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Concetti Chiave

  • Nietzsche fu un filosofo dissacratorio, noto per il suo stile aforistico e non tradizionale.
  • Associato a Marx e Freud come "filosofi del sospetto", sfidò le certezze consolidate del pensiero precedente.
  • Studiò filologia classica e divenne professore nel 1869, abbandonando poi la cattedra nel 1879 per problemi di salute.
  • Tra le sue opere principali figurano "Così parlò Zarathustra" e "La genealogia della morale".
  • La "Volontà di potenza" fu manipolata postuma dalla sorella, ma Nietzsche non va associato al nazismo.

Nietzsche - Opere e stile

Nietzsche fu un filosofo dissacratorio sia da un punto di vista contenutistico che stilistico, non scrisse infatti dei trattati canonici, con un inizio e una fine, ma scrisse per aforismi. Per questi motivi fu associato ad altri due filosofi: Marx e Freud, i quali, insieme a Nietzsche sono denominati i filosofi del sospetto, dal momento che smantellano il pensiero precedente, insinuano dei dubbi sulle presunte certezze condivise dalla maggior parte della popolazione.

Nietzsche nacque da un pastore protestante, studiò filologia classica e nel 1869 ottenne una cattedra in tale disciplina.

Conobbe così il pensiero di Schopenhauer e divenne amico del musicista Wagner. Nel 1879 abbandonò la suddetta cattedra, a causa di un malessere e intorno al 1889 ebbe un crollo psichico a Torino.
Scrisse varie opere tra le quali:

  • La nascita della tragedia dallo spirito della musica;
  • La gaia scienza;
  • Così parlo Zarathustra;
  • Umano, troppo umano;
  • Al di là del bene e del male;
  • La genealogia della morale;
  • La volontà di potenza. Quest’ultima opera è data da frammenti, da aforismi riuniti dopo la sua morte. La sorella del filosofo li manipolò in maniera differente per associarli al nazismo. Nietzsche però non può essere considerato un nazista dal momento che i totalitarismi si sono verificati nella seconda metà del 1900.

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