simone.scacchetti
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Concetti Chiave

  • Marcuse combina le teorie di Marx e Freud, con influenze nietzscheane, criticando il lavoro come fine della vita.
  • In "Eros e civiltà", distingue tra rimozione necessaria e un superfluo Super-io che soffoca il piacere.
  • Critica la società tecnologica in "L'uomo a una dimensione", definendola alienante e incapace di distinguere realtà da ideali.
  • Denuncia la falsa democrazia e la tolleranza repressiva, dove le decisioni restano elitarie.
  • Il "Grande rifiuto" emerge dagli esclusi e gruppi dissidenti, non dai lavoratori salariati.

Indice

  1. Sintesi tra Marx e Freud
  2. Critica alla società opulenta

Sintesi tra Marx e Freud

Marcuse propone una sintesi originale tra la filosofia di Marx e quella di Freud circa le tematiche, ma le maniere e l'acutezza del suo pensiero appaiono molto vicine a quelle nietzscheane.

In "Eros e civiltà" (1955), Marcuse distingue dalla "rimozione di base" un "surplus di rimozione", vale a dire, in termini freudiani, un Super-io eccessivamente soffocante e inflessibile con il quale l'uomo antepone al piacere il lavoro e la fatica: il fine della vita, cioè, è diventato quello del lavoro invece di godere naturalmente con gli altri del nostro stare al mondo. In relazione al pensiero di Nietzsche, Marcuse propone una "risessualizzazione" della persona così da vivere l'unica esistenza come fosse un libero gioco.

Critica alla società opulenta

Circa dieci anni più tardi, in "L'uomo a una dimensione", Marcuse continua la sua critica alla società opulenta e alienante: l'uomo a una dimensione è infatti proprio l'individuo alienato dal sistema tecnologico, per il quale la ragione si è identificata con la realtà, dunque non riesce più a distinguere (in maniera hegeliana) ciò che è da ciò che dovrebbe essere. In questo sistema tecnologico, un grande e illusorio velo di Maya si pone dietro la parola "democrazia", poiché le decisioni restano sempre nelle mani di pochi. Addirittura la "tolleranza" è in realtà una tolleranza repressiva: il permissivismo è esercitato fino al momento in cui non viene messo in discussione il sistema stesso. Anche la libertà sessuale è un'illusione e i tabù sono ancora ben radicati. Nonostante ciò, questa società tecnologica ha delle falle: non riesce a coprire tutti i problemi ed è contraddittoria: come può una società tanto avanzata e in possesso dei mezzi che possono soddisfare tutti i bisogni umani continuare a mantenere una politica conservatrice che nega ad alcuni l'appagamento dei bisogni primari e stordisce gli altri con l'appagamento di bisogno fittizi? Il "Grande rifiuto", cioè l'opposizione a questo sistema, non è dei lavoratori salariati come per il marxismo, ma è degli esclusi da questa società opulenta, come i gruppi del "dissenso" dei Paesi avanzati e i "dannati" del Terzo Mondo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la critica principale di Marcuse alla società tecnologica opulenta?
  2. Marcuse critica la società tecnologica opulenta per essere alienante e per creare un "uomo a una dimensione" che non riesce a distinguere tra ciò che è e ciò che dovrebbe essere, con un'illusoria democrazia e una tolleranza repressiva.

  3. Come Marcuse integra le idee di Marx e Freud nel suo pensiero?
  4. Marcuse combina le idee di Marx e Freud distinguendo un "surplus di rimozione" che porta l'uomo a privilegiare il lavoro sul piacere, proponendo una "risessualizzazione" della persona per vivere la vita come un libero gioco.

  5. Chi sono i protagonisti del "Grande rifiuto" secondo Marcuse?
  6. I protagonisti del "Grande rifiuto" non sono i lavoratori salariati, ma gli esclusi dalla società opulenta, come i gruppi del "dissenso" nei Paesi avanzati e i "dannati" del Terzo Mondo.

Domande e risposte

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