Mongo95
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Concetti Chiave

  • La teoria critica si concentra sullo sviluppo sociale e sulle alternative possibili, rifiutando un'analisi puramente fattuale e cercando di trascendere la realtà concreta.
  • L'integrazione degli opposti nella società moderna limita le possibilità di alternative, portando a un mondo ad una dimensione che indebolisce la funzione critica.
  • La società nel suo complesso è oggetto di critica, poiché si considera irrazionale e bisognosa di una transizione dalla coscienza falsa a quella autentica.
  • Marcuse evidenzia la difficoltà di risvegliare la consapevolezza di un bisogno di cambiamento in individui che percepiscono il loro stato attuale come soddisfacente.
  • L'aporia di come rompere il circolo vizioso della falsa coscienza rimane irrisolta, ponendo un dilemma su come promuovere la consapevolezza critica.

Quale è l’elemento caratteristico della società industriale avanzata? La tecnologia. Le forze alternative che contestano sono da essa domate. Rispetto a questa situazione, come si pone la teoria critica? Essa studia le radici dello sviluppo della società e le alternative possibili. Deve seguire dei criteri, cioè dei giudizi di valore. Non è una teoria avalutativa. I giudizi sono: importanza dell’esistenza umana e esistenza di possibilità alternative.

Comunque fa astrazione dalla realtà concreta, cercando di trascenderla, non accontentandosi, come fa la filosofia analitica. bisogna trascendere i fatti e non accettare l’universo dato di fatto. Ha un carattere pratico, quindi le possibilità devono essere realizzabili, non utopiche, alla portata della società considerata. Oltre al fatto che devono essere attualizzabili, la teoria critica deve fare un’analisi attenta, dovendo individuare non un mondo ideale, ma leggere il presente e captare i bisogni reali provenienti dalla società e leggerne le tendenze.
Ma c’è un ostacolo fondamentale a questa attività, un processo di resistenza da parte della società, cioè il processo di integrazione degli opposti, che defrauda e priva la teoria delle sue basi. L’integrazione degli opposti significa che viene meno la possibilità di un’alternativa, in un mondo ad una dimensione in cui la teoria critica perde la sua duplice funzione di leggere lo sviluppo della civiltà e delineare un’alternativa. Nella teorica critica della prima metà dell’Ottocento, quella marxiana, la società non era in grado di attuare l’integrazione degli opposti, perché esistevano forze sociali di trasformazione e progressive, a livello sia pratico che teorico (proletariato e borghesia).
Quindi, a questo punto, chi ha bisogno della critica? La società nel suo complesso, per ciascuno dei suoi membri. Anche se non è presente un agente sociale specifico che si fa portatore di rivoluzione, è la società in quanto irrazionale che si fa oggetto di critica. La distinzione tra coscienza autentica (quella che ha colto l’identità tra razionale e reale) e falsa (quella che accetta una realtà irrazionale), tra interesse reale e mediato. Gli uomini devono fare questo passaggio. Dal fatto che il tenore di vite è più alto e il bisongo, che corrisponde a interesse della società, è soddisfatto (interesse mediato); all’interesse reale di una società genuina e non distruttiva, in cui la produttività non vada a ledere la libera espansione delle facoltà (interesse reale). Rendersi conto di questa discrasia, fatto che è possibile solo se si inizia a sentire il bisogno di mutare, rifiutando il mondo così come è. La critica è fondamentale, serve alla società nel suo insieme criticando la sua irrazionalità, quindi consente a ciascun suo membro, svelando l’irrazionalità, di passare da coscienza inautentica a autentica.
Qui c’è un punto problematico del discorso di Marcuse: gli uomini devono rendersi conto del passaggio che devono attuare. Ma, se sono nella falsa coscienza, come fanno a rendersene conto? Come si può avvertire il bisogno di modificare la propria vita se si vive in una situazione di soddisfazione? Come si fa a sentire il bisogno di libertà se già si è liberi per il proprio punto di vista? Marcuse è consapevole di questa problematica, e di fatto non riesce ad uscirne. Alla conclusione dell’opera, si pone ancora una volta questa domanda. Come si può rompere il circolo vizioso? L’aporia rimane irrisolta.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'elemento caratteristico della società industriale avanzata secondo il testo?
  2. L'elemento caratteristico della società industriale avanzata è la tecnologia, che doma le forze alternative che la contestano.

  3. Come si pone la teoria critica rispetto alla società industriale avanzata?
  4. La teoria critica studia le radici dello sviluppo della società e le alternative possibili, seguendo criteri di giudizi di valore, come l'importanza dell'esistenza umana e l'esistenza di possibilità alternative.

  5. Qual è l'ostacolo fondamentale per la teoria critica nella società moderna?
  6. L'ostacolo fondamentale è il processo di integrazione degli opposti, che priva la teoria critica delle sue basi e riduce la possibilità di un'alternativa in un mondo ad una dimensione.

  7. Chi ha bisogno della critica secondo il testo?
  8. La società nel suo complesso ha bisogno della critica, per ciascuno dei suoi membri, anche in assenza di un agente sociale specifico portatore di rivoluzione.

  9. Qual è il problema irrisolto nel discorso di Marcuse?
  10. Il problema irrisolto è come gli uomini possano rendersi conto della necessità di cambiare se vivono in una falsa coscienza e si sentono già soddisfatti e liberi.

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