Concetti Chiave
- Il regno dell'Eros rappresenta una civiltà basata sulla razionalità sensuale, dove gli istinti non sono repressi ma controllati internamente.
- In questa civiltà superiore, il piacere viene differito attraverso barriere che non reprimono, ma intensificano il godimento, promuovendo l'autodeterminazione umana.
- La razionalità sensuale introduce una morale intrinseca che non si basa su divieti esterni, ma su un desiderio di identificazione e autorealizzazione.
- Il concetto di Super-Io evolve in un Super-Es, legato a esperienze infantili e materne, segnando un progresso verso una nuova fase civiltà che non è regressiva.
- Le barriere che ritardano la soddisfazione immediata del piacere rappresentano un trionfo umano sulla necessità naturale, indicando una vera libertà e autorealizzazione.
Il regno dell’Eros è una forma di civiltà, retta dalla razionalità sensuale. Ogni forma di civiltà ordine della soddisfazione, ma gli istinti sono insofferenti all’ordine, quindi è necessario frenarli. Gli istinti di per sé andrebbero a distruggere la civiltà. Nella precedente civiltà repressiva non c’era alcun problema, dato che c’era un ordine imposto di carattere repressivo. Ma non si può ipotizzare ciò anche nella nuova forma superiore di civiltà, altrimenti non ci sarebbe più un ordine della soddisfazione, ma si ricadrebbe nella repressione.
Serve un ostacolo agli istinti a loro non esterno ma intrinseco. Eliminata la repressione e la morale, l’istinto stesso è al di là del bene e del male. Ma nessuna civiltà libera può fare a meno di un qualsiasi ordine morale. Esiste nell’Eros un’autocostrizione naturale che arresti gli istinti, non imposta dall’esterno da un principio di realtà, ma dall’interno e accettata dall’istinto stesso? Ostacoli che valgano come premio al piacere. La soddisfazione immediata del piacere è tipica dello stato di prematura. Se si pongono delle barriere, esse impediscono la soddisfazione immediata del bisogno, in questo modo il piacere viene differito, e ciò diventa un premio al piacere, che viene “gustato” di più. In questo modo l’uomo riesce a distaccarsi e avere la meglio rispetto ad un’alienazione rispetto alla natura. Non è più subordinato al piacere animale, ma controlla il piacere e quindi è uomo. Questa è la civiltà dell’Eros superiore: saper godere del piacere. Esso ha in sé un elemento di autodetermiazione, non è una cosa per forza, che è segno distintivo del trionfo umano sulla cieca necessità di natura. Cioè il rifiuto di esaurirsi in una soddisfazione immediata, ma costituire una serie di barriere per rendere più intenso il godimento. Le barriere diventerebbero allora degli elementi di libertà umana, di autoderminazione rispetto alla necessità naturale. Non forme di repressione, ma vera autorealizzazione.La razionalità sensuale ha in sé le proprie leggi morali. Queste barriere prefigurano e delineano di fatto una morale, sensuale, libidica, dell’ordine della società superiore. Esiste anche una forma di Super-Io a questa morale, che è in realtà un Super-Es, che rimanda a esperienze infantili e materne, non è una forma di divieto ma di desiderio e di identificazione con la madre. Una pseudo morale pregenitale, preistorica, precedente l’accettazione del principio di realtà. Pseudo morale che torna in vigore in questa nuova fase della civiltà. Non è però chiaramente una regressione, ma un progresso, una proiezione al futuro.
Domande da interrogazione
- Qual è la caratteristica principale della civiltà dell'Eros superiore?
- Come si differenzia la nuova civiltà dell'Eros dalla civiltà repressiva precedente?
- Qual è il ruolo delle barriere nella civiltà dell'Eros?
- Che tipo di morale emerge nella civiltà dell'Eros?
La civiltà dell'Eros superiore è caratterizzata dalla capacità di godere del piacere attraverso l'autodeterminazione e il controllo degli istinti, superando la soddisfazione immediata e creando barriere che intensificano il godimento.
La nuova civiltà dell'Eros si differenzia dalla civiltà repressiva precedente eliminando la repressione esterna e morale, sostituendola con un'autocostrizione naturale degli istinti, che permette un ordine morale intrinseco e una vera autorealizzazione.
Nella civiltà dell'Eros, le barriere impediscono la soddisfazione immediata del bisogno, differendo il piacere e rendendolo più intenso, diventando così elementi di libertà umana e autodeterminazione rispetto alla necessità naturale.
Nella civiltà dell'Eros emerge una morale sensuale e libidica, con un Super-Io che è in realtà un Super-Es, legato a esperienze infantili e materne, che non impone divieti ma desideri e identificazioni, rappresentando un progresso verso il futuro.