Concetti Chiave
- La sessualità, secondo il principio di prestazione, è centralizzata e orientata verso la procreazione, mentre altre energie istintuali vengono dirette verso funzioni produttive.
- Le "perversioni sessuali" sono viste come ribellioni contro un sistema che reprime la sessualità, limitandola a monogamia e procreazione.
- Marcuse sostiene che la sessualità precivile è perversa e polimorfa, non confinata alla procreazione e non necessariamente monogamica.
- La perversione è percepita come una minaccia sia per la società capitalistica avanzata che per l'umanità, poiché intensifica il rapporto tra eros e violenza.
- L'istinto di morte viene trasformato e sublimato in progresso tecnico e formazione del Super-Io, che protegge e disgrega l'unità dell'Io.
In relazione al principio di prestazione, il carattere della sessualità è la centralizzazione. Ciò significa che essa viene orientata verso l’altro, un oggetto estraneo, e in relazione a se stessi unicamente verso l’apparato riproduttivo, cioè la procreazione. Al di là di ciò, tutto il resto dell’energia istintuale viene liberata verso funzioni produttive. Le “perversioni sessuali”, forme di ribellione nei confronti di questo sistema fondato sulla repressione, sono messe al bando.
Secondo Marcuse, la caratteristica della sessualità precivile è di essere per sua natura perversa e polimorfa, cioè non necessariamente limitata alla procreazione e alla genitalità. Non necessariamente inquadrabile nel rapporto monogamico. Quindi, se le restrizioni imposte (fondamentali e additive), sono orientate al limitarla alla procreazione e alla monogamia, e alla desessualizzazione, è inevitabile che la perversione in quanto tale sia una forma di ribellione al sistema, e ad essa è spesso connessa la fantasia. La perversione non è soltanto un pericolo per la nostra società capitalistica avanzata, ma rischia anche di mettere in pericolo l’umanità in quanto tale. Nella perversione infatti il rapporto tra eros e violenza raggiunge il suo acme. L’istinto di morte viene represso a livello di civiltà, ma ammette il rapporto eros-violenza solo nei termini in cui esso viene controllato e sublimato, per esempio nei suoi prodotti derivati (es. sadomasochismo). Ma mai come istinto in quanto tale, e ciò spiega la trasformazione dell’istinto di morte in, per esempio, progresso tecnico, formazione del Super-Io, trasformazione della natura. L’intero progresso della civiltà è reso possibile dalla trasformazione, utilizzazione, deviazione dell’istinto di morte e suoi derivati. Per quanto riguarda la formazione del Super-Io, da un lato ha la funzione di proteggere l’unità dell’Io; dall’altro disgrega la personalità nel suo complesso, difendendo l’unità di una sola sua componente. L’istanza suprema della moralità è dunque un’istanza di violenza, di autodistruzione.Se così stanno le cose, che senso ha reprimere la libido, si chiede Marcuse, dato che proprio reprimendola si sviluppano queste tendenze autodistruttive nella società.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato della centralizzazione della sessualità secondo il principio di prestazione?
- Come viene vista la perversione sessuale nel contesto della società capitalistica avanzata?
- Qual è il ruolo del Super-Io nella repressione della libido e nella civiltà?
La centralizzazione della sessualità implica che essa sia orientata verso l'altro e limitata alla procreazione, mentre l'energia istintuale viene deviata verso funzioni produttive, reprimendo le "perversioni sessuali" come forme di ribellione.
La perversione sessuale è vista come una minaccia per la società capitalistica avanzata e per l'umanità, poiché rappresenta una ribellione al sistema e un'acme del rapporto tra eros e violenza.
Il Super-Io protegge l'unità dell'Io ma disgrega la personalità complessiva, rappresentando un'istanza di violenza e autodistruzione, e la repressione della libido sviluppa tendenze autodistruttive nella società.