche non elimina completamente la spiritualità, ma sottolinea l'importanza di bilanciare la comprensione materialistica con il valore del pensiero e dello spirito.