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Sapiens
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Concetti Chiave

  • Nietzsche decostruisce la morale occidentale, svelandone le origini umane e criticando la sua funzione di maschera per nascondere la vera natura dell'uomo.
  • Nel suo scritto "Gaia scienza", paragona le norme morali a un abito che cela la nudità, rappresentando la debolezza e mediocrità dell'uomo europeo.
  • In "Al di là del bene e del male" e "Genealogia della morale", Nietzsche esplora l'origine e il valore dei pregiudizi morali attraverso il "metodo genealogico".
  • Il filosofo si interroga sulla derivazione dei concetti di bene e male, analizzando come i valori si siano formati, specialmente quelli religiosi e morali.
  • Conclude che la morale è uno strumento di dominio utilizzato da un gruppo per soggiogare gli altri, piuttosto che un insieme di valori assoluti.

Indice

  1. Decostruzione della morale
  2. La maschera della morale
  3. Origine dei pregiudizi morali

Decostruzione della morale

Alla critica della metafisica di Nietzsche si può accostare il lavoro di vera e propria "decostruzione" della morale: il filosofo analizza nei suoi scritti la morale dell'Occidente e la scompone nei suoi elementi costitutivi per riconoscerne le origini umane.

La maschera della morale

In un celebre passo della "Gaia scienza", Nietzsche paragona le norme della morale tradizionale a una maschera dietro cui l'uomo europeo ha sempre nascosto la sua autentica natura così come ha scoperto con gli indumenti il proprio corpo, provando vergogna della sua nudità.

Supponiamo, immagina il filosofo, che i partecipanti a un banchetto d'improvviso siano resi nudi da un mago burlone: cosa accadrebbe? Lo scandalo sarebbe grande e il buonumore cederebbe il posto all'insofferenza. L'uomo europeo non può fare a meno di coprirsi, così come non può rinunciare all' "abito" morale, ovvero all'insieme delle norme e delle regole a cui si è vincolato, sotto al quale nasconde la propria debolezza e mediocrità.

Origine dei pregiudizi morali

In due sue opere della maturità, ossia "Al di là del bene e del male" e "Genealogia della morale", approfondisce la critica della morale. In particolare, fa notare come nessuno si sia posto il problema di capire da dove derivino i nostri pregiudizi morali, quale origine abbiano i nostri concetti di bene e di male e quale valore attribuire loro. Il filosofo cerca di rispondere a tali interrogativi servendosi del "metodo genealogico", che gli permette appunto di spiegare il formarsi dei valori, in particolare quelli religiosi e morali. La conclusione a cui perviene è che la morale è uno strumento di dominio, che serve a un gruppo di uomini per soggiogare gli altri.

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