Mongo95
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Concetti Chiave

  • La libertà è definita non dall'ampiezza delle scelte disponibili, ma dal contenuto delle stesse, legandosi all'alienazione e al bisogno di liberazione.
  • Il concetto di sublimazione nel testo è influenzato da Hegel, piuttosto che da Freud, ponendo l'accento sull'alienazione e la coscienza infelice.
  • Marcuse distingue tra la sessualità sublimata delle opere classiche e romantiche e quella desublimata della letteratura contemporanea.
  • La letteratura contemporanea rappresenta una sessualità desublimata, accettata socialmente, e quindi non rappresenta una vera negazione del principio di realtà.
  • La desublimazione istituzionalizzata è vista come un mezzo di controllo sociale, portando a una coscienza felice ma falsa che accetta una realtà razionale apparente.

La libertà non coincide con l’ampiezza della scelta, ma col contenuto di cosa su cui si sceglie. La sublimazione conserva sempre la coscienza infelice, che sia repressiva o no, quindi conserva il bisogno della liberazione, che si lega indissolubilmente all’alienazione. In questo testo, il concetto di sublimazione non è pienamente freudiano, piuttosto viene associato ad un apparato concettuale hegeliano.
Non ci può essere una rivolta degli istinti contro questo principio di realtà stabilito, con la desublimazione che implica che il soggetto viene condizionato ad accettarlo.

Marcuse mette a confronto testi letterari di contenuto erotico in senso lato dell’epoca classica e romantica con altri di letteratura contemporanea. I primi esprimono la sessualità sublimata, mentre quella desublimata è nei secondi. L’idea è che i primi siano espressione di una sessualità in antitesi a quella del principio di realtà vigente. Infatti, tanto più per il fatto che non sono opere in cui la sessualità è manifesta, esibiti e oscena, non valgono i valori morali del principio di realtà. Anzi, la sessualità è sublimata, quindi è eros, intrinsecamente connesso a thanatos. In queste opere non esiste la consumazione, e ciò va contro le convenzioni sociali dell’epoca in cui le opere furono scritte. Le opere della tradizioni contemporanea invece, quella della sessualità desublimata, ne hanno una sua rappresentazione più realistica e priva di inibizioni, ma che corrisponde all’immagine accettata dalla società, quindi non si qualifica come sua negazione, ma è perfettamente innocua. Comunque, l’approccio di Marcuse al riguardo è piuttosto discutibile.
La desublimazione istituzionalizzata si presenta come aspetto della conquista della trascendenza da parte della società unidimensionale, diventando ennesima forma di controllo sociale. Il risultato è l’atrofia degli organi mentali necessaria per afferrare le alternativa, è una (falsa) coscienza felice che riflette il reale (che appare) razionale.

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