REBECCA.CIOMMO
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Concetti Chiave

  • Nietzsche abbandona l'università e inizia la sua produzione filosofica, esplorando lo stoicismo e il nichilismo.
  • In "Quattro considerazioni inattuali", Nietzsche presenta tre modalità di approccio alla storia: monumentale, antiquaria e critica.
  • La modalità monumentale impone modelli storici che schiacciano il presente, cercando sempre esempi da imitare o superare.
  • L'approccio antiquario vede la storia come continuità; ogni evento è un'evoluzione della razionalità intrinseca, risultando in una tradizione che può diventare un limite.
  • La modalità critica permette di superare eventi storici, rompendo la continuità per stabilire nuovi inizi e valori.

Indice

  1. Nietzsche e la sua produzione filosofica
  2. Le tre modalità della storia

Nietzsche e la sua produzione filosofica

Abbandonata l’università di Basilea, Nietzsche, intorno ai 36 anni, decide di prendersi l’indennità che si dava ai docenti che vanno in pensione e comincia la sua produzione filosofica. Inizia prendendo in considerazione lo stoicismo: da subito comincia a confrontarsi con il nichilismo che è il cuore del pensiero stoicistico e della filosofia della storia di tipo ottocentesco.

Le tre modalità della storia

Scrive ‘’Quattro considerazioni inattuali’’ nel 1873 e suddivide la storia in tre modalità che non sono tra loro in nessuna posizione dialettica -ovviamente- e non sono tra loro in una classifica di tipologie più o meno positive ma invece sono di volta in volta modi di approccio alla storia che possono essere considerati. La soluzione alla schiavitù della storia come oppressione del ricordo continuo della conservazione dello stesso sarà svelata soltanto nella terza considerazione in cui Nietzsche esalta il ruolo dell’oblio. Le tre modalità:

- Monumentale: quella ricerca continua e costante di modelli da imitare. È la classica modalità della storia che separa le epoche in periodi più importanti e meno importanti, in epoche che devono essere ricordate - si pensi per esempio alla classicità nel rinascimento – come epoche che devono diventare modelli da seguire o addirittura da superare. Impone quello che è una forma di tirannia della storia nei confronti del presente, nel passato si ricerca un modello e come tale il presente ne resta schiacciato.

- Antiquaria: atteggiamento legato al nichilismo, ricerca costante di continuità storica tra gli eventi, idea che tutto è sempre storia e ogni cosa acquista senso quando si ripercorre la storia. Alla base dello stoicismo hegeliano c’era l’idea che dato che ogni avvenimento non è altro che lo sviluppo dell’idea della razionalità intrinseca al reale è ovvio che per poter ricomprendere gli accadimenti bisogna rifarne la storia. Su questa falsa riga tutto il sapere occidentale si è concentrato nelle sue varie branche sempre nel fare storia (ad esempio: storia delle lingue per studiare l’elemento comune delle lingue, storia della letteratura, storia della scienza). Si deve fare storia di ogni branca del sapere. Ad esempio noi dobbiamo cercare di trovare la lingua primigenia, originaria: importante la ricerca dell’origine. Non fa altro che recuperare sempre in una chiave di continuità e quindi di prosecuzione e quindi di sviluppo tutti gli eventi passati di una comunità nazionale. Per Nietzsche lo spirito di un popolo è la sua storia che lo distingue da un altro e che ne segue di fondo la psicologia. La storia non è di individui, che servono a portare avanti inconsapevolmente la razionalità che guida tutti gli eventi, ma di popoli. È quella che ti collega sempre ad una tradizione e questa tradizione può diventare la vera palla al piede dell’esistenza di un popolo che non si affranca mai dalla propria storia (cosa negativa).

- Critica: è la revisione che si fa della storia, quel processo per cui determinati eventi storici vanno superati per evitare che diventino la ‘’palla al piede’’. La storia critica è un modo di cancellare alcuni processi storici rompendo quella continuità che Hegel aveva sempre esaltato per poter porre le basi di un nuovo inizio, per avere dei nuovi valori.

Nietzsche conclude le due ‘’Considerazioni Inattuali’’ con l’esaltazione dell’oblio, nel testo c’è il paragone tra l’uomo e l’animale: l’uomo non dimentica niente e soprattutto non vuole dimenticare nulla, il suo legame con il tempo è come gettare fogli controvento, è sempre affetto dal morbo del ricordo costante.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contesto in cui Nietzsche inizia la sua produzione filosofica?
  2. Nietzsche abbandona l'università di Basilea intorno ai 36 anni, accetta l'indennità di pensionamento per i docenti e inizia a confrontarsi con lo stoicismo e il nichilismo, scrivendo "Quattro considerazioni inattuali" nel 1873.

  3. Quali sono le tre modalità di approccio alla storia secondo Nietzsche?
  4. Le tre modalità sono: Monumentale, che cerca modelli da imitare; Antiquaria, che ricerca continuità storica; Critica, che rivede la storia per superare eventi storici e creare nuovi valori.

  5. Come Nietzsche descrive la modalità monumentale della storia?
  6. La modalità monumentale è la ricerca di modelli storici da imitare, che impone una tirannia del passato sul presente, schiacciando il presente sotto il peso di epoche considerate importanti.

  7. Qual è il ruolo dell'oblio secondo Nietzsche?
  8. Nietzsche esalta l'oblio come soluzione alla schiavitù della storia, paragonando l'uomo all'animale che non dimentica nulla, sottolineando che l'uomo è affetto dal morbo del ricordo costante.

  9. In che modo la modalità critica della storia si differenzia dalle altre?
  10. La modalità critica si differenzia perché mira a superare determinati eventi storici, rompendo la continuità storica per porre le basi di un nuovo inizio e nuovi valori, contrariamente alla continuità esaltata da Hegel.

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